giugno 2012 - Consiglio Regionale dell'Umbria - Regione Umbria
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ambiente<br />
tuzionale”. Per Goracci “non tutti i sindaci e gli<br />
amministratori, e non solo perché li conosco,<br />
sono 'cementificatori', e quando si parla di cemento<br />
e cementificatori credo di avere buoni<br />
titoli (documentabili con atti e fatti) per vedere<br />
chi contrasta la speculazione e i poteri”. Affrontando<br />
i punti critici della questione il consigliere<br />
regionale si chiede: “perché si devono realizzare<br />
tetti di capannoni con coppi Perché il cittadino<br />
di quell'area che apre una finestra o fa un recupero<br />
deve spendere di più ed avere tempi lunghissimi<br />
Perché un Comune (e non cavatori e<br />
speculatori) non può estrarre un minimo di breccia<br />
per la manutenzione delle strade comunali<br />
Perché se diciamo di essere favorevoli all'incremento<br />
e sviluppo delle energie alternative e pulite<br />
(personalmente preferisco le pale dell'eolico<br />
piuttosto che distese di pannelli su campi per il<br />
solare/fotovoltaico) in quei luoghi deve essere<br />
impedito E potrei continuare. Credo che superare<br />
questi limiti sia questione di buon senso”. Goracci<br />
evidenzia poi che “un atteggiamento speculare<br />
a questo modo di ragionare è quello di chi<br />
ritiene che sopprimere (e non a caso propagandisticamente<br />
viene usato questo termine e non<br />
quello di 'ridefinizione' approvato in Seconda<br />
Commissione http://goo.gl/4Sg2f) le aree contigue<br />
sia la soluzione di tutti i problemi. Visione<br />
questa sbagliata, inutile e nociva. Quelle zone<br />
hanno nel parco la più grande risorsa per i residenti<br />
e per l'<strong>Umbria</strong> intera e noi dobbiamo usare<br />
questa occasione non per depotenziare l'idea e il<br />
valore del parco del Monte Cucco, ma per rilanciarla.<br />
Per questo in occasione della discussione<br />
in Aula – annuncia il consigliere regionale - proporrò<br />
l'approvazione di un ordine del giorno dove<br />
si richiama la necessità di credere e investire<br />
nella politica dei parchi (e del parco del Monte<br />
Cucco in particolare) affinché ci siano concrete e<br />
coerenti azioni da parte della <strong>Regione</strong> che promuovano<br />
e incentivino tutela, visibilità e fruibilità<br />
di un'area che deve essere gioia, piacere, fascino<br />
per visitatori, escursionisti e specialisti (deltaplanisti,<br />
torrentisti ecc) che devono certamente<br />
crescere di numero, ma dare anche, se non soprattutto,<br />
ricadute economiche ed occupazionali<br />
in una zona tra le più marginali e sofferenti dell'intera<br />
<strong>Regione</strong> <strong>Umbria</strong>. Questa è la vera scommessa”.<br />
ENERGIE RINNOVABILI: “LE MODIFICHE AL<br />
REGOLAMENTO SONO UN COLPO DI MANO<br />
DELLA GIUNTA RISPETTO AL RUOLO DEL<br />
CONSIGLIO” - DAMIANO STUFARA, CAPO-<br />
GRUPPO PRC-FDS, CHIEDE IL RITIRO DEL<br />
PROVVEDIMENTO<br />
Perugia, 21 <strong>giugno</strong> <strong>2012</strong> – La recente delibera<br />
con cui la Giunta regionale modifica il Regolamento<br />
sulla produzione di energia da fonti rinnovabili<br />
(n. 494 del <strong>2012</strong>) danneggia e rende più<br />
deboli sia la tutela dei beni paesaggistici ed ambientali<br />
sia il <strong>Consiglio</strong> regionale, che ai sensi<br />
