2 - Parliamo di Videogiochi
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:FRAMES: Ring#2<br />
______Format C: for cortex<br />
Il futuro è nell’intelligenza artificiale,<br />
o quasi. Se questa<br />
conclusione sembra forse troppo<br />
ovvia, bisogna anche vedere<br />
perché la questione non è così<br />
facile come sembra. Cercherò<br />
<strong>di</strong> essere sintetico e chiaro, ma<br />
mi sto apprestando ad esporvi<br />
qualche interessante concetto<br />
<strong>di</strong> informatica, quin<strong>di</strong> mi auguro<br />
una certa elasticità mentale<br />
da parte vostra.<br />
Poniamoci intanto un importante<br />
interrogativo: perché è<br />
<strong>di</strong>fficile far pensare un computer<br />
come noi?<br />
A questo risponderemo in seguito,<br />
per il momento concentriamoci<br />
sul QUANTO è <strong>di</strong>fficile<br />
far pensare un computer come<br />
noi. Per presentarvi la questione,<br />
mi aiuterò con il celebre<br />
“Problema del Commesso Viaggiatore”<br />
che sarà ben noto a<br />
tutti gli ingegneri all’ascolto.<br />
Un commesso viaggiatore deve<br />
visitare un certo numero <strong>di</strong><br />
città (N); conosce la lunghezza<br />
(o il tempo o il costo, a seconda<br />
dei casi) dello spostamento necessario<br />
per recarsi da una città<br />
all’altra: vuole determinare il<br />
percorso più breve (o più veloce<br />
o più economico) che gli<br />
permetta <strong>di</strong> partire da casa sua<br />
e <strong>di</strong> farvi ritorno dopo aver visitato<br />
ogni città una sola volta.<br />
Come può fare?<br />
Ora, senza entrare troppo nel<br />
dettaglio, vi basti sapere che,<br />
supponendo ad esempio il numero<br />
<strong>di</strong> città uguale a 6 (N=6),<br />
il numero <strong>di</strong> cammini possibili<br />
(non necessariamente più brevi,<br />
veloci o economici) è 446.<br />
Per N=7, la cifra sale a 2678.<br />
E così via, in progressione esponenziale.<br />
Va detto che il suddetto problema,<br />
rappresentato su carta,<br />
può essere risolto (perlomeno<br />
finché N è abbastanza basso)<br />
da un essere umano in pochissimi<br />
secon<strong>di</strong>, effettuando minimi<br />
calcoli, semplicemente perché<br />
la nostra capacità razionale<br />
ci consente <strong>di</strong> scartare<br />
a priori tutte le possibilità<br />
palesemente inaccettabili.<br />
Provate ad immaginare il sud-<br />
detto problema per un N molto<br />
grande: per risolverlo un computer<br />
sarebbe costretto ad effettuare<br />
migliaia (quando non<br />
milioni) <strong>di</strong> calcoli, mentre una<br />
persona qualsiasi potrebbe essere<br />
in grado <strong>di</strong> trovare la soluzione<br />
effettuando al più qualche<br />
decina <strong>di</strong> passaggi.<br />
___Celebrate The New Skin<br />
Appare quin<strong>di</strong> evidente come<br />
sia improponibile adottare<br />
l’attuale tecnologia per simulare<br />
il pensiero umano:<br />
se per risolvere un problema<br />
relativamente semplice come<br />
quello appena esposto sono necessarie<br />
montagne <strong>di</strong> conti, come<br />
è possibile pensare <strong>di</strong> avvicinare<br />
la macchina al nostro<br />
modo <strong>di</strong> pensare, così poco definito<br />
e in continuo subbuglio? I<br />
nostri processi logici sono poco<br />
preve<strong>di</strong>bili e spesso soggetti a<br />
migliaia <strong>di</strong> stimoli <strong>di</strong>versi, quin<strong>di</strong><br />
il problema è tutt’altro che elementare.<br />
E’ tempo <strong>di</strong> iniziare a parlare<br />
