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Programmazione FIM 12_13.pdf - Liceo Quadri

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- Modelli atomici di Thomson e di Rutherford.<br />

- Quantizzazione di Bohr e atomo di idrogeno.<br />

- Quantizzazione di Sommerfeld del momento angolare.<br />

- Spin dell'elettrone.<br />

- Principio di esclusione di Pauli.<br />

- Onde materiali di De Broglie. Diffrazione degli elettroni.<br />

- Funzione d'onda e densità di probabilità.<br />

- Principi di complementarità e di indeterminazione.<br />

8. Nucleo e particelle.<br />

[GIU]<br />

- Radioattività naturale. Natura dei raggi , e .<br />

- Esperimento di Rutherford e nucleo atomico.<br />

- Isotopi. Parabole di Thomson. Spettrografia di massa.<br />

- Leggi dello spostamento e del decadimento radioattivo.<br />

- Scoperta del protone e del neutrone.<br />

- Raggio, massa ed energia di legame dei nuclei.<br />

- Interazione forte, decadimento , muone e pione. .<br />

- Interazione debole, decadimento e neutrino.<br />

- Radioattività artificiale.<br />

- Fissione e fusione nucleare.<br />

- Classificazione delle particelle. Modello a quark degli adroni.<br />

- Nuovi "sapori" di quark. Particelle e quanti di forza.<br />

METODI. I criteri metodologici adottati si possono formulare in quattro<br />

punti.<br />

1. La realizzazione di esperimenti dall'insegnante nel laboratorio di fisica; si<br />

potrà inoltre ricorrere ai mezzi audiovisivi disponibili nella scuola per<br />

osservare quelle esperienze difficilmente riproducibili in laboratorio.<br />

2. L' elaborazione teorica che, pur abituando ad un uso costante del linguaggio<br />

matematico (cogliendo anzi l'occasione per introdurre naturalmente, seppure non<br />

rigorosamente, nuovi concetti matematici connessi con i fenomeni fisici osservati,<br />

anche se ancora non affrontati nel corso di matematica) favorisca inizialmente<br />

un approccio intuitivo (specialmente in seconda) agli argomenti trattati,<br />

partendo, possibilmente, dall’analisi dei dati sperimentali, per tendere poi<br />

progressivamente ad una sistemazione più rigorosa della teoria (specialmente al<br />

triennio) mettendone inoltre in luce la potenza unificante. Andranno poi evidenziate<br />

sia le connessioni, concettuali e formali, tra le varie parti della materia,<br />

che lo sviluppo storico delle teorie scientifiche, non sempre lineare, per<br />

sottolineare l'aspetto creativo, oltre che critico, del metodo scientifico. Infine si<br />

potrà eventualmente accennare alle problematiche di ordine filosofico ed<br />

epistemologico legate ai principi fisici.<br />

3. L' applicazione dei contenuti acquisiti attraverso esercizi e problemi non<br />

limitati ad un'automatica applicazione di formule, ma orientati sia all'analisi<br />

critica del fenomeno considerato, sia alla giustificazione logica delle varie fasi del<br />

processo di risoluzione.<br />

4. L' uso dell'elaboratore, che sarà orientato all'utilizzo di programmi di<br />

simulazione per rappresentare leggi e modelli interpretativi dei fenomeni studiati,<br />

alla determinazione dell'andamento grafico, del minimo, del massimo o<br />

dell'integrale definito di una data funzione matematica che mette in relazione<br />

due grandezze fisiche o alla soluzione di sistemi di equazioni lineari.<br />

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