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Ricerca sul valore economico del Terzo Settore in Italia 2012

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FIGURA 9<br />

Istituzioni che ritengono la<br />

presenza di altre organizzazioni<br />

che svolgono un’attività aff<strong>in</strong>e<br />

alla propria <strong>in</strong>sufficiente alle<br />

esigenze <strong>del</strong> territorio per settore<br />

di attività prevalente<br />

Fonte: Indag<strong>in</strong>e <strong>sul</strong> non profit, UniCredit<br />

Foundation; Note: totale rispondenti: 528,<br />

produttivo 24 (pari al numero di coloro<br />

che dichiarano una presenza di istituzioni<br />

<strong>in</strong>sufficiente rispetto alle esigenze <strong>del</strong> territorio);<br />

sono stati selezionati solo i settori con una<br />

quota rispondenti pari o superiore al 2%.<br />

sufficiente o superiore, vedi Fgura 8), si osserva come cultura, sanità e assistenza<br />

sociale siano i settori meglio presidiati (rispettivamente, secondo il<br />

parere <strong>del</strong> 36%, 20,2% e 16,8% degli <strong>in</strong>tervistati).<br />

Anche per quanto riguarda gli ambiti <strong>in</strong> cui l’offerta è ritenuta non sufficiente<br />

rispetto alle esigenze <strong>del</strong> territorio (Figura 9), emergono i medesimi settori,<br />

anche se con ord<strong>in</strong>i di grandezza e priorità differenti (assistenza sociale,<br />

7,9%, cultura, 6,1% e sanità, 4,1%).<br />

Una <strong>del</strong>le variabili che meglio segmenta il campione dal punto di vista <strong>del</strong>la<br />

presenza di organizzazioni con attività aff<strong>in</strong>i è il periodo di nascita. Come evidenziato<br />

dalla Figura 10, le organizzazioni di recente costituzione riscontrano<br />

una m<strong>in</strong>ore presenza di soggetti che svolgono attività analoghe <strong>sul</strong> territorio;<br />

a far da spartiacque, il 1980, anno dopo il quale la percentuale di coloro che<br />

reputano l’offerta sufficiente o superiore alla esigenze locali scende al di sotto<br />

<strong>del</strong> 50%. Da un lato, la loro nascita può essere vista come espressamente<br />

volta a supplire ad una specifica carenza. Dall’altro lato, vi potrebbe essere<br />

una differente percezione (e conseguente timore) <strong>del</strong>la concorrenza tra enti<br />

di nuova costituzione e enti di più lunga esperienza: le organizzazioni presenti<br />

da lungo tempo <strong>sul</strong> territorio (che nel 64,2% dei casi considerano almeno sufficiente<br />

il numero di istituti che svolgono attività aff<strong>in</strong>i) sono state testimoni<br />

<strong>del</strong> “boom” <strong>del</strong> non profit e probabilmente confrontano la situazione attuale<br />

con un passato <strong>in</strong> cui erano sicuramente <strong>in</strong> meno a svolgere tali attività.<br />

7,9 % Assistenza sociale<br />

6,1 % Cultura, sport e ricreazione<br />

4,1 % Sanità<br />

2,1 % Cooperazione e solidarietà <strong>in</strong>ternazionale<br />

0,4 % Sviluppo <strong>economico</strong> e coesione sociale<br />

PAgIne 42_43

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