1. La tradizione - Centro di studi Filologici Sardi
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3. <strong>La</strong> formazione delle lingue romanze<br />
Le lingue e le culture romanze si formano nel Me<strong>di</strong>oevo. È impossibile capire<br />
la formazione delle prime, e <strong>di</strong> conseguenza il senso dei monumenti<br />
letterari romanzi, senza conoscere, seppure sommariamente, il percorso<br />
delle seconde.<br />
3.1 Cenni sulla cultura me<strong>di</strong>evale<br />
Sono due i perio<strong>di</strong> su cui occorre soffermare la nostra attenzione: la fine<br />
dell’età antica con le due figure <strong>di</strong> s. Girolamo (347 ca. - 419/420) e s. Agostino<br />
(354-430), e la rinascita carolingia (sec.VIII ex. - X in.).<br />
3.<strong>1.</strong>1 <strong>La</strong> fine dell’età antica<br />
Dopo l’e<strong>di</strong>tto <strong>di</strong> Milano del 313, con il quale Costantino rendeva de facto<br />
la religione cristiana religione dell’Impero, il confronto tra Cristianesimo e<br />
cultura classica <strong>di</strong>venne più stringente ed esigente. Due le necessità: da una<br />
parte rendere fruibile in una civiltà cristiana la cultura classica latina maturata<br />
in un contesto pagano, dall’altra costituire un’e<strong>di</strong>zione autorevole e autentica<br />
della Sacra Scrittura. Infatti il Libro della Parola <strong>di</strong> Dio circolava in<br />
un numero considerevole <strong>di</strong> copie nelle quali le varianti ideologiche – cioè<br />
favorevoli a questa o a quella dottrina o eresia – incidevano notevolmente<br />
sulla lettera, sul numero dei libri riconosciuti come ‘canonici’ e sulla qualità<br />
nel testo sacro. Girolamo portò a compimento la sua traduzione in latino<br />
della Bibbia, consapevole che la bontà della lezione non poteva garantire la<br />
bontà dell’interpretazione, rispetto alla quale si doveva far riferimento ai<br />
Padri e alla Tra<strong>di</strong>zione della Chiesa. Affermare con Girolamo che la Bibbia<br />
possiede un senso letterale (il corpo) e un senso allegorico (lo spirito), significò<br />
da una parte garantire la stabilità del testo (e del messaggio religioso <strong>di</strong><br />
cui è tramite), dall’altra tutelarne innumerevoli possibilità <strong>di</strong> riuso.<br />
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