Curiosità popolari tradizionali - Centrostudirpinia.it

Roìid. Ma te, Arlecchino, ti ringrazio torte
D' avermi sopra questo illuminato;
Che io più tosto bramerei la morte,
Che vedermi in tal guisa incoronato :
E ne ringrazio il cielo che, per sorte,
La Rosalbina mi abbia canzonato.
Vi prego tutti volermi scusare;
Afe
Onde parto di qui senza tardare. 55
Giana. Dunque, sior Guido, a me volete dare,
Per mia consorte, vostra cara figlia ?
Né a dote né a coredo non pensate.
Far mente ne vorei nella famiglia.
Guido. A tutti i due il consenso vi vo' dare.
Dunque Rosalba per la man tu piglia,
E tutti testimon ancor voi siate,
Piccoli e vecchi e donne maritate. 56
Giann. Ecco : l' anel che in dito voi portate
Segnò di esser voi mia cara sposa,
Purché di questo cuor contenta siate.
Rosalba. Contenta son sopra d' ogni altra cosa,
Arlecch. Al povero Arlecchino almen pensate !
Solo mi basta di mangiar qualcosa.
Guido. Oggi, tutti v' invito alla mia mensa,
E chi sarà di fuor, resterà senza. 57
Pescaì. Graziosi sposi, deh ! fate accoglienza !
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Se mi volete, qua venuto sono.
Di vaghi ameni pesci, alla presenza,
[Vo' |
a tutti quanti regalarvi un dono.
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