Valutazione di efficacia di un antiangiogenetico (Bevacizumab)
Valutazione di efficacia di un antiangiogenetico (Bevacizumab)
Valutazione di efficacia di un antiangiogenetico (Bevacizumab)
Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
a<strong>di</strong>oterapico sulla parete toracica, costituiscono <strong>un</strong> potenziale rischio <strong>di</strong> sviluppo <strong>di</strong> <strong>un</strong><br />
evento avverso serio quale lo scompenso car<strong>di</strong>aco congestizio.<br />
Il <strong>Bevacizumab</strong> doveva essere sospeso definitivamente qualora si rilevasse <strong>un</strong>a<br />
<strong>di</strong>sf<strong>un</strong>zione sistolica del ventricolo sinistro <strong>di</strong> grado 3.<br />
TRATTAMENTI CONCOMITANTI<br />
CHEMIOTERAPIA<br />
Le pazienti arruolate nel nostro stu<strong>di</strong>o sono state sottoposte ad <strong>un</strong>a terapia a base <strong>di</strong><br />
taxani (o in monoterapia od in combinazione) non precedentemente utilizzati come<br />
trattamento <strong>di</strong> prima linea per malattia localmente avanzata o metastatica. La scelta del<br />
taxano, la sua dose, il suo utilizzo in monoterapia od in associazione ad altri<br />
chemioterapici, così come lo schema della sua somministrazione (settimanale od altro) è<br />
stato a nostra <strong>di</strong>screzione.<br />
Le pazienti hanno ricevuto la chemioterapia più il <strong>Bevacizumab</strong> sino a progressione <strong>di</strong><br />
malattia od inaccettabile tossicità; tuttavia se la chemioterapia veniva interrotta prima della<br />
eventuale progressione, la paziente in esame poteva continuare a ricevere l‟anticorpo anti<br />
VEGF o viceversa. Inoltre, nel caso in cui la chemioterapia venisse rinviata, la stessa<br />
somministrazione del <strong>Bevacizumab</strong> andava anch‟essa posticipata. Le dosi dell‟anticorpo,<br />
non dovevano essere ridotte.<br />
Se il <strong>Bevacizumab</strong> veniva definitivamente interrotto (per tossicità) la paziente usciva dallo<br />
stu<strong>di</strong>o ed entrava nella fase del follow-up. In caso <strong>di</strong> tossicità chiaramente legata alla<br />
chemioterapia poteva essere utilizzato, sempre a nostra <strong>di</strong>screzione, <strong>un</strong> altro regime<br />
antiblastico insieme all‟anticorpo. Quando <strong>un</strong> ciclo <strong>di</strong> terapia veniva interrotto per tossicità,<br />
si poteva com<strong>un</strong>que riprendere il trattamento, senza com<strong>un</strong>que superare come limite <strong>di</strong><br />
ritardo <strong>di</strong> reinizio le 3 settimane.<br />
Maria Pittalis<br />
<strong>Valutazione</strong> <strong>di</strong> <strong>efficacia</strong> <strong>di</strong> <strong>un</strong> <strong>antiangiogenetico</strong> (<strong>Bevacizumab</strong>) associata a chemioterapia in pazienti con carcinoma<br />
della mammella metastatico<br />
Tesi <strong>di</strong> dottorato in scienze Biome<strong>di</strong>che-Epidemiologia molecolare dei tumori<br />
Università degli Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> Sassari<br />
56