Ring 013 - Parliamo di Videogiochi
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:RECENSIONI: <strong>Ring</strong>#13<br />
GTA l’impren<strong>di</strong>bile<br />
<strong>di</strong> J Evans Sator<br />
«Mamma, voglio fare il<br />
parrucchiere!» gridava<br />
l’amico calabrese nell’ultimo<br />
album <strong>di</strong> Elio e le<br />
storie tese. «Mamma,<br />
voglio fare il Grand<br />
Theft Auto!» sembrano rispondere in<br />
coro i videogiochi o<strong>di</strong>erni che nutrano<br />
serie aspirazioni al blockbusting. Tuttavia<br />
includere l’ultima fatica <strong>di</strong> Reflections<br />
nella lista degli epigoni del profeta<br />
<strong>di</strong> Rockstar North è una forzatura.<br />
Questo perché il primo e ottimo Driver,<br />
nell’Anno Domini 2000, fu<br />
senz’altro fonte <strong>di</strong> grassa ispirazione<br />
per le mire <strong>di</strong> espansione tri<strong>di</strong>mensionale<br />
del team americano. E nel 2001,<br />
mesi prima dell’uscita <strong>di</strong> GTA3, lo sbirro<br />
Tanner riusciva ad<strong>di</strong>rittura a scendere<br />
dall’auto, conquistando il marciapiede<br />
in Driver 2, un titolo le cui ali<br />
vennero tarpate dall’ormai obsoleto<br />
hardware <strong>di</strong> PSOne.<br />
È quin<strong>di</strong> con il dovuto rispetto e senza<br />
risatine sottobanco che dobbiamo<br />
accogliere questo terzo capitolo della<br />
serie de “l’autista”. L’attesa è stata<br />
invero lunga, l’hype si è assestato so-<br />
1 – La città<br />
Sull’asse delle ascisse troviamo la variabile CD, City Design,<br />
che misura la qualità delle città <strong>di</strong>gitali. CD pone in particolare<br />
risalto la bellezza delle architetture, la varietà degli<br />
ambienti e la loro cre<strong>di</strong>bilità come spazi urbani effettivamente<br />
vivibili. Le or<strong>di</strong>nate registrano invece la qualità del<br />
Free Roaming. A cosa servono città bellissime, magari identiche<br />
alle controparti reali, se poi esplorarle è noioso? FR<br />
pertanto include la presenza <strong>di</strong> segreti, rampe e luoghi ove<br />
vedersi assegnare missioni bonus.<br />
[Driv3r]<br />
pra i livelli <strong>di</strong> guar<strong>di</strong>a e dopo il me<strong>di</strong>ocre<br />
Stuntman gli occhi sono tutti puntati<br />
su Reflection. Riuscirà la casa britannica<br />
a lasciare un segno importante<br />
della sua presenza in questa generazione<br />
<strong>di</strong> console?<br />
Giu<strong>di</strong>care un prodotto come Driv3r<br />
significa soprattutto confrontarlo con i<br />
famosi (o famigerati) titoli appartenenti<br />
allo stesso genere, che potremmo<br />
definire come Urban Roaming & Shooting.<br />
Per fornire una collocazione qualitativa<br />
che sia il più possibile precisa,<br />
chiamiamo in soccorso una celebre sequenza<br />
de L’attimo fuggente; quella in<br />
cui il professor Keating (Robin Williams)<br />
illustra agli studenti il sistema<br />
ideato dal professore emerito J. Evans<br />
Pritchard per giu<strong>di</strong>care una poesia. Si<br />
tratta <strong>di</strong> un grafico cartesiano a due<br />
<strong>di</strong>mensioni avente come parametri<br />
Forma e Contenuto. L’area descritta<br />
dalla poesia, una volta stabiliti i quantitativi<br />
<strong>di</strong> F. e C., identifica la qualità<br />
della stessa (nota: alla fine della lezione,<br />
il professor Keating definiva “escrementi”<br />
quelle teorie. Ecco, quella<br />
battuta dovreste <strong>di</strong>menticarvela alme-<br />
31<br />
.:scheda:.<br />
Genere Urban roaming &<br />
shooting<br />
Etichetta Atari<br />
Sviluppatore Reflections<br />
Sistema PS2<br />
Anno 2004<br />
Giocatori 1<br />
Versione Italiana<br />
no per un po’). In<strong>di</strong>viduiamo quin<strong>di</strong> tre<br />
macrocategorie <strong>di</strong> giu<strong>di</strong>zio e collochiamo<br />
al loro interno Driv3r e colleghi.<br />
Molto belle in fotografia, le ambientazioni <strong>di</strong><br />
Driv3r non rendono altrettanto bene se viste<br />
in movimento. La sensazione poi che gli<br />
ambienti non siano sfruttati a dovere dalle<br />
trenta missioni del gioco non abbandona<br />
mai il giocatore.<br />
Come ve<strong>di</strong>amo dal grafico, Mafia ha il massimo valore <strong>di</strong><br />
CD. Pur essendo inventata <strong>di</strong> sana pianta, Lost Heaven è<br />
splen<strong>di</strong>da, oltre che perfettamente cre<strong>di</strong>bile e ottimamente<br />
calata nel suo contesto storico: i vicoli con i panni stesi, la<br />
rete ferroviaria, la verdeggiante periferia…<br />
Il limite <strong>di</strong> Lost Heaven è che la sua esplorazione avviene<br />
quasi esclusivamente per motivi “turistici” e non lu<strong>di</strong>ci, da<br />
ciò deriva il basso valore <strong>di</strong> FR e quin<strong>di</strong> la modesta area finale.<br />
GTA: Vice City ha un <strong>di</strong>screto valore <strong>di</strong> City Design e<br />
un’elevatissima componente <strong>di</strong> Free Roaming, e descrive<br />
pertanto l’area massima, la qualità più elevata. Questo grazie<br />
ad una città <strong>di</strong>segnata in maniera degna e ricca <strong>di</strong> cose<br />
da fare. Viaggiare per le strade <strong>di</strong> Vice City non significa<br />
solo ammirare il paesaggio o ultimare una missione. Il bello<br />
è nel cazzeggio. Nella ricerca dell’insane stunt mai sperimentato<br />
o dell’ennesima missione segreta.<br />
Driv3r, poverino, non eccelle in nessuno dei due valori,<br />
ma ciononostante si porta a casa un’area <strong>di</strong>gnitosa, più o<br />
meno simile a quella <strong>di</strong> Mafia. Le tre città presenti nel pacchetto<br />
urbano <strong>di</strong> Reflections non arrivano infatti a competere<br />
con la Lost Heaven <strong>di</strong> Illusion Softworks. Miami sembra<br />
la versione noiosa <strong>di</strong> Vice City, ed è la <strong>di</strong>mostrazione più<br />
lampante <strong>di</strong> come spesso l’aderenza alla realtà sia più un<br />
male che un bene. Pensate alle folli città <strong>di</strong> Crazy Taxi, poi<br />
pensate ad un ipotetico Crazy Taxi ambientato nelle città<br />
<strong>di</strong> Driv3r. Eh già.<br />
Nizza pare migliore della capitale della Florida, in quanto<br />
topograficamente più varia e priva <strong>di</strong> quel fasti<strong>di</strong>oso senso<br />
<strong>di</strong> deja-vu. Istanbul è senz’altro la più curata, e non a caso<br />
riservata per il gran finale. Purtroppo il motore grafico non<br />
aiuta a valorizzare gli ambienti, a causa <strong>di</strong> un pesante alia-