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giugno 2012 - Consiglio Regionale dell'Umbria - Regione Umbria

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Caccia/pesca<br />

CALENDARIO VENATORIO: ALLA GIUNTA<br />

REGIONALE PROPOSTE TRE MODIFICHE SU<br />

COLOMBACCIO, FAGIANO E LEPRE – PARE-<br />

RE QUASI UNANIME DELLA III COMMIS-<br />

SIONE, DOPO L'AUDIZIONE DELLE ASSO-<br />

CIAZIONI<br />

Dopo aver ascoltato il parere delle associazioni<br />

venatorie e del mondo agricolo, la terza Commissione<br />

consiliare di Palazzo Cesaroni, con un<br />

parere quasi unanime (si è astenuta la Lega<br />

Nord) ha espresso parere favorevole sula proposta<br />

di Calendario venatorio. Le tre richieste di<br />

modifica formulate al termine dei lavori, alla presenza<br />

dell'assessore Fernanda Cecchini che ufficiosamente<br />

si è dichiarata a favore, riguardano:<br />

l'allungamento dei periodi di caccia per lepri,<br />

fagiani nelle aziende faunistico-venatorie e colombaccio<br />

nei giorni di preapertura, comunque<br />

da regolamentare.<br />

Perugia 1 Giugno <strong>2012</strong> – La terza Commissione<br />

consiliare di Palazzo Cesaroni, presieduta da<br />

Massimo Buconi, dopo aver ascoltato in mattinata<br />

le associazioni venatorie del mondo agricolo,<br />

ha espresso parere favorevole, con 8 sì e un'astensione<br />

(Cirignoni della Lega Nord) sulla proposta<br />

di Calendario venatorio regionale per l'anno<br />

<strong>2012</strong>-13, suggerendo alla Giunta regionale,<br />

presente ai lavori con l'assessore Fernanda Cecchini,<br />

di introdurre tre modifiche al testo relativamente<br />

alle specie colombaccio, fagiano e lepre.<br />

Nello specifico le modifiche suggerite e sulle<br />

quali l'assessore Cecchini, ha anticipato una sostanziale<br />

condivisione, riguardano: la caccia libera<br />

al colombaccio anche nei giorni di preapertura,<br />

ma da regolamentare, nei tempi o come carniere<br />

nonostante il numero dei capi sia in forte<br />

aumento; l'allungamento della caccia alla lepre al<br />

16 dicembre; la possibilità di cacciare la specie<br />

fagiano nelle zone aziende faunistico-venatorie,<br />

fino al 31 gennaio. La Commissione ha invece<br />

respinto un emendamento, presentato a titolo<br />

personale dal presidente Massimo Buconi, (solo il<br />

suo voto a favore) per abolire dal Calendario il<br />

cosiddetto punto H che, a suo giudizio, “impedendo<br />

al cacciatore di cinghiale di esercitare altre<br />

forme di caccia negli stessi giorni in cui partecipa<br />

ad una battuta, finirà per introdurre in <strong>Umbria</strong> la<br />

caccia per specie”.<br />

Prima del voto finale sul parere, la III Commissione,<br />

ha preso in esame senza farle proprie anche<br />

altre richieste formulate in mattinata dalle<br />

associazioni venatorie. In in particolare la possibilità<br />

di reintrodurre la caccia alla coturnice, già<br />

ora permessa in Abruzzo, chiesta da Massimo<br />

Silvani (Venambiente) “allo scopo consentire la<br />

reciprocità, prevista dal loro Calendario”; la revoca<br />

della caccia al merlo, fin dalla preapertura,<br />

chiesta da Franco Di Marco (Federcaccia); l'ipotesi<br />

di tutelare la caccia tradizionale al colombaccio<br />

da appostamento fisso, introducendo limiti di<br />

distanza per gli appostamenti temporanei dei<br />

cacciatori occasionali. Quest'ultima richiesta,<br />

