Ring 013 - Parliamo di Videogiochi
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PROJECTRING __________________________________ n13<br />
www.project-ring.com AGOSTO2004<br />
SOMMARIO<br />
SPECIALE<br />
Futuracing .04<br />
RUBRICHE<br />
Tesori Sepolti<br />
Blast Corps .39<br />
Game Making Era 0<br />
#2 .41<br />
People<br />
Gunpei Yokoi .44<br />
!SPOILER!<br />
Street Fighter Online .46<br />
Me Nintendo<br />
It’s (r)evolution baby .49<br />
Ivory Tower<br />
Defen<strong>di</strong>ng territories .50<br />
Il Negoziatore<br />
Siamo solo cervelli .52<br />
Arena<br />
Future Market .53<br />
Vox Mun<strong>di</strong><br />
Column 04: Vincere/Perdere .56<br />
Sanguine 03: Thou Shalt Suffer .57<br />
FRAMES<br />
Il samurai, il ninja, il buzzurro .14<br />
Intervista a Don Daglow .19<br />
INDEPTH .00<br />
Pro Evolution Soccer .22<br />
RECENSIONI .00<br />
Silent Hill 4 .26<br />
Thief: Deadly Shadows .29<br />
Driv3r .31<br />
Full Spectrum Warrior .34<br />
Red Dead Revolver .36<br />
Skill .37<br />
Ludologica: Super Mario .38<br />
Tutti al mareeee! Tutti al mareeee!<br />
Ma non vorrete mica partire per la<br />
vostra ri<strong>di</strong>cola stazione balneare preferita<br />
senza il doveroso malloppone <strong>di</strong><br />
pagine del PDF <strong>di</strong> <strong>Ring</strong>, vero? In questo<br />
tre<strong>di</strong>cesimo assolatissimo numero<br />
ci sono 234164 caratteri che aspettano<br />
solo <strong>di</strong> essere letti. A pagina 4 scoprirete<br />
come mai le vostre sessioni<br />
sessuali sono così veloci. È tutta colpa<br />
dei futuracers!!! La sezione de<strong>di</strong>cata<br />
alle recensioni è impreziosita da una<br />
bella stroncatura a Silent Hill 4 (pag.<br />
26) a cura del neo-ringhico Jaguary<br />
Kapen, mentre a pagina 29 Cryu ci<br />
racconta delle belle atmosfere dell’ultimo<br />
Thief.<br />
Nelle rubriche scopriremo il velo <strong>di</strong><br />
Maya dall’imminente Street Fighter<br />
Online (pag. 46). E mentre il Sanguinario<br />
Marcello Cangialosi ritorna gra<strong>di</strong>to<br />
su questi luoghi (pag. 52), un<br />
Gatsu in partenza per i Rifugi Oscuri si<br />
fa allegramente i cavoli suoi a pagina<br />
49.<br />
I/O<br />
[Cover Story]<br />
Chi siamo?<br />
Domanda principe della filosofia, a cui l’Uomo ha dato mille risposte e<br />
infine nessuna.<br />
Cosa sono?<br />
Se lo chiede il Videogioco, spaesato, e noi con lui.<br />
Spaesati.<br />
Nel Momento della convergenza, dove tutto fluisce al centro, e della<br />
conversione, dove le cose si trasformano, il Videogioco è un giovane<br />
affetto da senilità precoce, un malato <strong>di</strong> Alzheimer che sbatte contro i<br />
muri, chiama Pietro sua sorella e si caga addosso. Un rimbambito che si<br />
guarda attorno (spaesato) e non sa collocarsi, non trova contesti sicuri.<br />
Videogioco incontra Cinema e glielo domanda, forse lui sa, “Chi sono?<br />
Sono forse cinematografia?” Ma Cinema sorride scuotendo la testa e<br />
cita Bergman, Kubrick, Leone, i Coen e Stone. Cinema appoggia una<br />
mano <strong>di</strong> celluloide sulla spalla <strong>di</strong>gitale <strong>di</strong> Videogioco e gli fa “Tu al massimo<br />
