Beschäftigung mit Musik â ein Leben lang / Fare musica â tutta la vita
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L'immaginazione del<strong>la</strong> materia sonoria<br />
vi estro da parametri metodologici e sperimentativi artico<strong>la</strong>ti: senza queste doti raramente<br />
si addiviene a bril<strong>la</strong>nti risultati.<br />
Se metodologia è forma, anche in ambito artistico possiamo riscontrare il medesimo<br />
processo. Se, dunque, storicamente le due creatività (quel<strong>la</strong> scientifica e quel<strong>la</strong><br />
artistica) sembrano appartenere ad un dominio specu<strong>la</strong>tivo differente, esse in realtà<br />
hanno marciato in ambiti paralleli, anzi inconsapevolmente equivalenti. Alcuni<br />
esempi: <strong>la</strong> mania c<strong>la</strong>ssificatoria del positivismo ha portato da un <strong>la</strong>to al<strong>la</strong> fondazione<br />
dei moderni musei di scienze naturali e d’altro <strong>la</strong>to al<strong>la</strong> formazione di raccolte<br />
di opere d’arte ordinate in collezioni catalogate e aperte al pubblico. Ed ancora:<br />
immaginare <strong>la</strong> materia matematicamente (<strong>la</strong> teoria del<strong>la</strong> re<strong>la</strong>tività) è come ricrear<strong>la</strong><br />
artisticamente (il simbolismo).<br />
Tutto ciò ha aperto universi epistemologici sconosciuti dove il rapporto tra razionale<br />
e inconscio ne è divenuto <strong>la</strong> base fondante. L’arte quale dinamica autonoma di<br />
trasformazione del<strong>la</strong> superstizione in conoscenza ha costituito il cemento di processi<br />
culturali ampi, <strong>la</strong> gemmazione di avanguardie intellettuali forti che hanno messo<br />
in discussione <strong>la</strong> stessa ufficialità delle conoscenze acquisite.<br />
Se per <strong>la</strong> poesia e per <strong>la</strong> pittura il rapporto con <strong>la</strong> filosofia e quindi con <strong>la</strong> scienza<br />
e l’epistemologia è passato in buona sostanza attraverso il concetto di i<strong>mit</strong>azione<br />
e/o di negazione uguale e contraria del<strong>la</strong> stessa, o tra<strong>mit</strong>e una descrizione mediata<br />
del<strong>la</strong> realtà, per <strong>la</strong> <strong>musica</strong> il problema appare semanticamente più complesso. Un<br />
suono che risulta indefinibile chimicamente in quanto semplice aria che vibra come<br />
può immaginare <strong>la</strong> materia che al contrario è qualcosa di pesantemente reale ed<br />
esprimerne gli elementi costitutivi trasformando<strong>la</strong> in entità fisica sonora?<br />
Certamente <strong>la</strong> <strong>musica</strong> ha un potere evocativo che nessun’arte possiede. Proprio<br />
per <strong>la</strong> sua indeterminatezza semantica e per l’intrinseca incapacità di i<strong>mit</strong>are il reale,<br />
<strong>la</strong> <strong>musica</strong> porta il ragionamento immediatamente in un ambito diverso, nuovo,<br />
più alto. Così come dei calcoli matematici possono indicare <strong>la</strong> presenza di una stel<strong>la</strong><br />
che i telescopi non riescono a scorgere, così <strong>la</strong> <strong>musica</strong> in quanto arte per eccellenza<br />
dell’astratto, del simbolo, riesce meglio a immaginare, a supporre il sogno, a<br />
rappresentarne l’idea inconscia. Tale dominio del<strong>la</strong> creazione mentale può concepire<br />
<strong>la</strong> fantasia, creare dei suoni che non sono solo contorni dal punto di vista fisico,<br />
semmai un’entità intangibile che proprio per <strong>la</strong> sua apparente immaterialità è<br />
in grado paradossalmente quanto efficacemente di evocare, come nessun’altra arte<br />
risulta capace di fare, <strong>la</strong> materia allo stato puro (cioè quel<strong>la</strong> «vera») nonché <strong>la</strong> metafora<br />
dei suoi elementi costitutivi.<br />
Certamente in questo processo (dove <strong>la</strong> purezza di una sofisticata creazione incorporea<br />
– come <strong>la</strong> <strong>musica</strong> – rappresenta l’essenza del motore generativo dell’immaginazione<br />
del<strong>la</strong> materia stessa e dei suoi elementi intrinseci), giuocano fattori istintivi<br />
uniti a processi di memorizzazione culturale. L’inconscio viene valorizzato quando<br />
<strong>la</strong> psiche è sollecitata da un’organizzazione sonora che ricorda, evoca, accenna ma<br />
non raffigura e deli<strong>mit</strong>a realisticamente <strong>la</strong> natura del mondo. Vi è maggior libertà di<br />
rappresentazione mentale, di e<strong>la</strong>borazione, di immaginazione, di stimolo di una co-