avanzata in audizione da Giovanni Bazzacca,<br />

Club della palomba) è stato sostenuta con forza<br />

dal consigliere Franco Zaffini (Fli). Diversi gli<br />

spunti di riflessione e le proposte avanzate nel<br />

corso dell'audizione, che ha preceduto i lavori<br />

della Commissione, alla quale sono intervenuti<br />

dieci rappresentanti di associazioni venatorie ed<br />

agricole e delle due Province di Perugia e Terni.<br />

Perentoria la richiesta di Massimo Manni (Coldiretti)<br />

per intensificare l'abbattimento dei cinghiali<br />

con interventi massicci dal primo giorno utile,<br />

perché i danni registrati alla colture sono enormi,<br />

gli stessi del 2011. Le scelte del Calendario venatorio<br />

sono state sostanzialmente difese da Filippo<br />

Beco, assessore della Provincia di Terni, secondo<br />

il quale “c'è il consenso di tutte le associazioni<br />

venatorie”; da Franco Granocchia, Provincia di<br />

Perugia, per il quale “è migliore di quello del<br />

2011; ma sulla caccia al cinghiale bisognerebbe<br />

arrivare ad esercitarla anche nei giorni di silenzio<br />

venatorio”. Critico invece Stefano Tacconi (Libera<br />

Caccia) che ha lamentato scarsa informazione e<br />

mancato rispetto del ruolo delle associazioni”.<br />

CALENDARIO VENATORIO: “IL DIVIETO DI<br />

FARE ALTRI TIPI DI CACCIA IL GIORNO IN<br />

CUI SI PARTECIPA ALLA BATTUTA AL CIN-<br />

GHIALE CREERÀ PROBLEMI“ – BUCONI, “NO<br />

ALLA CACCIA PER SPECIE”, LE RAGIONI<br />

DEL SUO EMENDAMENTO<br />

Perugia 1 Giugno <strong>2012</strong> – Mantenere nel calendario<br />

venatorio che sta per essere approvato dalla<br />

Giunta, il cosiddetto punto H che impedisce al<br />

cacciatore che partecipa ad una battuta al cinghiale<br />

di svolgere altri tipi di caccia nella stessa<br />

giornata, introduce in <strong>Umbria</strong> il principio della<br />

caccia per specie e crea una forte discriminazione<br />

nei confronti di alcuni cacciatori. Lo afferma<br />

Massimo Buconi, presidente della Terza Commissione<br />

consiliare che oggi ha espresso parere favorevole<br />

al testo del calendario, spiegando le<br />

ragioni che lo hanno spinto a presentare un suo<br />

emendamento, respinto dalla stessa Commissione.<br />

“Mi stupisce, aggiunge Buconi, che il mondo<br />

venatorio non abbia percepito il pericolo insito<br />

nel cosiddetto punto del Calendario. E mi chiedo<br />

cosa risponderanno le associazioni ai cinghialisti<br />

alla domanda: perché loro possono cacciare solo<br />

il cinghiale e gli altri tutto, compreso il cinghiale”<br />

E ancora, aggiunge Buconi, l’assessore regionale<br />

competente ha ben valutato quale frattura<br />

andrà ad innescarsi, quali contrasti insorgeranno<br />

su una questione delicatissima quale la<br />

gestione della specie cinghiale Con quale clima<br />

pensiamo si possa effettuare un intervento, speriamo<br />

efficace e risolutivo, di contenimento dei<br />

danni se iniziamo con un atto di palese ostilità<br />

nei confronti delle squadre cinghialiste”. “Ritengo<br />

- conclude il presidente della III Commissione<br />

- che la politica, il governo regionale, le associazioni<br />

venatorie debbano rispettare tutte le forme<br />

di caccia, trovarne gli equilibri e perseguire il<br />

raggiungimento di un clima armonico: non mi<br />

pare che si sia partiti bene”.<br />

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