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Ricerca sul valore economico del Terzo Settore in Italia 2012

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È <strong>in</strong> ciò il cuore <strong>del</strong> suo <strong>valore</strong> <strong>economico</strong>, un <strong>valore</strong> che, purtroppo, non<br />

viene ancora adeguatamente valorizzato, proprio perché non riconosciuto.<br />

C’è poi un altro importante ri<strong>sul</strong>tato che la ricerca ci consegna: il nostro<br />

<strong>Terzo</strong> <strong>Settore</strong> ha raggiunto livelli e modalità di azione tali da permettere<br />

l’attuazione <strong>del</strong> mo<strong>del</strong>lo di sussidiarietà circolare che rappresenta, nelle<br />

condizioni odierne, la via pervia, anzi unica, per dare ali al nuovo welfare.<br />

Invero, se si vuole conservare l’impianto universalista <strong>del</strong> welfare e,<br />

al tempo stesso, si vuole farla f<strong>in</strong>ita con il mo<strong>del</strong>lo assistenzialisticopaternalistico<br />

che abbiamo ereditato dal recente passato, non c’è altra via<br />

che quella di prendere <strong>sul</strong> serio il pr<strong>in</strong>cipio di sussidiarietà circolare, che va<br />

oltre la mera sussidiarietà orizzontale.<br />

È degno di nota che già Alexis de Tocqueville, <strong>in</strong> un saggio poco noto, ma<br />

di notevole spessore (Il Pauperismo, 1835), avesse compreso che “esistono<br />

due tipi di beneficenza: la prima <strong>in</strong>duce ogni <strong>in</strong>dividuo ad alleviare, a misura<br />

<strong>del</strong>le sue possibilità, il male che trova alla sua portata. Essa è antica come il<br />

mondo… La seconda, meno ist<strong>in</strong>tiva, più ragionata, contraddist<strong>in</strong>ta da m<strong>in</strong>or<br />

passione ma spesso più efficace, <strong>in</strong>duce la società civile stessa ad occuparsi<br />

<strong>del</strong>le avversità dei suoi membri e a provvedere <strong>in</strong> modo sistematico<br />

all’attenuazione <strong>del</strong>le loro sofferenze” (p. 115). Come si comprende, è qui<br />

anticipato l’argomento secondo cui la sussidiarietà postula una società civile<br />

bene organizzata se si vogliono “attenuare le sofferenze” dei cittad<strong>in</strong>i.<br />

Grazie dunque a UniCredit Foundation per aver saputo radunare attorno ad<br />

un progetto di ricerca, importante ed <strong>in</strong>novativo, studiosi e ricercatori cui<br />

va il merito di averci mostrato come sia fattualmente possibile accorciare<br />

quel “sentiero” di cui parla il “pessimista” Mart<strong>in</strong> Heidegger quando scrive:<br />

“Come è lungo ogni sentiero che passa per la prossimità”.<br />

PAgIne 93_93

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