Dire, fare, navigare - Provincia di Milano
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tutti i formati, oltre ad avere una notevole funzionalità <strong>di</strong>dattica: la possibilità <strong>di</strong><br />
cercare in sequenza le immagini, senza dover far scorrere <strong>di</strong> nuovo tutto il video.<br />
Dal documento sul quale sto lavorando con i miei alunni, scorro le immagini e, con<br />
la macchina fotografica, catturo quelle più significative; apro il software della mia<br />
lavagna e le manipolo come più mi è utile.<br />
• Google sketchup, per lavorare in 3D. Per esempio, parlo <strong>di</strong> un oggetto nel suo insieme<br />
e lo manipolo davanti ai miei alunni. In questo modo, sarà più semplice utilizzare<br />
in seguito immagini 2D e farle descrivere.<br />
• Google earth, molto utile per attività <strong>di</strong> accoglienza e per attività su percorsi e localizzazioni<br />
spaziali.<br />
La lezione <strong>di</strong> italiano L2 con la LIM<br />
Durante una lezione d’italiano L2, come in un qualsiasi altro contesto <strong>di</strong> appren<strong>di</strong>mento,<br />
la LIM può essere utilizzata in <strong>di</strong>versi mo<strong>di</strong>.<br />
La LIM come un grande schermo<br />
Questa modalità ha il grosso vantaggio <strong>di</strong> attirare gli sguar<strong>di</strong> e l’attenzione degli alunni<br />
sull’insegnante. È utile per le attività gestite dall’insegnante, ma anche per attività<br />
collettive.<br />
Nella mia esperienza <strong>di</strong> insegnamento ad un gruppo <strong>di</strong> alunni NAI, ho sfruttato questa<br />
modalità nello svolgimento <strong>di</strong> attività sulle funzioni comunicative. Ho presentato<br />
vocaboli ed espressioni utili relative ai <strong>di</strong>versi ambiti comunicativi attraverso la proiezione<br />
<strong>di</strong> immagini con <strong>di</strong>dascalie che illustrano in modo accattivante situazioni <strong>di</strong> vita<br />
quoti<strong>di</strong>ana. La LIM mi ha dato la possibilità <strong>di</strong> svolgere un lavoro comune, mantenendo<br />
costantemente agganciata l’attenzione dei ragazzi, ma anche, attraverso la proiezione<br />
<strong>di</strong> immagini, ha favorito un più imme<strong>di</strong>ato processo <strong>di</strong> memorizzazione.<br />
Sempre attraverso questa modalità, ho lavorato in modo collettivo sulla sezioni del<br />
corso multime<strong>di</strong>ale d’italiano per stranieri “A tu per tu” che, presentando un livello<br />
troppo elevato <strong>di</strong> lingua, non potevano essere gestite in<strong>di</strong>vidualmente dagli alunni<br />
(per esempio, il terzo blocco <strong>di</strong> attività della sezione 2 “Impara le parole” e la sezione<br />
“Conosci l’Italia”). Lo svolgimento collettivo <strong>di</strong> quest’ultima sezione citata, reso possibile<br />
dalla LIM, è del tutto in<strong>di</strong>spensabile perché l’insegnante aiuta a fornire elementi<br />
<strong>di</strong> conoscenza della realtà e della cultura italiana e può sollecitare l’interazione tra i<br />
ragazzi e tra i ragazzi e l’insegnante stesso, invitandoli a riferire vissuti, esperienze ed<br />
episo<strong>di</strong> legati al tema trattato in chiave interculturale.<br />
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