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Valutazione di efficacia di un antiangiogenetico (Bevacizumab)

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Nell‟ambito <strong>di</strong> questi eventi, l‟attivazione delle reti <strong>di</strong> segnale intracellulare legate<br />

all‟attivazione del VEGFR è essenziale. Il legame del VEGF al proprio recettore<br />

garantisce la sopravvivenza delle cellule endoteliali, ne determina la mitogenesi, la<br />

migrazione e la <strong>di</strong>fferenziazione; induce inoltre la mobilizzazione delle cellule<br />

progenitrici endoteliali (EPCs) dal midollo osseo nel circolo periferico.<br />

Il VEGF regola inoltre la permeabilità vascolare, favorendo in tal modo il deposito <strong>di</strong><br />

proteine nell‟interstizio e conseguentemente la formazione <strong>di</strong> nuovi vasi nel suo<br />

contesto. Tale fenomeno risulta essere associato peraltro alla fuoriuscita <strong>di</strong> acqua libera<br />

nel compartimento extracellulare interstiziale sottoforma <strong>di</strong> versamenti liberi maligni<br />

(p.e. pleurici e peritoneali ). [44-45] In generale possono essere in<strong>di</strong>viduati due approcci<br />

terapeutici per poter privare il tumore del proprio supporto vascolare.<br />

Il primo <strong>di</strong> questi mira a colpire la vascolatura preesistente, causando la necrosi<br />

tumorale; il secondo consiste invece, nel ridurre la produzione <strong>di</strong> neovasi (in gran parte<br />

me<strong>di</strong>ata dal VEGF) ed il reclutamento midollare <strong>di</strong> precursori delle cellule endoteliali.<br />

Questo tipo <strong>di</strong> approccio presenta alc<strong>un</strong>i indubbi vantaggi rispetto alle terapie<br />

farmacologiche standard. Prima <strong>di</strong> tutto i farmaci <strong>di</strong>retti contro <strong>di</strong> esse non devono<br />

superare alc<strong>un</strong> ostacolo per raggi<strong>un</strong>gere le cellule bersaglio, essendo accessibili<br />

<strong>di</strong>rettamente dal circolo senza interposte barriere fisiche (stroma fibroso, pressione<br />

interstiziale). In secondo luogo, a <strong>di</strong>fferenza delle cellule neoplastiche, esse sono meno<br />

eterogenee ed inoltre non sono trasformate, per cui hanno minore capacità <strong>di</strong> acquisire<br />

resistenza ai farmaci. D‟altra parte esistono alc<strong>un</strong>i aspetti che rendono tale<br />

sperimentazione più <strong>di</strong>fficoltosa: come è possibile colpire in modo selettivo le cellule<br />

Fort<strong>un</strong>atamente, i vasi sanguigni tumorali non hanno la normale organizzazione in<br />

venule, arteriose e capillari, ma presentano caratteristiche tipiche <strong>di</strong> tutti e tre i tipi <strong>di</strong><br />

Maria Pittalis<br />

<strong>Valutazione</strong> <strong>di</strong> <strong>efficacia</strong> <strong>di</strong> <strong>un</strong> <strong>antiangiogenetico</strong> (<strong>Bevacizumab</strong>) associata a chemioterapia in pazienti con carcinoma<br />

della mammella metastatico<br />

Tesi <strong>di</strong> dottorato in scienze Biome<strong>di</strong>che-Epidemiologia molecolare dei tumori<br />

Università degli Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> Sassari<br />

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