Valutazione di efficacia di un antiangiogenetico (Bevacizumab)
Valutazione di efficacia di un antiangiogenetico (Bevacizumab)
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In conclusione, nonostante gli sforzi per identificare sottogruppi <strong>di</strong> pazienti che possano<br />
beneficiare al meglio del suo utilizzo, non esistono a tutt‟oggi marcatori convalidati che ci<br />
in<strong>di</strong>rizzino nella scelta più appropriata.<br />
Il <strong>Bevacizumab</strong> ha <strong>di</strong>mostrato nella nostra analisi <strong>un</strong> buon profilo <strong>di</strong> tossicità ed è stata<br />
confermata la sua <strong>efficacia</strong>. La sua associazione fa aumentare l‟<strong>efficacia</strong> della<br />
chemioterapia (taxani) ed è ben tollerata. Infatti, come abbiamo sopradetto, l‟anticorpo anti<br />
VEGF, confrontato con la sola terapia antiblastica, nei trials clinici, ha <strong>di</strong>mostrato ampi<br />
vantaggi, associato con regimi a base <strong>di</strong> inibitori del fuso mitotico (taxani).<br />
Attualmente sono in corso nuovi stu<strong>di</strong> che applicano il farmaco anche nella fase a<strong>di</strong>uvante<br />
(stu<strong>di</strong>o BEATRICE, stu<strong>di</strong>o E5103, stu<strong>di</strong>o BETH) e nella fase neo-a<strong>di</strong>uvante (stu<strong>di</strong>o Gepar<br />
Quinto, stu<strong>di</strong>o NSABP-40) verso i quali sono riposte molte aspettative dal momento che il<br />
ruolo del VEGF è importante per lo sviluppo del tumore soprattutto nelle fasi iniziali, perciò<br />
è preve<strong>di</strong>bile che questo farmaco possa esprimere la sua massima <strong>efficacia</strong> se utilizzato in<br />
<strong>un</strong>a fase precoce <strong>di</strong> malattia.<br />
Preme ricordare che nella scelta del suo utilizzo è inevitabile valutare il suo alto costo<br />
economico, e dal fatto che ad oggi non sono noti fattori pre<strong>di</strong>ttivi <strong>di</strong> risposta a questo<br />
farmaco. Ci auguriamo che i risultati dei nuovi stu<strong>di</strong> permettano <strong>di</strong> acquisire <strong>un</strong>a maggiore<br />
conoscenza nel suo utilizzo ed aiutino a scoprire il perché delle <strong>di</strong>verse modalità <strong>di</strong><br />
risposta delle pazienti, permettendoci, così, <strong>di</strong> riservarlo solo alle pazienti potenzialmente<br />
responsive.<br />
Il <strong>Bevacizumab</strong>, frutto <strong>di</strong> numerosi stu<strong>di</strong> preclinici, sta <strong>di</strong>ventando, insieme ad altre terapie<br />
a bersaglio molecolare, l‟icona <strong>di</strong> <strong>un</strong> nuovo approccio al trattamento dei tumori, più<br />
razionale e mirato. Ci auguriamo che l‟utilizzo <strong>di</strong> questi nuovi farmaci cosi detti<br />
Maria Pittalis<br />
<strong>Valutazione</strong> <strong>di</strong> <strong>efficacia</strong> <strong>di</strong> <strong>un</strong> <strong>antiangiogenetico</strong> (<strong>Bevacizumab</strong>) associata a chemioterapia in pazienti con carcinoma<br />
della mammella metastatico<br />
Tesi <strong>di</strong> dottorato in scienze Biome<strong>di</strong>che-Epidemiologia molecolare dei tumori<br />
Università degli Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> Sassari<br />
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