dello Statuto deve esser coinvolto attraverso la<br />
Commissione competente sulle decisioni relative<br />
ai regolamenti”. Ad affermarlo è il capogruppo di<br />
Prc-Fds Damiano Stufara che critica le modifiche<br />
proposte dalla Giunta al “Regolamento numero 7<br />
del 2011”, “nel merito e per le modalità con cui<br />
sono state adottate”. La Giunta, precisa Stufara,<br />
“non è nuova a tali colpi di mano. Già all'inizio di<br />
quest'anno si era avuta, con la delibera numero<br />
40 del 23 gennaio <strong>2012</strong>, una prima modifica,<br />
rispetto alla quale avevamo richiesto dei chiarimenti<br />
all'assessore all'ambiente con una interrogazione<br />
a risposta scritta. Mentre siamo ancora<br />
in attesa di una risposta, aggiunge Stufara, la<br />
normativa di riferimento viene ulteriormente<br />
rimaneggiata, con evidenti conseguenze negative<br />
per la popolazione”. Nel merito delle scelte lo<br />
stesso Stufara così conclude: “Ci domandiamo<br />
se, dopo aver acconsentito a gennaio alla realizzazione<br />
di impianti in aree alluvionali ed a rischio<br />
frana, dopo aver ridotto, nel maggio scorso, le<br />
distanze minime degli impianti a biomasse dai<br />
centri abitati, si procederà, nell'immediato futuro,<br />
a rendere possibile la realizzazione di impianti<br />
eolici nelle aree protette. Riteniamo inammissibile<br />
l'adozione di sistemi procedurali che disconoscono<br />
il notevole lavoro di mediazione e di confronto<br />
svolto appena un anno fa dal <strong>Consiglio</strong><br />
regionale con l'adozione del Regolamento sulle<br />
rinnovabili; chiediamo pertanto che il presidente<br />
del <strong>Consiglio</strong> faccia valere le prerogative dell'Assemblea<br />
previste dallo Statuto e che la Giunta<br />
regionale ritiri tutte le modifiche al Regolamento<br />
finora adottate, consentendo in questo modo la<br />
necessaria discussione”.<br />
AREE CONTIGUE: “ATTO MOLTO RIDIMEN-<br />
SIONATO PER VOLER CONCILIARE POSI-<br />
ZIONI TRA LORO DIVERGENTI E INSANABI-<br />
LI” - MONACELLI (UDC) SULLA NORMATIVA<br />
CHE MODIFICA I VINCOLI AMBIENTALI<br />
Per il capogruppo dell'Udc Sandra Monacelli, le<br />
modifiche alla normativa regionale sui vincoli<br />
nelle aree contigue ai parchi regionali <strong>dell'<strong>Umbria</strong></strong>,<br />
votate in II Commissione consiliare, sono<br />
ridimensionate di molto, “poco più di un ordine<br />
del giorno”, nel tentativo di conciliare posizioni<br />
fra loro divergenti ed insanabili. Secondo Monacelli,<br />
invece, da diversi anni e da tutti gli schieramenti<br />
politici si chiedono solo, in particolare<br />
per il Parco di Monte Cucco, “regole meno rigide<br />
per poter sviluppare la propria economia”.<br />
Perugia, 21 <strong>giugno</strong> <strong>2012</strong> – “L'atto che avrebbe<br />
dovuto indicare con chiarezza il futuro delle aree<br />
contigue ai parchi regionali, con espresso riferimento<br />
a quello circostante il Monte Cucco, alla<br />
fine esce molto ridimensionato negli effetti, a<br />
seguito delle modifiche introdotte in Seconda<br />
Commissione consiliare per mediare posizioni tra<br />
loro insanabili”. Ne è convinta Sandra Monacelli,<br />
capigruppo Udc in <strong>Consiglio</strong> regionale, che afferma:<br />
“Nella fattispecie il disegno di legge approvato<br />
ieri sulle aree contigue ai parchi somiglia<br />
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