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giugno 2012 - Consiglio Regionale dell'Umbria - Regione Umbria

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sanità<br />

se molte ragazze disinformate, dopo un aborto,<br />

sono costrette ad andare in terapia per il danno<br />

psicologico”. Per Maria Rosi “il messaggio che la<br />

sinistra da è un messaggio di morte e leggerezza,<br />

perché non si può paragonare l'aborto alla<br />

cura di un raffreddore. Noi non siamo bigotti, ma<br />

difendiamo il diritto alla salute della donna. La<br />

difesa della vita è un dovere così come lo è la<br />

salute della donna e la vita dei nascituri. Auspico<br />

che Tomassoni abbia il coraggio di difendere tali<br />

valori, tenuto conto dell'estrazione cattolica da<br />

cui anch'egli proviene. Comunque - conclude il<br />

consigliere Rosi - non mi meraviglio più di tanto<br />

del suo atteggiamento: pur di mantenere la poltrona<br />

è costretto a 'fare patti con il diavolo'”.<br />

RIFORMA SANITARIA: “NESSUNA PROVO-<br />

CAZIONE POLITICA, PRETENDIAMO RI-<br />

SPETTO E SIAMO PRONTI A PORTARE LE<br />

NOSTRE PROPOSTE FINO IN CONSIGLIO” -<br />

BARBERINI, BREGA E SMACCHI (PD) RE-<br />

PLICANO A TOMASSONI<br />

I consiglieri regionali Luca Barberini, Eros Brega<br />

e Andrea Smacchi (PD) replicano a quanto dichiarato<br />

dall’assessore regionale alla sanità,<br />

Franco Tomassoni, circa le misure di riordino e<br />

razionalizzazione del servizio sanitario regionale<br />

da loro presentate. I tre si dicono “sorpresi e<br />

sconcertati” e sottolineano che le loro proposte<br />

hanno il solo scopo di contribuire a migliorare la<br />

qualità dei servizi offerti ai cittadini umbri, in un<br />

contesto di contrazione delle risorse, pretendono<br />

perciò “rispetto” e auspicano un “confronto serio”,<br />

in assenza del quale si dicono pronti a portare<br />

il proprio documento fino alla discussione in<br />

<strong>Consiglio</strong> regionale. Barberini, Brega e Smacchi<br />

si rivolgono al Partito democratico, alle forze di<br />

centro sinistra e a tutta la comunità regionale<br />

chiedendo di “avere più coraggio e di aprirsi a un<br />

confronto autentico per arrivare a scelte davvero<br />

incisive e condivise”.<br />

Perugia, 28 <strong>giugno</strong> <strong>2012</strong> - “Non siamo in cerca di<br />

attenzione e non ci interessano le provocazioni<br />

politiche, le nostre proposte sulla riforma sanitaria<br />

regionale hanno il solo scopo di contribuire a<br />

migliorare la qualità dei servizi offerti a cittadini<br />

umbri, in un contesto di contrazione delle risorse:<br />

pretendiamo rispetto e auspichiamo un confronto<br />

serio, in assenza del quale siamo pronti a<br />

portare il nostro documento fino in <strong>Consiglio</strong><br />

regionale”. Lo affermano in una nota i consiglieri<br />

regionali Luca Barberini, Eros Brega e Andrea<br />

Smacchi (PD) replicando a quanto dichiarato<br />

(http://goo.gl/2NaFw) dall’assessore regionale<br />

alla sanità, Franco Tomassoni, circa le misure di<br />

riordino e razionalizzazione del servizio sanitario<br />

regionale da loro presentate. “Siamo sorpresi<br />

dalla presa di posizione dell’assessore Tomassoni<br />

– affermano Barberini, Brega e Smacchi – e<br />

sconcertati dai toni utilizzati, oltre che dal modo<br />

in cui ha voluto renderla nota, visto che durante<br />

la riunione del gruppo consiliare non ha fatto<br />

alcuna osservazione, limitandosi a dire che a-<br />

vrebbe preso in esame le nostre idee: dovrebbe<br />

avere maggiore rispetto delle idee e delle proposte<br />

degli altri, perché tutte possono contribuire<br />

ad arricchire il dibattito e la sintesi. Per quanto ci<br />

riguarda – aggiungono -, siamo pronti ad appoggiare<br />

i cambiamenti necessari senza preconcetti<br />

e senza arroccamenti territoriali, ma non vogliamo<br />

riforme calate dall’alto, come ha giustamente<br />

rilevato la stessa presidente Marini in un recente<br />

confronto con il Governo: qui dovrebbe essere<br />

fatto altrettanto”. A giudizio dei tre esponenti del<br />

PD la riorganizzazione presentata dalla Giunta<br />

regionale “non incide profondamente sulla riduzione<br />

dei costi, mentre gli ultimi tagli annunciati<br />

dallo Stato ci impongono un ulteriore passo in<br />

avanti e una riforma vera, tesa a dare risposte<br />

concrete ai bisogni dei cittadini e alle esigenze di<br />

razionalizzazione, e non una modifica parziale<br />

utile ad accontentare direttori, consulenti e<br />

commissari. Basta inutili doppioni, basta inutili<br />

proroghe: dobbiamo agire ora con forza, ottimizzando<br />

le risorse, per evitare di dover chiedere<br />

domani agli umbri ulteriori sforzi per sostenere il<br />

servizio sanitario regionale. Le nostre proposte –<br />

sottolineano Barberini, Brega e Smacchi – vanno<br />

proprio in questa direzione e hanno già trovato<br />

diversi riscontri positivi, oltre ad attestazioni di<br />

stima e di condivisione provenienti sia dalla società<br />

civile sia da chi opera nel mondo della sanità”.<br />

Barberini, Brega e Smacchi si rivolgono poi<br />

ad "alcuni sindaci di cui registriamo il protagonismo,<br />

da ultimo quello della città Perugia (forse<br />

anche a titolo di presidente Anci), a cui sommessamente<br />

ci permettiamo di ricordare che il senso<br />

di responsabilità non si misura soltanto nel sostenere<br />

la presenza di due aziende sanitarie regionali<br />

e due aziende sanitarie ospedaliere, ma<br />

anche nel promuovere una riforma veramente<br />

utile a garantire una sanità pubblica efficiente e<br />

accessibile per tutti. Al Partito democratico, alle<br />

forze di centro sinistra e a tutta la comunità regionale<br />

– concludono i tre esponenti del PD -,<br />

chiediamo di avere più coraggio e di aprirsi a un<br />

confronto autentico per arrivare a scelte davvero<br />

incisive e condivise, come chiesto dallo stesso<br />

segretario del Pd Bersani, in una recente intervista,<br />

per superare insieme il difficile momento<br />

storico che stiamo vivendo”.<br />

“IN UN MOMENTO DI GRANDE DIFFICOLTÀ<br />

IL CENTROSINISTRA SI DIVIDE SULLA RI-<br />

FORMA E LA RINVIA A DOPO L'ESTATE” -<br />

PER NEVI (PDL) LA GIUNTA DOVREBBE<br />

“PORRE FINE ALLO STILLICIDIO E PORTA-<br />

RE L'ATTO IN AULA”<br />

Il capogruppo regionale del Pdl Raffaele Nevi<br />

critica la coalizione di centrosinistra, che “in un<br />

momento di grande difficoltà economica e sociale<br />

non trova di meglio da fare che dilaniarsi al suo<br />

interno con accuse al vetriolo che partono da una<br />

parte del Pd contro l'altra”. Nevi sollecita l'approvazione<br />

in Aula della riforma della sanità regio-<br />

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