02.10.2013 Views

1. La tradizione - Centro di studi Filologici Sardi

1. La tradizione - Centro di studi Filologici Sardi

1. La tradizione - Centro di studi Filologici Sardi

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

menti sarebbe in qualche modo superabile. <strong>La</strong> minaccia della pena eterna, se<br />

contribuisce ad arginare la violenza, le impe<strong>di</strong>sce però <strong>di</strong> convertirsi in amore;<br />

o lo permette in maniera assai tortuosa. Infine, <strong>di</strong> un’ispirazione più o<br />

meno cristiana (e quin<strong>di</strong> sessuofoba) si giovano due maestri prestigiosi della<br />

seconda generazione trobadorica, Marcabru e Jaufre Rudel. I loro modelli si<br />

impongono e pesano: per l’amore francamente sensuale, non idealizzato, resta<br />

poco spazio (…). Ne risulta un’accentuazione eccessiva del motivo della<br />

sofferenza (sofrir), che d’altronde può trovare ascolto favorevole presso<br />

guerrieri che della capacità <strong>di</strong> sofrir si fanno un obbligo e un vanto. Si aggrava<br />

il senso <strong>di</strong> colpa, <strong>di</strong> inadeguatezza e della conseguente necessità <strong>di</strong> riparazione.<br />

Talvolta si giunge a un atteggiamento che, ancor più depressivo,<br />

chiamerei malinconico: <strong>di</strong>sprezzo <strong>di</strong> sé, senso <strong>di</strong> indegnità, allontanamento<br />

dalle gioie della vita (…)”. Ce n’è abbastanza per intravedere tanti profili<br />

della nostra modernità.<br />

3.2 <strong>La</strong> formazione delle lingue romanze<br />

Fino al V secolo, nell’Europa occidentale (dalle coste del Portogallo alle<br />

rive del Mar Nero, passando per l’Inghilterra) si parlava latino. Nel IX secolo,<br />

periodo al quale risalgono i primi testi scritti in una lingua romanza,<br />

questa originaria unità linguistica risulta frantumata in tante lingue <strong>di</strong>verse.<br />

Perché, nella stessa area, si ha in principio un’unità e, al termine <strong>di</strong> un<br />

processo durato più <strong>di</strong> tre secoli, si registra una complessa e articolata <strong>di</strong>versità?<br />

Sono state avanzate <strong>di</strong>verse ipotesi che però partono tutte da due presupposti<br />

contrapposti. Da una parte c’è chi ritiene che l’unità linguistica latina<br />

fosse solo apparente e che quin<strong>di</strong> esistessero delle <strong>di</strong>fferenziazioni locali<br />

nell’uso del latino <strong>di</strong> tale portata da possedere in nuce tutti gli elementi <strong>di</strong><br />

<strong>di</strong>fferenziazione che poi, nel corso dei secoli, ha portato il “latino” dei <strong>di</strong>versi<br />

territori a evolversi in lingue <strong>di</strong>verse.<br />

Altri sostengono invece che il latino fosse sostanzialmente unitario e che<br />

le <strong>di</strong>fferenziazioni significative siano maturate dopo il crollo dell’Impero,<br />

con l’affermarsi <strong>di</strong> poteri regionali che legittimarono gli usi linguistici locali.<br />

Nessuno, ovviamente, mette in <strong>di</strong>scussione che le lingue romanze derivino<br />

dal latino comune, ossia dal latino parlato a lungo chiamato “latino volgare”,<br />

e non dal latino letterario.<br />

35

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!