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giugno 2012 - Consiglio Regionale dell'Umbria - Regione Umbria

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Istruzione/formazione<br />

“CON RIFORMA ‘APREA’ SCUOLE DI SERIE A<br />

E DI SERIE B. L’UMBRIA SI OPPONGA” -<br />

DOTTORINI (IDV) ILLUSTRA I CONTENUTI<br />

DI UNA MOZIONE DEL PROPRIO GRUPPO<br />

Il gruppo dell’Idv presenta una mozione in <strong>Consiglio</strong><br />

regionale che impegna la Giunta ad attivarsi<br />

sia con i parlamentari umbri che con il Ministro<br />

competente affinché “sia intrapresa ogni iniziativa<br />

per ottenere il ritiro del conferimento della<br />

sede legislativa alla proposta di legge ‘Aprea’,<br />

consentendo un opportuno ed appropriato dibattito<br />

in Aula”. Secondo il capogruppo regionale<br />

dell’Idv questa proposta che prevede “organici<br />

regionali, autonomia statutaria e finanziamenti<br />

dei privati”, sarebbe un duro colpo al sistema<br />

scolastico.<br />

Perugia, 4 <strong>giugno</strong> <strong>2012</strong> - “L'<strong>Umbria</strong> deve dare il<br />

proprio contributo per evitare un ulteriore passo<br />

verso la privatizzazione del nostro sistema educativo.<br />

Se la riforma Aprea dovesse essere approvata,<br />

ci troveremmo di fronte al rischio concreto<br />

di eliminare l'unitarietà della formazione e<br />

di azzerare gli organi di partecipazione delle<br />

scuole. E questo non possiamo permetterlo”. Con<br />

queste parole Oliviero Dottorini, capogruppo dell'Italia<br />

dei Valori in <strong>Consiglio</strong> regionale, annuncia<br />

di aver presentato, insieme al collega Paolo Brutti,<br />

una mozione che impegna la Giunta ad attivarsi<br />

sia con i parlamentari umbri che con il Ministro<br />

competente affinché “sia intrapresa ogni<br />

iniziativa possibile per ottenere il ritiro del conferimento<br />

della sede legislativa alla proposta di<br />

legge ‘Aprea’, consentendo un opportuno ed appropriato<br />

dibattito in aula”. Secondo il capogruppo<br />

dell’Idv, con la modifica degli organi collegiali<br />

contenuta nel testo ‘Aprea’ i docenti e il personale<br />

non docente “non potranno più incidere in<br />

maniera significativa sulle decisioni relative al<br />

funzionamento della scuola, e la possibilità per le<br />

scuole di ricevere finanziamenti da privati potrà<br />

influenzare fortemente la didattica e l'offerta<br />

formativa. Ci ritroveremo in breve tempo – spiega<br />

Dottorini - con scuole più avanzate e scuole<br />

meno avanzate, con il rischio di formare studenti<br />

di serie A e studenti di serie B, venendo meno<br />

così al principio costituzionale che prevede l'uniformità<br />

e l'unitarietà della formazione per tutti i<br />

cittadini. A questo si aggiungerebbe la possibilità<br />

di avere organici regionali, dando di fatto la possibilità<br />

ai dirigenti scolastici di chiamare direttamente<br />

i docenti e penalizzando in questo modo i<br />

precari e chi è da anni nelle graduatorie. Le ultime<br />

fasi dell’iter di legge – aggiunge - sono state<br />

concitate e, con un’autentica forzatura in Commissione<br />

Cultura, è stato votato il trasferimento<br />

in sede legislativa del provvedimento, annullando<br />

di fatto ogni possibilità di dibattito parlamentare”.<br />

“L'Italia dei Valori – conclude Dottorini – si<br />

batte contro questa proposta di riforma, a Roma<br />

come in <strong>Umbria</strong>. Pertanto chiediamo che la Giunta<br />

