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à* fi Armando. Mentilo. Scudieri. Gisella. Armando. Menello. Armando. Menéllo. Gtrn<strong>it</strong>ro. Gentil donna serena, (ledo, e il padre ti rendo. Tua figlia, o mostro orrendo, Menello !... Ti ha salvato. Cosa è stato? Eccoti, empio fellone, La paga, che prigione Fui serrato. Pietà del padre amato ! Parti, senza indugiare ! Ma dove devo andare, Diavolaccio ? Al general Boccaccio, Derig<strong>it</strong>or d' armata. Digli con gran brigata Qui 1' aspetto. Vedremo, se rispetto Lui mi farà portare. Vuoi qui farmi svenare Da Gemi ero ? Permette ciò, o guerriero ? Va pur dove ti aggrada : (Lo comincia a pie chiare) Che a insanguinar la spada Ho cominciato. O re perfido e ingrato, Qui la tua stiera esangue — ' il i 1^ 1468 1472 1476 i.:8o 1484 l/VF
Vedrai spalsa di sangue Armando. Parti, e molti ne mena ! SulP arena. 1488 Qui terò fermo il piede. Mentilo. Vo, re; ma poni fede Al suo parlare ! l 49 2 Coir. del Sui t. Molto hai, o re, da tremare... Armando. Perchè ? Corriere. Intesi in tua corte Che qua siei, per dar morte Al gran guerriere 1496 Che 1' affricane stiere Sconfisse di sua mano. Armando. Chi ti manda ?... Corriere. O re strano, Lo saprai, 1500 Tosto che ascolterai Di questo il suo tenore. (Mostrando il foglio, e si china con un braccio in terra e lo porge a Gemiero.) In man tue, gran signore, Gemiero. Alzati, o scudier degno ! Lo consegno. 1504 Leggi cotesto foglio ! Scud. (legge:) « Di Babilonia al soglio, (allo scudiere) « Io, gran Sultano, 1508 « Scrivendo di mia mano, « Chiamando a me Gerniero, - MS - Ì
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