28.12.2014 Views

giugno 2012 - Consiglio Regionale dell'Umbria - Regione Umbria

giugno 2012 - Consiglio Regionale dell'Umbria - Regione Umbria

giugno 2012 - Consiglio Regionale dell'Umbria - Regione Umbria

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

Economia/lavoro<br />

Perugia, 28 <strong>giugno</strong> <strong>2012</strong> – Nel triennio 2007–09<br />

la <strong>Regione</strong> ha distribuito risorse da finalizzare<br />

alla innovazione e competitività del sistema produttivo<br />

umbro per circa 27 milioni di euro. Ne<br />

hanno beneficiato reti di imprese che raggruppano<br />

664 aziende, distribuite in prevalenza nella<br />

Valle Umbra, in Valtiberina e nel ternano, attive<br />

in settori specifici come la ceramica, la grafica e<br />

la meccanica, nel commercio e nella green economy<br />

per settori nuovi e strategici come la domotica<br />

e la robotica che comportano forti risparmi<br />

energetici in ambito domestico. E' quanto<br />

è emerso dalla audizione con la Giunta regionale,<br />

organizzata a Palazzo Cesaroni dalla seconda<br />

Commissione consiliare, presieduta da Gianfranco<br />

Chiacchieroni che ha inteso approfondire la<br />

Relazione della Giunta per l'anno 2010, sulla<br />

clausola valutativa a suo tempo posta sugli effetti<br />

della legge regionale 25 del 2008, proprio in<br />

materia di innovazione e sviluppo. Dalla audizione<br />

con i dirigenti dell'assessorato è emerso che<br />

hanno trovato copertura finanziaria circa la metà<br />

delle 1362 domande presentate sui singoli bandi<br />

e che la scelta delle aziende beneficiarie impostata<br />

su parametri di qualità è stata fatta con<br />

una valutazione dei progetti fatta anche da soggetti<br />

esterni alla <strong>Regione</strong>. Alle osservazioni e<br />

richieste di approfondimento poste dai commissari<br />

su alcuni aspetti della gestione dei bandi, (in<br />

particolare Mantovani e Nevi (Pdl), Brutti (Idv) è<br />

stato risposto che è in preparazione da parte<br />

degli uffici una analisi a campione di imprese per<br />

valutare meglio e con più precisione gli effetti e<br />

le ricadute dei progetti realizzati. Sul rischio di<br />

utilizzare questi bandi solo ai fini di ottenere un<br />

contributo finanziario, non prettamente finalizzato<br />

a processi di innovazione, i dirigenti del settore<br />

hanno riferito che la complessità dei bandi, i<br />

vincoli normativi che pongono in tema di certificazione<br />

di adempimenti, di fatto scoraggiano le<br />

imprese che volessero partecipare solo al fine di<br />

riscuotere il contributo previsto. Al termine dell'incontro<br />

la II Commissione, su proposta del<br />

capogruppo del Pdl Raffaele Nevi condivisa da<br />

tutti, ha deciso di chiamare in audizione sugli<br />

stessi temi anche le associazioni delle imprese.<br />

VERTENZA MERLONI: “UNITÀ D'INTENTI<br />

NELLA FASE PIÙ DELICATA. LA RIMODULA-<br />

ZIONE DELL'ACCORDO DI PROGRAMMA<br />

TERRÀ CONTO DELLE ESIGENZE DEL TERRI-<br />

TORIO” - NOTA DI SMACCHI (PD)<br />

Il consigliere del Partito democratico, Andrea<br />

Smacchi giudica “fondamentale Il coinvolgimento<br />

del territorio nella gestione della 'Vertenza Merloni'.<br />

Alla stessa stregua – rimarca - andrebbero<br />

evitate fughe in avanti o dichiarazioni allarmistiche<br />

che, in una condizione già fortemente compromessa,<br />

potrebbero rischiare di ostacolare il<br />

lavoro che con tanta fatica si sta cercando di<br />

portare avanti”. Nel sottolineare “l'urgenza di un<br />

accordo sindacale presso il ministero, che garantisca<br />

la cassa integrazione fino alla data della<br />

dichiarazione della cessazione dell'attività, alla<br />

quale seguirà l'attivazione dei nuovi ammortizzatori<br />

sociali di competenza”, Smacchi auspica “unità<br />

di intenti fra istituzioni, forze sociali e produttive,<br />

per dare risposte concrete ad un territorio<br />

in grande difficoltà”.<br />

Perugia, 29 <strong>giugno</strong> <strong>2012</strong> - “Il coinvolgimento del<br />

territorio rimane fondamentale nella gestione<br />

della vertenza Merloni, alla stessa stregua andrebbero<br />

evitate fughe in avanti o dichiarazioni<br />

allarmistiche che, in una condizione già fortemente<br />

compromessa, potrebbero rischiare di<br />

ostacolare il lavoro che con tanta fatica si sta<br />

cercando di portare avanti”. Lo afferma il consigliere<br />

regionale del Partito Democratico, Andrea<br />

Smacchi per il quale, “innanzi tutto va precisato<br />

che la riassunzione da parte del gruppo Porcarelli,<br />

di un primo gruppo di 300 lavoratori nello stabilimento<br />

di Gaifana, rappresenta senza dubbio<br />

un elemento di positività, seppur non ancora<br />

sufficiente per dare risposte a tutti gli ex dipendenti<br />

del gruppo Merloni. In secondo luogo –<br />

aggiunge - occorre fare chiarezza sugli ammortizzatori<br />

sociali a beneficio dei lavoratori non<br />

riassunti dalla J. P. Industries, che ad oggi, vivono<br />

in condizione di stand–by, legata da un lato<br />

alla scadenza del 22 maggio <strong>2012</strong>, dall'altro dalla<br />

decisione di non prolungare il periodo di commissariamento<br />

affidando al giudice l'onere di chiudere<br />

la pratica per la cessazione dell'attività”. “In<br />

questo contesto – spiega Smacchi - urge un accordo<br />

sindacale presso il ministero, che garantisca<br />

la cassa integrazione nel periodo transitorio<br />

dal 22 maggio <strong>2012</strong> fino alla data della dichiarazione<br />

della cessazione dell'attività, alla quale<br />

seguirà l'attivazione dei nuovi ammortizzatori<br />

sociali di competenza. Per quanto riguarda la<br />

rimodulazione dell'accordo di programma – fa<br />

sapere il consigliere regionale -, si sta lavorando<br />

alacremente per cercare di creare le migliori<br />

condizioni possibili, utili ad attrarre nuovi investimenti<br />

nell'area di Gaifana. Alcune manifestazioni<br />

di interesse, che ho personalmente seguito,<br />

sono già al vaglio delle strutture tecniche e potrebbero<br />

portare i primi risultati in tempi ragionevoli”.<br />

“Essendo questo il quadro di riferimento<br />

- conclude Smacchi – presupposto fondamentale<br />

per tentare di dare uno sbocco positivo all'intera<br />

vicenda, resta quello dell'unità di intenti fra istituzioni,<br />

forze sociali e produttive, senza creare<br />

false aspettative, ma operando concretamente<br />

per dare risposte ad un territorio che ne ha un<br />

estremo bisogno”.<br />

PAG 36

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!