Dire, fare, navigare - Provincia di Milano
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A scuola e anche dopo la scuola.<br />
Italiano dello stu<strong>di</strong>o e multime<strong>di</strong>alità<br />
Le attività <strong>di</strong> aiuto allo stu<strong>di</strong>o, condotte negli spazi dei laboratori multime<strong>di</strong>ali, hanno<br />
ricevuto una buona risposta da parte degli studenti stranieri. Molti <strong>di</strong> loro infatti non<br />
<strong>di</strong>spongono a casa <strong>di</strong> un luogo tranquillo per preparare le lezioni e svolgere i compiti;<br />
non hanno strumenti e mezzi per approfon<strong>di</strong>re e <strong>fare</strong> ricerca.<br />
La gestione <strong>di</strong> questa attività richiede tuttavia ampia <strong>di</strong>sponibilità <strong>di</strong> mezzi e materiali<br />
e la capacità da parte del docente <strong>di</strong> dare risposta a domande che riguardano <strong>di</strong>scipline<br />
e contenuti <strong>di</strong>sciplinari <strong>di</strong>versi. Richiede anche un numero <strong>di</strong> studenti ridotto, dal<br />
momento che ognuno <strong>di</strong> loro deve poter contare su attenzioni specifiche, anche se limitate<br />
nel tempo. Gli strumenti utilizzati nelle attività <strong>di</strong> aiuto allo stu<strong>di</strong>o sono stati, oltre<br />
ovviamente ai testi <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o, la LIM per le spiegazioni collettive e la ricerca nel Web.<br />
Inoltre gli insegnanti hanno spesso mantenuto un contatto costante con gli studenti<br />
via mail e attraverso questo canale <strong>di</strong>retto e a <strong>di</strong>stanza sono stati scambiati dubbi,<br />
domande, correzioni <strong>di</strong> testi, richieste e risposte <strong>di</strong> approfon<strong>di</strong>mento.<br />
L’osservazione che segue si riferisce a un’attività <strong>di</strong> aiuto allo stu<strong>di</strong>o durante la quale<br />
sono presenti nel laboratorio sei studenti, quattro dei quali sono alle prese con i compiti<br />
<strong>di</strong> inglese e <strong>di</strong> matematica e due studentesse che devono invece lavorare su un testo<br />
poetico. In questo caso, la lezione è preceduta da un “prima” e seguita da un “dopo”.<br />
La docente <strong>di</strong> laboratorio aveva infatti ricevuto in anticipo e via mail dagli studenti i<br />
temi oggetto <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o e le loro domande e aveva inviato degli appunti in preparazione<br />
delle spiegazioni. Dopo la lezione, insegnante e studenti si accordano per scambiare<br />
ulteriori produzioni sollecitate dalle lezione, ch l’insegnante s’impegna a correggere e<br />
a rinviare.<br />
“Chiedo loro se preferiscano che scelga io un testo poetico o se invece desiderano<br />
lavorare su un testo già affrontato in classe; decidono per l’opzione numero due, in<br />
vista dell’interrogazione e mi chiedono <strong>di</strong> lavorare su “L’infinito”. Non hanno il libro <strong>di</strong><br />
testo. J. ha portato alcuni appunti sulle figure retoriche che le avevo inviato via mail,<br />
inizia col farmi alcune domande e rispondo. Mi <strong>di</strong>cono che fanno fatica a comprendere<br />
i testi poetici, alcuni più <strong>di</strong> altri e “L’infinito” in particolar modo. Deci<strong>di</strong>amo <strong>di</strong> affrontare<br />
“L’infinito”, cerco tra la posta elettronica, il testo, da me semplificato, del commento<br />
alla lirica (il 28 aprile J. mi aveva scritto ed inviato il commento datole dall’insegnante,<br />
perché le risultava <strong>di</strong>fficile). Cerco su internet il testo de “L’infinito”. La LIM ci consente<br />
<strong>di</strong> lavorare contemporaneamente sul medesimo testo. Iniziamo dalla lettura del testo<br />
<strong>di</strong> Leopar<strong>di</strong>, quin<strong>di</strong> lo scomponiamo in quattro parti, in quattro perio<strong>di</strong>. Mostro loro una<br />
foto recente della veduta e della siepe. Ricostruiamo insieme per ogni periodo l’or<strong>di</strong>ne<br />
sintattico delle parole, sostituiamo le parole più <strong>di</strong>fficili con l’aiuto del <strong>di</strong>zionario <strong>di</strong><br />
italiano, esplicito il linguaggio figurato ricorrendo ad esempi (s’annega, naufragar al<br />
film “Titanic” o all’abbandonarsi alle onde facendo il morto al mare). Il lavoro sul testo<br />
viene fatto collettivamente, al termine della ricostruzione, io ripeto quanto detto e loro<br />
prendono appunti, ciascuna sul proprio foglio. Verifico che sappiano cosa s’intenda per<br />
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