giugno 2012 - Consiglio Regionale dell'Umbria - Regione Umbria
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Urbanistica/edilizia<br />
PRESENTATO IN SECONDA COMMISSIONE<br />
IL REGOLAMENTO ATTUATIVO DELLA LEGGE<br />
“6/2010 - DISCIPLINA DELLA QUALITÀ<br />
NELLA PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA”<br />
- IL PARERE PREVISTO PER LA PROSSIMA<br />
SETTIMANA<br />
Presentato in Seconda Commissione, che dovrà<br />
esprimere un parere sull'atto, il regolamento<br />
attuativo della legge regionale n.6/2010 “Disciplina<br />
della qualità nella progettazione architettonica”<br />
predisposto dall'Esecutivo di Palazzo Donini.<br />
Il provvedimento disciplina tra l'altro il “concorso<br />
a tema”, la formazione e le funzioni della<br />
Commissione per la qualità architettonica.<br />
Perugia, 27 <strong>giugno</strong> <strong>2012</strong> - È stato presentato<br />
questa mattina in Seconda Commissione, che<br />
dovrà esprimere un parere sull'atto, il regolamento<br />
attuativo della legge regionale “6/2010-<br />
Disciplina della qualità nella progettazione architettonica”<br />
predisposto dall'Esecutivo di Palazzo<br />
Donini. I funzionari della Giunta hanno esposto ai<br />
consiglieri regionali alcune delle principali caratteristiche<br />
del regolamento, come il concorso a<br />
tema e la Commissione per la qualità architettonica.<br />
Il Concorso a tema, è stato spiegato, è una<br />
applicazione estensiva del concorso di idee. In<br />
questo caso la <strong>Regione</strong> pubblica un bando in cui<br />
individua una o più tematiche territoriali ritenute<br />
rilevanti per l'intera realtà regionale. I Comuni<br />
interessati, entro 90 giorni dalla pubblicazione<br />
del bando, dovranno delimitare nel proprio territorio<br />
uno o più ambiti rispondenti alle caratteristiche<br />
del bando e proporli alla <strong>Regione</strong>, che procederà<br />
allo svolgimento del concorso a tema. Al<br />
concorso possono partecipare anche soggetti che<br />
non sono nelle condizioni di sviluppare le fasi<br />
successive del progetto, come dipendenti pubblici,<br />
professori universitari o neo laureati. Nel caso<br />
in cui l'Amministrazione comunale decida di affidare<br />
i successivi livelli di progettazione ad un<br />
professionista diverso dal vincitore del concorso,<br />
questo verrà nominato “garante” dell'intervento<br />
e dovrà assicurare la coerenza tra il progetto e la<br />
proposta vincitrice. Gli organismi di diritto pubblico<br />
o privato ed i privati che bandiscono un<br />
concorso di progettazione possono beneficiare<br />
della riduzione degli oneri di urbanizzazione secondaria<br />
e del costo di costruzione. La Commissione<br />
per la qualità architettonica viene nominata<br />
con decreto del presidente della Giunta ed è<br />
composta da un coordinatore dell'ambito competente<br />
in materia di territorio, due dirigenti regionali,<br />
tre docenti universitari, un rappresentante<br />
dell'ordine degli architetti, uno degli ordini degli<br />
ingegneri di Perugia e Terni, uno dell'associazione<br />
nazionale costruttori (Ance <strong>Umbria</strong>), uno dell'associazione<br />
dei Comuni (Anci <strong>Umbria</strong>), uno<br />
dell'Accademia di bella arti di Perugia. Ai soli<br />
componenti della Commissione non dipendenti<br />
regionali e provenienti da fuori regione spetta un<br />
gettone di presenza o il rimborso delle spese<br />
eventualmente sostenute. La Commissione ha il<br />
compito di selezionare gli ambiti significativi presentati<br />
dai Comuni e predisporre una proposta di<br />
concorso a tema da sottoporre all'approvazione<br />
della Giunta; valutare gli aspetti tecnicoqualitativi<br />
delle proposte progettuali presentate<br />
per i concorsi a tema; redigere la proposta del<br />
rapporto annuale contenente in particolare l'indicazione<br />
dei temi da sottoporre a concorso a tema<br />
e le tematiche oggetto di borse di studio; predispone<br />
un report illustrativo della situazione della<br />
qualità architettonica nella <strong>Regione</strong>.<br />
IMU: “I COMUNI CONSIDERINO 'PRIME CA-<br />
SE' LE ABITAZIONI DEGLI ITALIANI EMI-<br />
GRATI” - LETTERA AI SINDACI DI GALA-<br />
NELLO, PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEL-<br />
L'EMIGRAZIONE<br />
Fausto Galanello, presidente del <strong>Consiglio</strong> dell'Emigrazione<br />
alla <strong>Regione</strong> <strong>Umbria</strong>, ha inviato<br />
una lettera ai sindaci dei Comuni umbri affinché<br />
“valutino con attenzione il livello di tassazione<br />
Imu sulle abitazioni degli umbri residenti all'estero,<br />
perché si rischia di aggravare ulteriormente i<br />
costi di gestione delle abitazioni possedute in<br />
<strong>Umbria</strong> dai nostri emigrati e innescare un elevato<br />
numero di vendite da parte dei nostri corregionali,<br />
per i quali la casa in <strong>Umbria</strong> rappresenta spesso<br />
l’ultimo legame con la terra d'origine". Per<br />
Galanello la soluzione sarebbe di considerare<br />
'prime case' tali abitazioni, a condizione che non<br />
siano date in affitto.<br />
Perugia, 28 <strong>giugno</strong> <strong>2012</strong> - "La nuova Imu rischia<br />
di aggravare ulteriormente i costi di gestione<br />
delle abitazioni possedute in <strong>Umbria</strong> dai nostri<br />
emigrati. Un aumento significativo della fiscalità<br />
su tali beni può innescare un elevato numero di<br />
vendite da parte dei nostri corregionali, per i<br />
quali la casa in <strong>Umbria</strong> rappresenta spesso<br />
l’ultimo legame con la terra d'origine". Fausto<br />
Galanello, consigliere regionale del PD e presidente<br />
del <strong>Consiglio</strong> dell'Emigrazione alla <strong>Regione</strong><br />
<strong>Umbria</strong>, interviene, con una lettera indirizzata ai<br />
sindaci dei Comuni umbri, sul tema dell'Imu e<br />
dei suoi effetti sui cittadini italiani emigrati all'estero<br />
ma proprietari di immobili sul territorio.<br />
Galanello invita i sindaci "a valutare con attenzione<br />
il livello di tassazione Imu sulle abitazioni<br />
degli umbri residenti all'estero. In diversi Paesi -<br />
spiega - vi è l'obbligo di denunciare tali immobili<br />
anche al fisco locale ai fini del pagamento della<br />
tassa patrimoniale. Questo significa che si pagano<br />
due imposte sul medesimo patrimonio: un<br />
peso che per alcuni può facilmente divenire insostenibile,<br />
tanto da prendere in seria considerazione<br />
la cessione della stessa casa". Il presidente<br />
del <strong>Consiglio</strong> dell'Emigrazione chiede quindi ai<br />
Comuni di "considerare, sulla base di quanto<br />
previsto nella normativa sulla fiscalità locale,<br />
direttamente adibita ad abitazione principale<br />
l’unità immobiliare posseduta dai cittadini italiani<br />
non residenti nel territorio dello Stato, a condizione<br />
che non risulti locata. Si tratta - aggiunge<br />
Galanello nella lettera inviata ai sindaci - di evi-<br />
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