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Ricerca sul valore economico del Terzo Settore in Italia 2012

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FIGURA 6<br />

Possibili modalità di sviluppo<br />

<strong>del</strong> welfare state<br />

19 Pestoff, V. (2005), Beyond the Market and<br />

State. Civil Democracy and Social Enterprises<br />

<strong>in</strong> a Welfare Society, Aldershot, UK and Brookfield,<br />

NJ.<br />

(ca 1980)<br />

sTaTe<br />

alternative<br />

provision<br />

(ca 2005)<br />

sTaTe<br />

3rd sector<br />

for-profit firms<br />

CAPITOLO 1 IL TerzO seTTOre neLLA PrOsPeTTIvA deLL’eCOnOmIA CIvILe<br />

2<br />

alternatives<br />

(ca 2000)<br />

sTaTe<br />

3rd sector<br />

for-profit firms<br />

Democratization<br />

sTaTe<br />

for-profit firms<br />

(ca 2030)<br />

3rd sector<br />

Rampant<br />

privatization<br />

debolezze, <strong>in</strong> quanto nato <strong>in</strong> risposta ad un sistema <strong>economico</strong> di Mercato di<br />

matrice “capitalistica”, orientato dapprima alla produzione di ricchezza e,<br />

solo secondariamente, alla sua ridistribuzione.<br />

Inoltre, il settore capitalistico <strong>del</strong>l’economia notoriamente è <strong>in</strong> grado di offrire<br />

occupazione a non più <strong>del</strong> 70-75% <strong>del</strong>la forza-lavoro <strong>del</strong> Paese, <strong>in</strong> quanto<br />

esso, per poter competere <strong>sul</strong> Mercato globale, deve sottostare pr<strong>in</strong>cipalmente<br />

a regole di efficienza. Pertanto, compito di un sistema di welfare state è<br />

stato pr<strong>in</strong>cipalmente – f<strong>in</strong>tanto che le risorse pubbliche sono state sufficienti<br />

– quello di <strong>in</strong>cludere le persone che necessitano di un ulteriore <strong>in</strong>tervento<br />

ridistributivo, perché fuori dal processo produttivo (il rimanente 25% <strong>del</strong>la<br />

forza-lavoro).<br />

A fronte di tale contesto, a cui si aggiunge la crescente e sempre più differenziata<br />

domanda di servizi di pubblica utilità che si scontra sia con la m<strong>in</strong>ore<br />

capacità di risposta <strong>del</strong>le amm<strong>in</strong>istrazioni locali, sia con lo scarso <strong>in</strong>teresse<br />

da parte <strong>del</strong>le imprese for profit alla produzione di beni e servizi sociali, forte<br />

è l’esigenza di un’apertura, sia da un punto di vista sociale che <strong>economico</strong>, a<br />

forme alternative di risposta ai bisogni emergenti <strong>del</strong> Paese.<br />

Le opzioni di scelta possibili possono essere rappresentate dagli scenari <strong>in</strong>dicati<br />

<strong>in</strong> Figura 6, che mostra i percorsi evolutivi <strong>del</strong> sistema di welfare svedese19<br />

:<br />

a. un pluralismo societario, caratterizzato da un alto livello di democrazia<br />

economica, <strong>in</strong> cui i soggetti <strong>del</strong> <strong>Terzo</strong> <strong>Settore</strong> acquisiscono un ruolo più<br />

importante <strong>in</strong> alternativa al pubblico o al privato for profit;<br />

b. una privatizzazione estrema, <strong>in</strong> cui la sfera for profit sostituirà la funzione<br />

f<strong>in</strong>ora assunta dallo Stato, senza modificare il ruolo complementare<br />

assunto dal <strong>Terzo</strong> <strong>Settore</strong>.

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