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Valutazione di efficacia di un antiangiogenetico (Bevacizumab)

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marker è <strong>un</strong> recettore tirosin chinasico appartenente alla famiglia degli EGFR (Epidermal<br />

Growth Factor Receptor), che risulta overespresso in circa il 25-30% dei carcinomi della<br />

mammella (Slamon et al, 1989). Il fatto che l‟overespressione <strong>di</strong> HER2 sia presente solo<br />

nella componente tumorale del tessuto mammario, specialmente nei DCIS e nelle forme<br />

più in<strong>di</strong>fferenziate dei carcinomi infiltranti, fa <strong>di</strong> questa proteina <strong>un</strong> ottimo target terapeutico<br />

ed <strong>un</strong> buon marcatore <strong>di</strong> prognosi avversa. Per la sua valutazione i meto<strong>di</strong> più<br />

com<strong>un</strong>emente usati sono l‟imm<strong>un</strong>oistochimica che rileva l‟espressione della proteina a<br />

livello della membrana cellulare, e la FISH (Fluorescent In Situ Hybri<strong>di</strong>zation), che<br />

evidenzia lo stato del gene HER2. I pazienti in cui risulta l‟amplificazione del gene o la<br />

overespressione della proteina sono buoni can<strong>di</strong>dati per la terapia con Trastuzumab,<br />

anticorpo monoclonale <strong>di</strong>retto specificatamente contro questo recettore.<br />

Oltre a tali parametri, nelle varie consensus (S.Gallen ecc.) sono stati considerati utili per<br />

<strong>un</strong>a corretta caratterizzazione biopatologica ed importanti dal p<strong>un</strong>to <strong>di</strong> vista della ricaduta<br />

clinica i seguenti marcatori:<br />

• EGFR (recettore per il fattore <strong>di</strong> crescita epidermica):<br />

Fa parte dei recettori cellulari sensibili alla tirosin kinasi ed è iperespresso nel 35-60% dei<br />

tumori mammari; il suo reale significato prognostico è ancora da valutare; sembra<br />

com<strong>un</strong>que certo che la sua sovra-espressione sia correlata con <strong>un</strong>a resistenza alla terapia<br />

ormonale, anche nelle pazienti ER+PgR+.<br />

• P53:<br />

p53 è <strong>un</strong> gene oncosoppressore, localizzato sul cromosoma 17 (come EGFR) che appare<br />

alterato in molte malattie neoplastiche: nel carcinoma mammario la mutazione <strong>di</strong> questo<br />

gene è piuttosto frequente e riflette <strong>un</strong> andamento sfavorevole, specialmente nelle pazienti<br />

con linfono<strong>di</strong> ascellari metastatizzati.<br />

Maria Pittalis<br />

<strong>Valutazione</strong> <strong>di</strong> <strong>efficacia</strong> <strong>di</strong> <strong>un</strong> <strong>antiangiogenetico</strong> (<strong>Bevacizumab</strong>) associata a chemioterapia in pazienti con carcinoma<br />

della mammella metastatico<br />

Tesi <strong>di</strong> dottorato in scienze Biome<strong>di</strong>che-Epidemiologia molecolare dei tumori<br />

Università degli Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> Sassari<br />

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