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Ring 013 - Parliamo di Videogiochi

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:PEOPLE: <strong>Ring</strong>#13<br />

Annedoti Yokosi<br />

Molte sono le storielle e le curiosità<br />

che circondano la figura <strong>di</strong> Mastro<br />

Yokoi. Ve<strong>di</strong>amo le più significative.<br />

- Yokoi <strong>di</strong>venne celebre per la sua<br />

modestia. Si narra che non si<br />

prendesse mai i meriti delle sue<br />

invenzioni, minimizzando al massimo<br />

e sostenendo che “ci sarebbe<br />

potuto arrivare chiunque”. Era così<br />

umile che un giorno si offrì ad<strong>di</strong>rittura<br />

<strong>di</strong> fare l’autista a Hiroshi Yamauchi,<br />

ex big boss Nintendo, visto<br />

che il suo chauffeur si era dato<br />

per malato. Nella sua incarnazione<br />

più agrodolce, la sua modestia si<br />

trasformava ad<strong>di</strong>rittura in stolida<br />

fierezza. È infatti documentato che<br />

nell’anno in cui venne presentato il<br />

Nintendo 64 all’E3, Yokoi non si<br />

scollò mai dallo stand Virtual Boy,<br />

dove impavido tentava <strong>di</strong> dare <strong>di</strong>mostrazione<br />

della bontà dei giochi<br />

in sviluppo (ma mai giunti sul mercato)<br />

per questa sfortunata console<br />

portatile, mentre tutti gli occhi erano<br />

puntati sullo strabiliante Super<br />

Mario 64…<br />

- La leggenda vuole che l’idea per i<br />

Game & Watch sia venuta a Yokoi<br />

mentre osservava gli impiegati sul<br />

treno per Kyoto. Alcuni <strong>di</strong> loro, infatti,<br />

per passare il tempo, giocherellavano<br />

con la calcolatrice schiacciando<br />

pulsanti a caso. Così, dopo<br />

un veloce meeting con Sharp, nel<br />

1980 videro la luce i leggendari<br />

videogiochi LCD con cui tutti siamo<br />

cresciuti…<br />

- Il 6 marzo 2003, la IGDA (con cui<br />

<strong>Ring</strong> collabora, ve<strong>di</strong> la rubrica The<br />

Ivory Tower) ha premiato lo sfortunato<br />

ingegnere per il suo “lavoro<br />

innovativo e per i prodotti sviluppati<br />

durante la sua carriera”. Yuji<br />

Naka, presentatore della serata,<br />

<strong>di</strong>chiarò per l’occasione: “Sono<br />

profondamente onorato <strong>di</strong> presentare<br />

questa premiazione, come se<br />

fossi io stesso a ricevere il premio”.<br />

nome <strong>di</strong> Gunpei Yokoi nell’Olimpo dei<br />

progettisti hardware. In pochi anni il<br />

sistema portatile Nintendo conobbe<br />

svariate incarnazioni (<strong>di</strong> Yokoi fu pure<br />

la versione Pocket), e i risultati <strong>di</strong> ven<strong>di</strong>ta,<br />

sommando assieme tutte le sue<br />

varie versioni (Advance incluso, in cui,<br />

è bene ricordarlo, sopravvivono parti<br />

dell’originale Game Boy), ammontano<br />

a più <strong>di</strong> 160.000.000 <strong>di</strong> pezzi in tutto il<br />

mondo. Quando si parla <strong>di</strong> console, il<br />

brand Game Boy è ad oggi <strong>di</strong> gran<br />

lunga il più <strong>di</strong>ffuso sulla faccia della<br />

Terra, nonostante quello PlayStation<br />

continui ad inse<strong>di</strong>arne il primato.<br />

Il suo ultimo progetto per Nintendo<br />

fu il fallimentare Virtual Boy (1996),<br />

una unità “portatile” (<strong>di</strong> fatto solo nelle<br />

intenzioni) a 32bit amaramente famosa<br />

per la sua grafica in mortale rosso e<br />

tristo nero. Oltre alla scarsa <strong>di</strong>sponibilità<br />

<strong>di</strong> vere killer application, il prezzo<br />

stratosferico (200$ al lancio), scoraggiò<br />

anche i pochi supporter sfegatati,<br />

nonostante il visore del Virtual Boy<br />

consentisse lo sviluppo <strong>di</strong> giochi in<br />

“vero 3D” (nel senso che alcuni elementi<br />

sembravano uscire dallo schermo,<br />

per un principio non <strong>di</strong>ssimile a<br />

quello del cinema 3D).<br />

In seguito al flop della console, Yokoi<br />

decise <strong>di</strong> abbandonare Nintendo<br />

(anche se all’epoca della separazione<br />

<strong>di</strong>chiarò che la sua <strong>di</strong>partita non aveva<br />

nulla a che fare con i problemi commerciali<br />

incontrati dal Virtual Boy) per<br />

creare la sua compagnia, Koto Laboratories,<br />

una sorta <strong>di</strong> rifugio per creatori<br />

<strong>di</strong> software e progettisti hardware in<br />

esilio. Nonostante avesse mantenuto<br />

stretti i rapporti con la grande N, Koto<br />

Laboratories lavorò congiuntamente a<br />

Bandai Corporation per la creazione<br />

del Game Boy-enemy-wannabe Wonderswan,<br />

il cui primo gioco si intitolava,<br />

non a caso, Gunpei.<br />

Nel 1997 un incidente stradale pose<br />

fine alla carriera <strong>di</strong> uno degli uomini<br />

più importanti che questa industria<br />

abbia mai conosciuto.<br />

45<br />

>> Stop’n’Go >><br />

Let’s Get Hype<br />

Sappiamo che è sbagliato…<br />

…che non dobbiamo lasciarci sopraffare<br />

dall’hype…<br />

…e per cosa poi?<br />

Per un semplice filmato introduttivo?<br />

AH AH! Kojima non ci freghi!<br />

Non ci interessano le cut scene…<br />

… non ce ne fre… AAARGH! Guarda!<br />

È Snake! ARF ARF! SBAV!<br />

VOJO! EIACUL!

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