Ring 013 - Parliamo di Videogiochi
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:INDEPTH: <strong>Ring</strong>#12<br />
pone un gioco migliore, più spassoso, ma perché critica il<br />
Real Football in modo evidente. Laddove la realtà propone<br />
impicci arbitrali, PES offre un arbitro computerizzato che<br />
non può essere criticato, e che non può che essere imparziale,<br />
anche negli errori. Dove il pubblico del RF fa nascere<br />
situazioni riprovevoli che trasformano in guerriglie le serate<br />
allo sta<strong>di</strong>o e vede morti dove non ce ne sono (come nel tristissimo<br />
derby Lazio-Roma del 21 Marzo 2004), PES mostra<br />
un pubblico bi<strong>di</strong>mensionale sia nella grafica che negli effetti,<br />
che canta/tace, incoraggia/fischia. Un po’ triste sì, ma PES<br />
To be continued…<br />
Ho voluto avanzare un’ipotesi che lascia molti punti in sospeso.<br />
Tuttavia, se non altro, credo <strong>di</strong> aver <strong>di</strong>mostrato come<br />
anche un gioco che in apparenza non <strong>di</strong>ce molto parli con<br />
noi, <strong>di</strong> noi, e possa aiutarci a comprendere meglio il mondo,<br />
o almeno offrirci una visione alternativa. La critica risiede<br />
nel lettore: tutto <strong>di</strong>pende dalla nostra volontà <strong>di</strong> vederci<br />
qualcosa, nei videogiochi. Non solo in quelli che cercano esplicitamente<br />
<strong>di</strong> farci ragionare, ma anche in quelli apparentemente<br />
più silenziosi.<br />
Come accennavo in precedenza, il <strong>di</strong>scorso non finisce<br />
Note<br />
1) Sia Bremond che Greimas sono citati in “Ugo Volli, Manuale<br />
<strong>di</strong> Semiotica, e<strong>di</strong>tori Laterza, 2003 Roma”<br />
2) Gonzalo Frasca ha già fatto notare, in “Ludologist love<br />
stories too: notes from a debate that never took place”,<br />
come l’opposizione tra i due approcci non è mai realmente<br />
esistita. Non si è verificato il caso <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>osi che abbiano<br />
escluso del tutto uno dei due approcci. Semmai alcuni<br />
hanno concentrato le proprie attenzioni su uno dei<br />
due, ma mai perdendo <strong>di</strong> vista l’altro. Per maggiori informazioni<br />
www.ludology.org<br />
3) Citato dallo stesso Gonzalo Frasca nell’articolo della nota<br />
2. Per il testo completo: gamestu<strong>di</strong>es.org/0101/juul-gts/<br />
4) Come sapranno i giocatori <strong>di</strong> PES, la WEFA Cup è nel titolo<br />
Konami l’equivalente della Coppa UEFA del nostro<br />
mondo. Un’assonanza che fa riflettere. Ma è necessario<br />
detenerne la licenza e chiamarla Coppa UEFA? Rende il<br />
tutto più <strong>di</strong>vertente?<br />
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sembra <strong>di</strong>rci che per evitare situazioni <strong>di</strong>sattese questa è la<br />
soluzione. Ancora, mentre la realtà se la deve vedere col<br />
problema del tempo e della morte, PES ci permette <strong>di</strong> schierare<br />
Platini e Shevchenko, Yashin e Mal<strong>di</strong>ni, Pele e Totti. Assieme,<br />
contemporaneamente. Spettacolo e <strong>di</strong>vertimento alle<br />
stelle.<br />
PES critica il Real Football, PES Online lo renderà obsoleto.<br />
Ironicamente, certo, ma come tutte le prese in giro nasconde<br />
qualcosa <strong>di</strong> vero. E cioè che, non appena cadranno<br />
le ultime barriere, il reale non sarà più necessario.<br />
