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Dire, fare, navigare - Provincia di Milano

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Stand by Me - Quando un adolescente migra e ha la fortuna <strong>di</strong> non essere solo, <strong>di</strong> migrare<br />

insieme alla madre o a qualche altro componente della famiglia, esprime loro inconsciamente<br />

questa richiesta <strong>di</strong> aiuto “Stammi <strong>di</strong>etro”, perché non è facile sra<strong>di</strong>carsi<br />

dal gruppo dei pari, così essenziali a quest’età per la crescita personale, sra<strong>di</strong>carsi<br />

da una lingua, da una cultura, da un sistema valoriale e non sperimentare una fase<br />

<strong>di</strong> regressione, il desiderio <strong>di</strong> rifugio in un ambito rassicurante, magari per prenderne<br />

slancio verso la nuova avventura <strong>di</strong> vita.<br />

Tuttavia anche il genitore, la madre in modo particolare, spesso non ha affatto strumenti<br />

per fronteggiare l’ impatto severo con il nuovo contesto e per rispondere all’<br />

inespressa richiesta del figlio. Spesso anche l’adulto reagisce allo stress emotivo rifiutando<br />

l’inserimento, l’appren<strong>di</strong>mento della lingua, la considerazione dei nuovi valori,<br />

rifugiandosi nel “già noto e sperimentato”.<br />

In questo processo involutivo ha una parte importante la <strong>di</strong>ffidenza, talora il rifiuto,<br />

della società <strong>di</strong> arrivo verso i nuovi arrivati, <strong>di</strong>ffidenza che si esprime attraverso la<br />

svalorizzazione del portato culturale e umano dei migranti.<br />

Dalla sperimentazione <strong>di</strong> un corso <strong>di</strong> Italiano come L2, attuata con un gruppo multilivello<br />

<strong>di</strong> madri e familiari <strong>di</strong> adolescenti migranti, è nata l’unità <strong>di</strong>dattica che segue.<br />

E’ una semplice raccolta ragionata <strong>di</strong> proposte <strong>di</strong>dattiche effettivamente messe in opera<br />

o in<strong>di</strong>viduate come utili e possibili, per promuovere nelle madri il riconoscimento del<br />

valore della propria lingua e cultura d’origine, il ruolo fondamentale della donna nella<br />

trasmissione ed elaborazione della cultura.<br />

Questo processo ha permesso <strong>di</strong> compensare, almeno parzialmente, il “lutto”, <strong>di</strong> superare<br />

il rifiuto <strong>di</strong> cambiare e <strong>di</strong> accettare l’appren<strong>di</strong>mento dell’Italiano L2 come potente<br />

facilitatore d’inserimento.<br />

L’ideale posizionamento <strong>di</strong> questa Unità <strong>di</strong>dattica 1, in una struttura <strong>di</strong> 5 unità <strong>di</strong>dattiche:<br />

1. Lingua Madre<br />

2. La famiglia e la casa: ruoli e competenze a confronto<br />

3. La cucina, cultura materiale dei popoli<br />

4. L’insegnamento materno e la scuola: culture a confronto<br />

5. Il lavoro femminile; il lavoro della donna migrante.<br />

potrebbe porsi l’obiettivo <strong>di</strong> fornire, attraverso un corso crash <strong>di</strong> circa 70 ore, un mezzo<br />

utile per sostenere il figlio nel cambiamento e rendere più agevoli i rapporti dei genitori<br />

migranti con gli insegnanti e il sistema scolastico italiano.<br />

Le modalità e i mezzi materiali per mettere in atto l’Unità <strong>di</strong>dattica 1 sono descritti<br />

nella scheda che segue.<br />

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