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Valutazione di efficacia di un antiangiogenetico (Bevacizumab)

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alla pubblicazione <strong>di</strong> numerosi stu<strong>di</strong> clinici che ne hanno sottolineato e confermato la<br />

sua <strong>efficacia</strong>. [27]<br />

Numerosi trial clinici e preclinici hanno infatti evidenziato come la sua amplificazione od<br />

overespressione correli con <strong>un</strong>a prognosi peggiore sia nelle pazienti con linfono<strong>di</strong><br />

positivi sia in quelle con linfono<strong>di</strong> negativi e l‟uso <strong>di</strong> <strong>un</strong> anticorpo che inibisce la crescita<br />

della proteina HER 2 promuove <strong>un</strong> efficace effetto antiproliferativi. [40]<br />

La sua approvazione ha permesso ai me<strong>di</strong>ci oncologi <strong>di</strong> stabilire il trattamento sulla<br />

base dello stato <strong>di</strong> HER-2, dal momento che anche la sua espressione correla con <strong>un</strong>a<br />

<strong>di</strong>fferente prognosi delle pazienti. Infatti, attualmente, <strong>un</strong> adeguato management clinico<br />

del carcinoma metastatico della mammella deve prendere in considerazione non solo le<br />

con<strong>di</strong>zioni cliniche generali, la storia me<strong>di</strong>ca, la crescita della neoplasia, lo status dei<br />

recettori estro-progestinici, ma anche la valutazione dell‟HER-2. [27] Pertanto il suo<br />

utilizzo è limitato alle sole neoplasie mammarie HER-2 positive.<br />

Sebbene il trattamento del Carcinoma mammario metastatico abbia <strong>un</strong> intento palliativo<br />

piuttosto che curativo, il miglioramento della sopravvivenza risulta <strong>un</strong> importante<br />

obiettivo della terapia. [37]<br />

Nonostante le <strong>di</strong>verse ed efficaci combinazioni chemioterapiche, la crescente<br />

conoscenza delle vie che regolano l‟insorgenza e la progressione tumorale e<br />

l‟acquisizione <strong>di</strong> informazioni biomolecolari sulle alterazione dei segnali proliferativi nelle<br />

cellule neoplastiche hanno rappresentato il razionale per lo sviluppo <strong>di</strong> nuovi agenti<br />

antitumorali <strong>di</strong>retti contro più specifici bersagli molecolari (targhet therapy) dotati <strong>di</strong><br />

meccanismi d‟azione <strong>di</strong>versi come l‟inibizione dell‟angiogenesi responsabile della<br />

crescita tumorale e capaci <strong>di</strong> essere utilizzati in combinazione con gli schemi conosciuti<br />

in quanto scevri delle tossicità tipiche degli antiblastici.<br />

Maria Pittalis<br />

<strong>Valutazione</strong> <strong>di</strong> <strong>efficacia</strong> <strong>di</strong> <strong>un</strong> <strong>antiangiogenetico</strong> (<strong>Bevacizumab</strong>) associata a chemioterapia in pazienti con carcinoma<br />

della mammella metastatico<br />

Tesi <strong>di</strong> dottorato in scienze Biome<strong>di</strong>che-Epidemiologia molecolare dei tumori<br />

Università degli Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> Sassari<br />

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