IN FABBRICA VICINA AL TRAGUARDO DI PRODUZIONE DI 300 CUCINE AL GIORNO, LUBE RAPPRESENTA UN MODELLO AZIENDALE CONSOLIDATO E ALL’AVANGUARDIA AL TEMPO STESSO. UNA ORGANIZZAZIONE CHE IMPIEGA OLTRE 550 DIPENDENTI CON UN FORTE RADICAMENTO SUL TERRITORIO E UNA GRANDE ATTENZIONE ALLA RESPONSABILITÀ SOCIALE OBIETTIVO 300
di Davide Cattaneo Prendono vita nei 100.000 mq dello stabilimento di Treia, vicino a Macerata, tutti i modelli che hanno segnato la storia di Lube, l’azienda fondata da Luciano Sileoni e Benito Raponi nel 1967 e che lo stesso Sileoni guida ancora oggi con passione, competenza, e l’indispensabile apporto di Fabio Giulianelli. 130 modelli di cucine (molte delle quali contraddistinte da nomi femminili) che hanno evidenziato una tendenza, definito uno stile, accompagnato per molti anni la vita di chi le ha scelte, in Italia o all’estero. Qualità, affidabilità e servizi, ma anche un’attenzione costante alle dinamiche che regolano il settore e alle potenzialità di mercati di espansione, oltre ovviamente al consolidamento nel mercato italiano, che porta oggi l’azienda a una presenza capillare in ogni regione, con più di 1.600 punti vendita. Sono questi i cardini su cui si basa tutta l’attività di un’azienda che vuole raggiungere un traguardo che sembrava impossibile ma che oggi non è mai stato così vicino: produrre 300 cucine complete al giorno. «Siamo vicini a questo traguardo. - dichiara Fabio Giulianelli - Ma non basterà produrle, occorrerà poi venderle. <strong>Il</strong> mercato è oggi molto difficile per le aziende italiane. Ciò che chiediamo a chi fa le regole è di giocare ad armi pari nella competizione internazionale con tutti i produttori, anche extraeuropei. La crisi avrà l’aspetto positivo di far emergere i valori veri delle realtà in salute, solide, con uno sguardo al futuro; ci sarà spazio solo per chi saprà dare un valore aggiunto al proprio prodotto, sistema o servizio». La massima attenzione alla qualità dei materiali, ai processi e a tutti gli aspetti tecnologici ad essi collegati, hanno consentito in questi anni a Lube di tornare alla centralità del prodotto, di ottenere uno standard qualitativo eccellente per la fascia di prezzo nella quale i prodotti vengono posizionati. <strong>Il</strong> layout distributivo della produzione evidenzia fin da subito l’infinita varietà della gamma di modelli e tipologie attraverso una divisione del magazzino componenti in due parti: ante e cassetti. Nella prima, un numero considerevole di ante di qualsiasi colore e dimensione trova spazio in appositi carrelli dai quali con una operazione di picking viene prelevato tramite un codice l’elemento richiesto dall’ordine ricevuto. Le ante vengono inviate a macchine automatizzate che forano il pannello provvedendo nello stesso step all’inserimento delle cerniere, semplici o ammortizzate a secondo dei modelli (da qualche anno Lube utilizza esclusivamente cerniere, meccanismi e accessori Blum). Parallelamente, seguendo un analogo percorso, i frontali dei cassetti vengono predisposti all’assemblaggio con la struttura, per dar vita a cassetti o cestoni di differente dimensione. Presso un’area adiacente viene nello stesso tempo realizzata la struttura della cucina, il telaio sul quale troveranno spazio contenitori, piani e elettrodomestici. Le tre componenti (struttura, ante e cassetti) confluiscono a fine linea nell’area di montaggio dove personale qualificato provvede al preassemblaggio per verificare il corretto funzionamento e la corrispondenza di tutte le parti. Discorso a parte meritano i piani di lavoro che vengono gestiti da un magazzino completamente automatizzato nel quale vengono suddivisi per tipologia di materiale e lunghezza e prelevati da un robot meccanico per essere tagliati secondo la misura richiesta. Nel reparto dedicato, le ante vengono inviate a macchine automatizzate che forano il pannello provvedendo nello stesso step all’inserimento delle cerniere. ambientecucina 65