Ring 013 - Parliamo di Videogiochi
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:RECENSIONI: <strong>Ring</strong>#13<br />
sing che affligge la versione PS2, un frame rate con qualche<br />
insicurezza <strong>di</strong> troppo e irritanti effetti <strong>di</strong> draw-in che interessano<br />
soprattutto gli elementi <strong>di</strong> contorno. Un uso <strong>di</strong>scutibile<br />
<strong>di</strong> colori smorti, già “apprezzati” in Stuntman, rende<br />
la vita <strong>di</strong>fficile alla comprensibilità del “testo stradale”. Questo<br />
soprattutto a Nizza, in cui nelle zone all’ombra è molto<br />
<strong>di</strong>fficile rilevare la presenza <strong>di</strong> un auto davanti a noi o <strong>di</strong> un<br />
palo della luce a bordo strada, a meno che non si giochi al<br />
buio e con un contrasto settato a livello “anni ‘70”. Da questo<br />
punto <strong>di</strong> vista la città turca, grazie ad un maggior uso <strong>di</strong><br />
colori cal<strong>di</strong> per gli e<strong>di</strong>fici, si rivela la più facile e <strong>di</strong>vertente<br />
da percorrere.<br />
Il Free Roaming in Driv3r ha ottenuto un punteggio superiore<br />
a quello <strong>di</strong> Mafia grazie soprattutto alle numerose<br />
rampe <strong>di</strong>sseminate per gli ambienti e <strong>di</strong> alcuni segreti da<br />
scoprire esplorando accuratamente le mappe. Ad esempio<br />
in ogni città sono presenti <strong>di</strong>eci strani personaggi chiamati<br />
Tommi Vercimelli (!). Uccideteli tutti per ottenere premi assortiti.<br />
Certo, tutto ciò è sperimentabile soprattutto nella modalità<br />
“fatti un giro”, perché lo story mode tende ad ostacolare<br />
ogni tentativo <strong>di</strong> <strong>di</strong>vagazione a mezzo stunt. La minima<br />
per<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> tempo dovuta ad una rampa presa male può causare<br />
il fallimento <strong>di</strong> un inseguimento, giacché i parametri <strong>di</strong><br />
completamento <strong>di</strong> questo tipo <strong>di</strong> missione sono molto severi<br />
e spesso ci si vede assegnare un “missione fallita” nonostante<br />
l’inseguito sia ancora ben visibile là davanti.<br />
2 – Le missioni<br />
Come per il precedente grafico, le ascisse rappresentano il<br />
Mission Design, vale a <strong>di</strong>re la qualità della progettazione<br />
delle missioni. Un alto valore <strong>di</strong> MD sta ad in<strong>di</strong>care missioni<br />
molto varie, ben orchestrate, con obiettivi multipli che alternino<br />
fasi a pie<strong>di</strong> ad altre in macchina, con <strong>di</strong>versi stili <strong>di</strong><br />
gioco che vadano dallo stealth allo shooting esasperato. Ma<br />
a cosa serve una missione elaboratissima se poi il giocatore<br />
non la può interpretare come meglio crede? Le or<strong>di</strong>nate<br />
pertanto descrivono il grado <strong>di</strong> Libertà <strong>di</strong> Gioco concessa.<br />
Posso decidere se fare il cecchino oppure gettarmi nella mischia<br />
col mio trattore Lan<strong>di</strong>ni-Wupperthal? Ottimo. Posso<br />
valutare se insinuarmi non visto dentro una nave imbottito<br />
<strong>di</strong> tritolo oppure minarne la carena grazie a dei delfini kamikaze?<br />
Wonderful. Posso scegliere se ammazzare il senatore<br />
davanti alle sue guar<strong>di</strong>e del corpo oppure se attirarlo<br />
in un vicolo con la scusa <strong>di</strong> prestazioni omoerotiche? Wunderbar.<br />
32<br />
La storia<br />
Volendo associare agli<br />
intrecci narrativi dei<br />
giochi menzionati in<br />
questa recensione un<br />
semplice aggettivo qualificativo,<br />
<strong>di</strong>remmo che<br />
la storia <strong>di</strong> Mafia è AP-<br />
PASSIONANTE, quella <strong>di</strong><br />