regionale e i parlamentari umbri si impegnino<br />

per disinnescare i rischi di questo provvedimento<br />

e per garantire il normale iter legislativo della<br />

riforma, in modo da poter correggere storture e<br />

criticità che danneggerebbero il sistema scolastico<br />

italiano, creando inevitabilmente scuole di<br />

serie A e scuole di serie B”.<br />

ITIS DI TERNI: “SCONCERTANTE LA DECI-<br />

SIONE DI RIDIMENSIONARE L’ISTITUTO. LE<br />

ISTITUZIONI DIFENDANO LA FORMAZIONE<br />

PER DIFENDERE IL LAVORO” – NOTA DI<br />

STUFARA (PRC-FDS)<br />

Perugia, 13 <strong>giugno</strong> <strong>2012</strong> - “Sconcertante la decisione<br />

annunciata delle autorità scolastiche provinciali<br />

di sopprimere uno dei due indirizzi di<br />

meccanica o chimica dell'Istituto Tecnico Industriale<br />

di Terni. Si tratta di un provvedimento che<br />

si pone in contrasto con le decisioni assunte dalla<br />

Giunta e dal <strong>Consiglio</strong> <strong>Regionale</strong> sull'articolazione<br />

degli Istituti tecnici e professionali per l'anno<br />

<strong>2012</strong>/2013, e che è del tutto inaccettabile per un<br />

territorio dalla fortissima vocazione industriale, il<br />

cui rilancio ha nella formazione professionale uno<br />

snodo fondamentale”. Così il capogruppo regionale<br />

Prc-Fds Damiano Stufara che spiega come<br />

l'incremento degli studenti iscritti, gli investimenti<br />

fatti per il laboratorio di chimica, i protocolli<br />

d'intesa con le realtà industriali del territorio<br />

stiano a testimoniare il carattere “vitale” di questi<br />

corsi “non solo per l'economia locale, ma in<br />

primo luogo per i giovani residenti nella provincia,<br />

già spinte in moltissimi casi a spostarsi altrove<br />

per trovare un impiego. In questo modo –<br />

aggiunge l’esponente di Rifondazione comunista<br />

- si nega loro la stessa prospettiva di inserimento<br />

nel tessuto produttivo e sociale della regione che<br />

invece deve essere sostenuta da tutte le istituzioni<br />

preposte alla tutela dell'interesse pubblico,<br />

quale è, o dovrebbe essere, lo stesso Ufficio scolastico<br />

provinciale di Terni”. “Di fronte ad una<br />

scelta così grave – conclude Stufara -, che non<br />

trova peraltro alcuna motivazione nella riduzione<br />

delle risorse o del personale, come gruppo del<br />

Partito della rifondazione comunista per la Federazione<br />

della sinistra riteniamo necessario che le<br />

Istituzioni locali e regionali aprano immediatamente<br />

un confronto con le autorità scolastiche,<br />

chiedendo la conferma di entrambi gli indirizzi,<br />

nell'ambito della preesistente classe articolata di<br />

chimica e meccanica”.<br />

CONSIGLIO REGIONALE (2): APPROVATE LE<br />

OPZIONI DEGLI ISTITUTI TECNICI E PRO-<br />

FESSIONALI PER L'ANNO SCOLASTICO<br />

<strong>2012</strong>/2013<br />

Il <strong>Consiglio</strong> regionale ha approvato l'atto amministrativo<br />

contenente le “Opzioni degli Istituti<br />

tecnici e professionali <strong>dell'<strong>Umbria</strong></strong> per l'anno scolastico<br />

<strong>2012</strong>-2013”. Accolte tutte le proposte<br />

degli Istituti scolastici richiedenti, tranne quelle<br />

dell'Istituto “Sandro Pertini” di Terni riguardanti<br />

le opzioni per operatori meccanici, elettrici, elettronici,<br />

termoidraulici e operatori del benessere<br />

(acconciature e estetica) e dell'abbigliamento,<br />

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