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2 - Parliamo di Videogiochi

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:RUBRICHE: Ring#2<br />

Enter the Videogioco el Palmo Accecante _<br />

[Il Davide Videolu<strong>di</strong>co DUE]<br />

<strong>di</strong> Nemesis Divina<br />

“be’, ti ringrazio per questa domanda. In effetti Davide<br />

lo sento molto vicino, cioè, ho molti tratti comuni<br />

a lui e alla sua storia… no, senti, fa finta che non<br />

l’abbia detto…”<br />

Nemesis Divina<br />

Il Davide Videolu<strong>di</strong>co era bimbo elementare d’anni <strong>di</strong>eci quando incontrò il videogioco<br />

per la volta prima. Il videogioco in questione, è importante notarlo, era <strong>di</strong><br />

genere metareferenziale, tipo MGS2 che una volta ho letto un indepth che ci capivo<br />

meno ancora che’l gioco. Comunque, il bello <strong>di</strong> questo videogioco era che<br />

l’ambiente lu<strong>di</strong>co el giocatore si fondevano in un’unica e talvolta in<strong>di</strong>stinta entità,<br />

il quadro finale era assimilabile ad opera d’arte. Ecco dunque <strong>di</strong> che si trattava:<br />

Vuolsi un giorno che’l Davide Videolu<strong>di</strong>co scorrazzava ridente entro i confini<br />

d’una <strong>di</strong>scarica in quel del paese suo bello. Davide amava quell’ampia decadenza,<br />

in tutta la rovina circostante Egli si ergeva incorrotto e sublime. Così almeno<br />

si beava <strong>di</strong> pensare. Trotterella trotterella e che ti vedo? Il Davide s’acquattò con<br />

scatto felino ed abile mossa. Mugugni e lamenti provenivan al<strong>di</strong>là d’un cumulo<br />

marcescente e Davide, curioso come una perpetua sciancata e modenese, si<br />

guardò bene dal girar tosto i talloni pe’ errare altrove. Oltre il colle giacevan due<br />

corpi completamente ignu<strong>di</strong> che con perizia e sollazzo si de<strong>di</strong>cavano a pratiche<br />

irripetibili. Davide avvertì un pizzicorìo alla base del collo ma non lo collegò al ragno<br />

ra<strong>di</strong>oattivo che poc’anzi l’aveva morso, piuttosto liquidò il prurito con una<br />

schiusa <strong>di</strong> uova piddochine. L’accorpamento fisico cui stava assistendo si protraeva<br />

per tempi <strong>di</strong> siffre<strong>di</strong>ana memoria, tant’è che uno degli avambracci davi<strong>di</strong>ani<br />

ebbe un principio <strong>di</strong> cancrena. Il formicolio <strong>di</strong>ffuso costrinse il Davide a<br />

variar postura e mal gliene incolse che pressò, fra palmo e polso, una molle<br />

merda scura. Detta merda, per note proprietà fluido<strong>di</strong>namiche, funse da lubrificante<br />

fra’l manto rifiutizio e quel rifiuto <strong>di</strong> Davide. Ed egli rotolò strillando e<br />

guaendo sin nei pressi dei due cupi<strong>di</strong> amanti. Tumido come un caco avvizzito,<br />

Davide si resse in pie<strong>di</strong> e, con rapido pensare, stirando le labbra in minaccioso<br />

sorriso <strong>di</strong>cette: “E=MC 2 ”. I due gli furono subito indosso evidentemente non cogliendo<br />

a fondo le implicazioni della formula. Fu così che presero a percuoterlo<br />

con inau<strong>di</strong>ta bestialità sicché Davide, <strong>di</strong> ceffone in ceffone, passava dalle mani <strong>di</strong><br />

uno (ragazzo sulla ventina, capello corto e petto imberbe) a quelle dell’altro<br />

(quarantenne esageratamente nerboruto con un pendolo infrainguinale oscenamente<br />

protratto). Le botte feceronsi <strong>di</strong> sempre più forti e violente ma Davide<br />

non raggiunse mai la velocità iperluminare, da lui presagita, che ne avrebbe permesso<br />

la trasformazione in essere <strong>di</strong> pura energia…<br />

Riposte le oscene pudenda, l’Enorme si accertò che Davide avesse il suo primo<br />

e pieno contatto col videogioco. Presolo per l’idrocefalica nuca lo immerse con vigore<br />

e ripetutamente in un vecchio televisore ivi <strong>di</strong>sposto alla bisogna. Dalle risate<br />

che u<strong>di</strong>va, Davide desunse che tale videogioco fosse molto coinvolgente. Poi<br />

le orecchie gli s’empirono <strong>di</strong> sangue quin<strong>di</strong> si limitò ad annotare la notevole longevità<br />

dell’intrattenimento in questione. A quanto ne ricorda, Davide fece prima<br />

ad addormentarsi per la noia che a svenire dal dolore. Bei tempi, proprio il giorno<br />

l’altro il Davide si domandava perché nessuno fosse ancora riuscito ad aggiornare<br />

un concept così palesemente vincente…<br />

Passarono anni prima che la geografia facciale del Davide riprendesse completamente<br />

la <strong>di</strong>sposizione originaria, nel frattempo la pangea anatomica che portava<br />

in viso veniva accolta dagli altri pazienti in mo<strong>di</strong> completamente <strong>di</strong>fferenti:<br />

alcuni, quando lo incrociavano nei corridoi, vomitavano le interiora. Altri vomitavano<br />

pure i pantaloni. I dottori confidavano che non sarebbe stato mai più lo<br />

stesso. Come avremo a scoprirne, tristemente, si sbagliavano. I me<strong>di</strong>ci avvisarono<br />

pure che il trauma avrebbe indotto in Davide una visione ‘originale’ delle<br />

cose. Fu per questo che, quando il padre gli regalò il PONG, tutti tollerarono che’l<br />

ragazzo vi cacasse sopra. Ma PONG amava Davide, gli voleva un bene tenero e<br />

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