<strong>di</strong> Reti Neurali.<br />
Innanzi tutto, cos’è una Rete<br />
Neurale? In parole semplici,<br />
può essere definita come una<br />
struttura artificiale che può<br />
produrre risultati intelligenti,<br />
simulando il funzionamento<br />
della mente.<br />
Ma perché il nostro cervello è<br />
così potente (parlo <strong>di</strong> quello dei<br />
redattori <strong>di</strong> Ring)? Per almeno<br />
tre ragioni fondamentali:<br />
1 - elevatissimo numero <strong>di</strong><br />
neuroni<br />
2 - elevatissimo numero <strong>di</strong> dendriti,<br />
che generano reti <strong>di</strong> collegamento<br />
tra i neuroni<br />
3 - elevato numero <strong>di</strong> vescicole<br />
e funzionamento analogico delle<br />
stesse, il che vuol <strong>di</strong>re che la<br />
quantità <strong>di</strong> sostanze chimiche<br />
rilasciate variano impercettibilmente<br />
a seconda dei segnali<br />
10<br />
ricevuti e dalla <strong>di</strong>rezione da cui<br />
provengono e concorrono a generare<br />
infinitesime sfumature<br />
<strong>di</strong> valore e combinazioni con altre<br />
sinapsi e dendriti<br />
So che vi state addormentando,<br />
cercherò <strong>di</strong> concludere<br />
qui la parentesi biologica: il ragionamento,<br />
quin<strong>di</strong>, avviene<br />
tramite il percorso che le scariche<br />
elettriche effettuano all’interno<br />
del cervello e tra un<br />
neurone e l’altro. I sentieri<br />
seguiti dai segnali vengono determinati<br />
in base all’appren<strong>di</strong>mento,<br />
secondo determinate<br />
mappe neurali. Come questo<br />
sia possibile, non lo so, ma credetemi,<br />
la meccanica tramite<br />
cui funziona la vostra materia<br />
grigia è circa questa.<br />
Una Rete Neurale artificiale è<br />
composta, similmente al nostro<br />
cervello, da neuroni. Ciascun<br />
neurone è un’entità <strong>di</strong> elabora -<br />
zione <strong>di</strong> valori a sé stante (ma<br />
connessa con tutte le altre) e<br />
presenta un vettore <strong>di</strong> ingresso,<br />
una funzione <strong>di</strong> trasformazione,<br />
un livello soglia e un valore <strong>di</strong><br />
uscita. I neuroni vengono generalmente<br />
<strong>di</strong>sposti in strati, da<br />
cui il nome Reti Neurali Gerarchiche.<br />
Il numero <strong>di</strong> neuroni da<br />
<strong>di</strong>sporre su ciascun livello non<br />
<strong>di</strong>pende da qualche legge o<br />
regola <strong>di</strong> costruzione delle Reti,<br />
ma dall’esperienza che si è accumulata<br />
nel corso del tempo.<br />
Non esistono certezze per le<br />
Reti Neurali, ma solo dati empirici,<br />
esperienza e una certa<br />
dose <strong>di</strong> intuito che deriva dalla<br />
familiarità con il problema che<br />
si vuole risolvere. Ciascun neurone<br />
elaborerà i dati tramite<br />
una funzione caratterizzata da<br />
una data forma e da parametri<br />
che possono essere mo<strong>di</strong>ficati.<br />
La mo<strong>di</strong>fica avviene in sede <strong>di</strong><br />
addestramento della rete,<br />
ovvero nel momento in cui la<br />
rete impara, generalmente effettuata<br />
automaticamente dalla<br />
rete stessa e non subor<strong>di</strong>nata<br />
agli utenti o ai programmatori.<br />
E’ ovvio che utilizzando una<br />
Rete Neurale per gestire un<br />
RPG, sarà necessario un addestramento<br />
preventivo da<br />
parte dei programmatori,<br />
per impe<strong>di</strong>re che all’inizio del<br />
nostro gioco l’AI sia <strong>di</strong> basso<br />
livello e che si porti a soglie