qui. Nel prossimo numero <strong>di</strong> <strong>Ring</strong> cercherò, con l’aiuto <strong>di</strong> un<br />
ospite, <strong>di</strong> approfon<strong>di</strong>re alcuni punti. Perché PES riesce meglio<br />
<strong>di</strong> altri giochi <strong>di</strong> calcio a farci immaginare delle storie<br />
<strong>di</strong>etro quei pupazzini? Come fa a creare degli uomini? È solo<br />
un altro mondo possibile, o influenza anche il nostro Real<br />
World? È PES a imitare il calcio, o il contrario?<br />
Il pubblico che saluta la telecamera, a chi si rivolge esattamente?<br />
C’è vita dopo Vornander?<br />
>> Stop’n’Go >> Citazioni dal Cristianesimo nei videogiochi giapponesi<br />
<strong>di</strong> Amano76<br />
Quando trovate nei giochi giapponesi un riferimento ai cattolici,<br />
alle croci, agli apostoli e alla passione <strong>di</strong> Jesus, dovete capire<br />
che gli autori non se la stanno prendendo con la cosmogonia<br />
cristiana. Stanno parlando del bud<strong>di</strong>smo, ma parlando d’altro.<br />
Ciò mi porta a dovervi redarguire su <strong>di</strong>versi aspetti sottesi<br />
a questa verità incontrovertibile. Il bud<strong>di</strong>smo, come qualsiasi<br />
altra religione, ha le sue confessioni/eresie/sette. L'idea, assolutamente<br />
fiabesca, che si ha <strong>di</strong> bonzi e Dalai Lama in occidente<br />
come tizi pacifici è totalmente fuori dal mondo. Vi chiedo<br />
una cosa: se i monaci fossero veramente tanto docili, perché<br />
credete esista lo Shaolin, con le loro <strong>di</strong>mostrazioni <strong>di</strong> potere<br />
immenso? Guardate che gli stronzi dalla testa rasata che spaccano<br />
le barre in ghisa sono dei figli <strong>di</strong> mignotta né più né meno<br />
dei wrestler americani, che fanno le promozioni televisive dove<br />
resistono al fuoco e spaccano i mattoni mentre gridano "Jesus,<br />
give me the power!".<br />
I monaci buddhisti giapponesi hanno sempre avuto uno stile<br />
<strong>di</strong> vita particolarmente “materiale”. Scopavano, avevano eserciti,<br />
influivano nella vita <strong>di</strong> corte, etc. Oggi vanno in giro con le<br />
mercedes.<br />
È a tutti gli effetti una religione organizzata, e come tale c'è<br />
sempre chi ci guadagna sopra. Ci sono miria<strong>di</strong> <strong>di</strong> santoni che<br />
depredano le famiglie con le loro stronzate metafisiche, e che<br />
fondano sette come la Aum Shirinkyo, una setta buddhista<br />
guidata da quello Shoko Asahara che pianificò l'attentato alla<br />
metro <strong>di</strong> Tokyo. Dato che in Giappone il <strong>di</strong>ssenso non è ben accetto,<br />
nessuno se la piglia mai con le sette buddhiste, e spesso<br />
gli autori nipponici (che sanno dell'Europa quello che noi sappiamo<br />
del Giappone, cioè un cazzo) camuffano le loro denunce<br />
mettendo i cattolici al posto dei buddhisti. Anche perché sono<br />
affascinati dalla credenze cristiane e dalla simbologia almeno<br />
quanto noi lo siamo dalla loro ('sto cazzo <strong>di</strong> Yin-Yang, lo shinto,<br />
gli oni). Quin<strong>di</strong> attenzione quando valutate il tasso <strong>di</strong> critica alla<br />
religione cattolica presenti nei giochi/manga/cartoni giapponesi,<br />
perché non ce n'è. Tranne forse in Hellsing, che ha un<br />
gran trama (tratta sostanzialmente <strong>di</strong> una guerra tra cattolici e<br />
protestanti coi vampiri a fare da jolly; tra l'altro lo stanno pubblicando<br />
ora in Italy).