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à, sm Tu proverai 1 1 pena Che Ugo sull' arena Morto giace. Arm.eGiìfr. Guerricr perfido, audace, Qui estinto resterai ! Empio, ti pentirai Di tanto ardire ! Gcnii e 10. Voi dovete perire Sotto dei colpi miei. Chiamate i vostri dei A darvi aiuto ! Ai mando. Affatto siei perduto! Gilfroi. Per te non vi è più scampo ! i \\6 I |2 I424 Gèrniero. Della mia spada al lampo, O rei, tremate ! 14 }X Par che più non possiate Mio braccio riparare... Gilfroi. Vogliatemi aiutare, (cade) Ove son ito? 1 4 Ì2 Armando. Anche questo hai punito ? Io vo' passarti il seno. Gèrniero. Siei morto ! Gisella. Io vengo meno... (Lo afferra in allo dì ucciderlo e vi eie trallenitto dalla donna, e Gèrniero lo disarma) •rniero. Fermati !... Amante mio, 1436 Che vetra' io ! - 142
Gisella, o mio tesoro ! Sempre ti amo e ti adoro, O bella face. 1440 Gisella. Xeppur io son fallace. Non dubitar, mio caro ! (Armando prende la spada di Gilfroi e dice:) Armando. Muori per quest' acciaro ! Gerniero. Ah traditore, M44 Non scampi ! Gisella. Per mio amore 1 Gerniero. Yo Lasciami il padre in vita ! sempre, alma gradita, Te obbedire. 1448 (Come sopra lo disarma e getta in terra la spada.) Se meco vuoi venire, Partir voglio all' istante. Gisella. Disposta sono, o amante, Di seguirti. T 45 2 (Armando riprende li spada e getta via Gerniero (sic) e dice:) Armando. \o\ barbaro, punirti. Gerniero. Che tenti o rio pagano ? Gisella. T' arresta ! Gerniero. Speri invano : Lo vo : Gisella. Pria il capo mio reciso ucciso. « 1456 Sia, caro, col tuo brando. Salvo il padre dimando, E me tu svena ! 1460 U3 — e ini S
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