sei un trailer. Però venuto male”.<br />
E Videogioco riprende la via, una macchia <strong>di</strong> piscio si allarga sui pantaloni,<br />
e incontra Letteratura (che detto fra noi è anche una <strong>di</strong>screta<br />
gnocca..). E’ alta, Letteratura, ha le curve al posto giusto e uno spacco<br />
da cui fuoriesce tutto quello che magari non sarà nobile ma cazzo se<br />
piace. Un po’ arrossisce, Videogioco, ma glielo chiede comunque, “Sono<br />
forse narrativa?”. Letteratura abbassa gli occhi e poggia una mano frusciante<br />
sulla spalla <strong>di</strong> Videogioco, “No, tu sei un romanzetto da quattro<br />
sol<strong>di</strong>. Tipo Harmony”.<br />
Percorre strade che non conosce, o non ricorda, Videogioco.<br />
Incappa in Musica, che strimpella nudo su un bidone <strong>di</strong> immon<strong>di</strong>zia.<br />
Quasi quasi glielo chiede… ma Alzheimer si <strong>di</strong>rada e un minimo <strong>di</strong> buon<br />
senso lo fa desistere, perché se REZ è musica allora il Papa ha sei paia<br />
d’ali.<br />
Incontra infine Pittura, appesa ad un muro, piena <strong>di</strong> forme e colori e<br />
vestita d’oro che pare un Klimt. Videogioco la fissa un attimo, prima <strong>di</strong><br />
parlare, perché Pittura a volte è un po’ strana, poi domanda “Sono forse<br />
estetica?”. E Pittura, che talvolta sa esser piú <strong>di</strong>retta del dovuto, replica<br />
“Ma và a caghèr, và…”.<br />
Sono in giro. Sul motorino.<br />
Ci sono i giorni che preferisci andare su due ruote, più senso <strong>di</strong> libertà.<br />
Credo. Sono a Nizza ma non chiedetemi la via, sto girando alla cazzo<br />
e proprio non la so. Sono solo uscito, ho preso e son partito, senza<br />
meta. Il sole sembra caldo e quasi senti il profumo pieno del mare, mi<br />
guardo attorno e tutto è bello.<br />
Un apparato genitale, con una donna attorno, passeggia sul marciapiede<br />
opposto. Mi volto. Saprei io come passarci un weekend, con quella<br />
lì. Oh bè, quantomeno 10 minuti… cazzo il semaforo! Inchiodo e mi<br />
fermo sullo Stop. Da <strong>di</strong>etro si leva l’ululato straziante <strong>di</strong> un clacson, sintomo<br />
dello scorno del guidatore.<br />
Ci sono tre cose che mi fanno incazzare (sono molto più <strong>di</strong> tre, ma<br />
sono soprattutto queste tre):<br />
1. I ‘musicisti’ bianchi col berretto al contrario che si muovono come<br />
gorilla.<br />
2. Quelli che suonano il clacson.<br />
3. I ‘musicisti’ bianchi col berretto al contrario che si muovono come<br />
gorilla.<br />
Scendo dallo scooter e mi avvicino. Estraggo la pistola e la portiera si<br />
spalanca: una donna. Corre via spaventata, povera stronza, tre pallottole<br />
ghignanti la raggiungono alla schiena e stramazza col muso per<br />
terra.<br />
Intossicazione da piombo, devo presumere.<br />
Sfilo un UZI da sotto la giacca e spe<strong>di</strong>sco un’onda <strong>di</strong> proiettili verso i<br />
vetri della macchina, che esplodono in lacrime <strong>di</strong> cristallo. Lacrime <strong>di</strong><br />
cristallo… Sono il Santo protettore dei poeti del cazzo.<br />
Tuttavia l’onta del clacson non si lava con sangue e vetri, nossignore,