GTA è FUORI DI TESTA<br />
e quella <strong>di</strong> The Getaway<br />
è IGNOBILE.<br />
E Driv3r? La parola chiave è INSIGNIFICANTE. La<br />
tematica principale, una vicenda riguardante un carico<br />
d’auto rubate, è portata avanti in maniera narrativamente<br />
scialba, ma facendo uso <strong>di</strong> ottimi filmati, dalla<br />
regia a volte più che buona, e con il doppiaggio <strong>di</strong> star<br />
del calibrio <strong>di</strong> Michael Madsen, Mickey Rourke e Ving<br />
Rhames. Il doppiaggio italiano si assesta sul livelli <strong>di</strong>screti,<br />
fatta eccezione per il personaggio <strong>di</strong> Calita. Chi<br />
scrive si considera un non violento, ma dopo aver sentito<br />
Calita parlare, ha provato l’irrefrenabile impulso <strong>di</strong> far<br />
saltare i denti della doppiatrice (Federica Fontana) con<br />
una ginocchiata ben assestata.<br />
Il grafico parla chiaro: Mafia descrive l’area maggiore grazie<br />
ad un ottimo Mission Design e ad un’elevata e intelligente<br />
possibilità <strong>di</strong> personalizzazione (ricor<strong>di</strong>amo ad esempio<br />
la missione dell’omici<strong>di</strong>o sullo yacht: un piccolo capolavoro).<br />
La serie GTA ha dalla sua missioni meno elaborate (Rockstar<br />
ha preferito la quantità alla qualità) ma con la possibilità<br />
<strong>di</strong> eseguirle come meglio preferiamo. Entro certi limiti.<br />
Nel passaggio da GTA3 a GTA:VC si nota infatti una tendenza<br />
a limitare LG in favore <strong>di</strong> MD. Vedremo se il trend<br />
sarà confermato o invertito nel nuovo San Andreas.<br />
Il risultato <strong>di</strong> Driv3r è, come potete vedere, largamente<br />
insufficiente. Nonostante un mission design superiore ai<br />
due GTA (anche in virtù delle sole trenta missioni presenti),<br />
è nella possibilità <strong>di</strong> personalizzare l’azione che il titolo Reflections<br />
delude. Le sezioni a pie<strong>di</strong> sono incre<strong>di</strong>bilmente simili<br />
al percorso d’addestramento completato alla centrale <strong>di</strong><br />
polizia all’inizio del gioco. I nemici sbucano dagli angoli come<br />
sagome <strong>di</strong> cartone, e bersagliano Tanner rimanendo<br />
immobili o seguendo ri<strong>di</strong>coli pattern <strong>di</strong> movimento. Sempre<br />
gli stessi. Nessuna possibilità <strong>di</strong> agire stealth, nessun percorso<br />
alternativo, nessun elemento dello scenario da sfruttare<br />
a proprio tornaconto, ad esclusione degli onnipresenti<br />
e ormai inflazionati bidoni esplosivi.<br />
A livello interpretativo le sezioni in auto sono senza dubbio<br />
migliori. Durante le reiterazioni degli inseguimenti, raramente<br />
si prenderanno le medesime strade percorse nella<br />
sessione precedente, quin<strong>di</strong> è necessario osservare con<br />
molta attenzione i movimenti della macchina da inseguire,<br />
in modo da prevederne le svolte. Si tratta però né più né<br />
meno del medesimo gameplay del primissimo Driver. Era<br />
lecito aspettarsi <strong>di</strong> più. La polizia poi è un te<strong>di</strong>o fin troppo<br />
esagerato. Ri<strong>di</strong>colo se si pensa che Tanner è egli stesso uno<br />
sbirro. Una volta messasi sulle nostre tracce, la madama ci<br />
darà del serio filo da torcere, risultando molto più <strong>di</strong>fficile<br />
da seminare rispetto ai prequel, quando a volte era sufficiente<br />
una svolta in velocità. Questo anche a causa della<br />
folle scelta degli sviluppatori <strong>di</strong> ambientare il gioco durante<br />
il giorno <strong>di</strong> Ferragosto. Non si spiega altrimenti la ri<strong>di</strong>cola<br />
quantità <strong>di</strong> auto presenti in città. Anche qui sembra <strong>di</strong> esse-