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Ring 013 - Parliamo di Videogiochi

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:SPECIALE: <strong>Ring</strong>#13<br />

seleziona l’arma desiderata, L1 l’attiva: le battaglie <strong>di</strong> XG3 acquistano in tal<br />

modo uno squisito spessore tattico, in luogo della casualità da sempre caratteristica<br />

<strong>di</strong> Wipeout.<br />

Anno: 2001<br />

Sviluppatore: Acclaim<br />

Piattaforma: PS2/GC/XBox<br />

Etichetta: Acclaim<br />

Wipeout Fusion<br />

Wipeout Fusion <strong>di</strong>mostra che il successo dei prequel fu in larga misura determinato<br />

dalla loro eccellente cosmesi. Non si spiega altrimenti la fredda accoglienza<br />

riservata a questo prodotto <strong>di</strong> Stu<strong>di</strong>o Liverpool, ottimo sul piano<br />

lu<strong>di</strong>co, eccellente su quello della longevità, ma tecnicamente intaccato da<br />

problemi <strong>di</strong> frame rate e flickering. Se i precedenti episo<strong>di</strong> avevano spremuto<br />

l’hardware Sony con motori poligonali complessi e flui<strong>di</strong>ssimi, il capitolo per<br />

PS2 non riesce ad evitare il singhiozzo nelle situazioni più caotiche (comunque<br />

meno frequenti <strong>di</strong> quanto si pensi) e allo stesso tempo non è in grado <strong>di</strong><br />

offrire uno spettacolo grafico all’altezza <strong>di</strong> quello allestito dai prequel su PSOne.<br />

Fortunatamente, il lavoro <strong>di</strong> Stu<strong>di</strong>o Liverpool è ottimo sotto tanti altri aspetti.<br />

WF abbandona la struttura arcade dei prequel per offrire un’ossatura<br />

più complessa e articolata, adeguata al suo impegnativo modello <strong>di</strong> guida. Il<br />

gioco si fonda su una lunga serie <strong>di</strong> leghe (composte da tre, quattro e cinque<br />

gare ciascuna), affiancate da una nutrita rosa <strong>di</strong> prove speciali (alcune delle<br />

quali utili a sbloccare i veicoli più potenti) e da tutte le altre modalità <strong>di</strong> gioco<br />

tra<strong>di</strong>zionali. I veicoli, in principio dalle basse prestazioni, si potenziano lungo<br />

tutto il corso del gioco grazie al denaro guadagnato partecipando alle leghe.<br />

Il track design non rivoluziona la serie ma la migliora sensibilmente, con<br />

tracciati ricchi <strong>di</strong> <strong>di</strong>namicità e inventiva. Non mancano le imperfezioni. La<br />

manovrabilità dei veicoli costringe spesso ad attendere il momento migliore<br />

per sorpassare gli avversari, ma la <strong>di</strong>slocazione delle frecce acceleratrici<br />

(molto più frequenti che in passato) appare maliziosa quando costringe<br />

all’accelerazione la nave chiusa tra due avversari o prossima a un solido<br />

guard rail. Il “problema” maggiore <strong>di</strong> Wipeout Fusion sta però nell’acquisizione<br />

e nella gestione dei power up. Come in passato, le armi e i boost si ottengono<br />

volando sopra particolari sezioni del tracciato, e vanno utilizzate una<br />

ad una senza possibilità <strong>di</strong> gestirle in modo strategico. Un sistema simile a<br />

quello <strong>di</strong> Extreme G avrebbe garantito una gratificazione maggiore, anche<br />

considerata l’aggressività degli avversari e la sensibile per<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> velocità causata<br />

da ogni attacco subito.<br />

Wipeout Fusion, nonostante qualche peccato veniale, si conferma uno dei<br />

migliori futuracer <strong>di</strong> sempre. Tecnicamente non perfetto ma affascinante, lu<strong>di</strong>camente<br />

profondo e stimolante. Il fatto che una grossa fetta <strong>di</strong> pubblico e<br />

parte della critica l’abbiano snobbato, definendolo “me<strong>di</strong>ocre” e ad<strong>di</strong>rittura<br />

“fiacco”, la <strong>di</strong>ce lunga sui reali motivi che hanno consentito alla serie un ruolo<br />

<strong>di</strong> prima importanza nell’emancipazione del videogioco. In fondo è quasi<br />

comprensibile: non importa se un frustino <strong>di</strong> pelle fa male, ciò che importa è<br />

che sia ben confezionato. Altrimenti che gusto c’è a farsi frustare?<br />

Anno: 2001<br />

Sviluppatore: Stu<strong>di</strong>o Liverpool<br />

Piattaforma: PS2<br />

Etichetta: Sony<br />

Cyberpunk Racer: CyberRace<br />

Pubblicato nell’ormai lontano 1993, il titolo CyberDreams si fregiava della prestigiosa collaborazione<br />

<strong>di</strong> Syd Mead, geniale scenografo <strong>di</strong> Blade Runner, per inscenare una trama fantascientifica<br />

dagli spiccati elementi cyberpunk. Nei panni <strong>di</strong> Shaw, il giocatore partecipava al “Cyber-<br />

Race”, un torneo corsistico organizzato tra terrestri ed alieni allo scopo <strong>di</strong> risolvere ogni questione<br />

riguardante il controllo del sistema solare. Inizialmente spinto da volontà <strong>di</strong> rivalsa per<br />

l’assassinio del padre, campione <strong>di</strong> CyberRace morto in un incidente sospetto, con l’evolvere<br />

della trama Shaw si scopriva un burattino nelle mani <strong>di</strong> tecnocrati desiderosi <strong>di</strong> trarre profitto<br />

dallo sfruttamento <strong>di</strong> un misterioso whormhole, conteso tra umani ed alieni. L’elaborata trama<br />

si snodava in una struttura arcade, dove la vittoria alle corse era fondamentale per accumulare<br />

denaro e potenziare la nave. Se come gioco in sé CyberRace non faceva gridare al miracolo<br />

– specialmente per routine <strong>di</strong> fisica troppo fantasiose –, la prospettiva in prima persona,<br />

l’eccellente design dei veicoli e lo stile riversato nella realizzazione dei FMV che intervallavano<br />

le gare lo rendevano un prodotto unico. Per la violenza dell’azione, incoraggiata piuttosto che<br />

punita, CyberRace costituì forse una delle fonti d’ispirazione dei creatori <strong>di</strong> Wipeout…<br />

11<br />

Alcune ambientazioni, come quelle<br />

notturne rendono spesso <strong>di</strong>fficoltosa la<br />

leggibilità del tracciato. Un problema<br />

che WF si porta <strong>di</strong>etro anche nelle fasi<br />

<strong>di</strong> stampo “rally”, dove il fondo stradale<br />

solleva polveroni che occultano<br />

maliziosamente la visione del giocatore

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