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Scudieri. Gisella. Scudieri. Armando. Gisella. Armando. Gisella. Armando. Scudieri. Armando. Scudieri. Armando. Scudieri. Chi ti manda ? Gerniero... Nume da me adorato ! Che dice ? Ti ha mandato Questo foglio. Gisella, io non voglio Cotesto corteggiare. Non vi è da dubitare, O padre amato. Mi vien questo inviato Da Ugo generale. Se dunque sarà tale, Mi si mostri ! A voi gli affari nostri ! Si, di saperli bramo. Ah sdegno, ira ! fuggiamo Addietro ! vm e u ti I I4S 1 152 (Gli prende il foglio in mano) ! Dove vai ? 1 156 e qui starai, Tinche non abbia letto. Da parte! o ti apro il petto (Snuda) Con il brando. 1 160 1 D impòrc osi il comando A un re, vile qual siei ? Tosto dai colpi miei Sarai punito. Non sarai tanto ardito, l?2 — 1 164
Barbaro re spagnolo: Finche ti veggio solo, Non pavento. 1 1 68 Qui lacerato e spento Cadrai dalla mia mano. Guardie (che Arrenditi, inumano, arrivano) Al gran potere. wni Scudiero. Ah rabbia e dispiacere ! Armando. Tosto il foglio si legga, Ah ! Acciò che intenda e vegga troppo, Chi tu siei. 1176 ingrati dei, Lacerate il mio cuore ! Ah Gisella ! ah dolore ! Ah sorte ria ! 1 180 Armando « Unica speme mia, (legge:) (Mentre comincia a leggere, entra Mencilo) « Fo prova ora, se mi ami, « Se meco unirti brami. « Onde procura, 1184 « Come sia notte oscura, « Prèndeti ciò clic vuoi, « E quindi partir puoi « Col mio scudieri. 1188 « A Roma, agli miei alteri « Palagi ne anderemo : « Felici vivcremo, « In lieta pace. 1 192 135 — (
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