giugno 2012 - Consiglio Regionale dell'Umbria - Regione Umbria
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POLITICA/ATtUALITà<br />
lizzazione per il calcolo delle indennità dei consiglieri,<br />
Chiacchieroni ha detto che questo meccanismo,<br />
già adottato in Germania, potrebbe funzionare<br />
sulla base delle presenze e degli atti effettivamente<br />
prodotti, come proposte di legge,<br />
mozioni, ordini del giorno, fino a penalizzare con<br />
il meno 10 per cento dell'indennità i consiglieri<br />
meno attivi e meno presenti. “Varare provvedimenti<br />
di questo tipo- ha concluso Chiacchieroni -<br />
rappresenterebbe un segnale politico fortissimo<br />
nei confronti della società e dei cittadini chiamati<br />
a fare sacrifici. Da noi dalla politica, in momenti<br />
come questo, ci si aspetta comportamenti tali da<br />
poterci misurare sul mercato, al pari delle imprese<br />
che se non si innovano vengono messe ai<br />
margini. Dobbiamo lavorare di più e contenere i<br />
costi del palazzo del potere che questo <strong>Consiglio</strong><br />
rappresenta agli occhi di tutti”. FOTO ACS CON-<br />
FERENZA STAMPA CHIACCHIERONI:<br />
http://goo.gl/883Do<br />
CITTADINANZA ATTIVA: PRESENTATO A<br />
PALAZZO CESARONI IL “DIZIONARIO DI<br />
DEMOCRAZIA PARTECIPATIVA” CURATO<br />
DAL CENTRO STUDI GIURIDICI E POLITICI<br />
DEL CONSIGLIO REGIONALE<br />
Perugia, 14 <strong>giugno</strong> <strong>2012</strong> - “Porre nuovamente al<br />
centro dell’attenzione istituzionale e civile il tema<br />
della partecipazione, in una prospettiva che non<br />
si fermi ai principi-manifesto ma da questi tragga<br />
concreti strumenti per governare: un ausilio per<br />
la costruzione di un metodo, basato innanzitutto<br />
sul chiarimento e la condivisione dei suoi presupposti”.<br />
È questo uno degli obiettivi del Dizionario<br />
di democrazia partecipativa, curato dal<br />
Centro studi giuridici e politici del <strong>Consiglio</strong> regionale,<br />
scritto da Fabiola De Toffol e Alessandra<br />
Valastro e presentato oggi a Palazzo Cesaroni<br />
durante un incontro aperto dal presidente del<br />
Centro studi, Marco Lucio Campiani, dalla dirigente<br />
del servizio legislazione del <strong>Consiglio</strong>, Maria<br />
Trani e da Francesco Clementi, professore di<br />
diritto pubblico all'Università di Perugia. Il volume,<br />
come è stato spiegato dalle autrici, affronta<br />
il tema della partecipazione con l’intento di chiarirne<br />
i concetti fondamentali e le numerose sfaccettature,<br />
in una prospettiva fortemente interdisciplinare<br />
che accosta concetti teorici, tecniche,<br />
procedure. Esso si rivolge in modo particolare<br />
alle amministrazioni territoriali, in ragione del<br />
ruolo strategico che l’asse <strong>Regione</strong> – enti locali<br />
può e deve assumere nell’attuazione della democrazia<br />
partecipativa, tanto più nella fase istituzionale<br />
in atto. Una sezione apposita riguarda “i<br />
metodi e gli strumenti potenzialmente utili ad un<br />
sistema di governo partecipato che si ponga nella<br />
prospettiva delle migliori specificità della storia<br />
socio-politica della <strong>Regione</strong> <strong>Umbria</strong>, caratterizzata<br />
da esperienze e riflessioni di grande livello in<br />
tema di pluralismo e partecipazione e nel contempo<br />
subisce i freni di una generale crisi istituzionale<br />
che fatica a trovare vie d’uscita […]. Vi è<br />
un’esigenza di riequilibrio partecipativo del ruolo<br />
delle istituzioni regionali, ed in particolare del<br />
<strong>Consiglio</strong>, che deve coinvolgere non solo la funzione<br />
regolamentare o amministrativa ma anche<br />
quella legislativa e quelle di controllo e di valutazione.<br />
Sono del resto innegabili la pervasività e<br />
la profondità con le quali sempre più le scelte<br />
pubbliche toccano le questioni private, imponendo<br />
di ripensare in modo nuovo il rapporto fra<br />
territorialità, governo e democrazia”. Contrapposizioni<br />
sempre più complesse, nella tutela e nel<br />
bilanciamento di interessi, valori e beni, nascono<br />
intorno a problematiche ambientali, uso del territorio,<br />
bioetica, applicazione delle tecnologie,<br />
questioni sociali e sanitarie. Il territorio – rilevano<br />
De Toffol e Valastro - non è più il luogo in cui<br />
si calano decisioni prese altrove ma il costrutto di<br />
pratiche sociali: il territorio è l’uso che se ne fa,<br />
e le dinamiche dell’uso sociale non possono andare<br />
disgiunte da un dialogo serrato e continuo<br />
fra cittadini e istituzioni. Il Dizionario (che può<br />
essere richiesto gratuitamente al Centro studi<br />
giuridici e politici e presto sarà anche scaricabile<br />
in formato elettronico dal sito internet del <strong>Consiglio</strong><br />
regionale) contiene oltre 200 termini che,<br />
spaziando da “Amministrazione digitale” a “Web<br />
2.0” ripercorrono l'articolato panorama della moderna<br />
partecipazione, tra classiche assemblee e<br />
tecnologico E- Government. Alcune delle parole<br />
spiegate nel dizionario sono di uso comune e il<br />
loro significato è acquisito. Molte altre invece<br />
meritano attenzione e rappresentano le porte per<br />
accedere a nuove forme di partecipazione. Ecco<br />
dunque l'Audit civico, il Bar camp, il Civic hacking,<br />
l'Hikikomori, l'Empowerment, il Piano di<br />
consultazione e l'Unconference. Piuttosto frequenti<br />
anche le “sindromi”, spesso di origine<br />
anglosassone e legate anch'esse alla partecipazione,<br />
richiesta, negata o rifiutata: Banana (build<br />
absolutely nothing anywhere near anyone), Dad<br />
(decido, annuncio, difendo), Nimby (not in my<br />
backyard), Niaby (not in anyone's backyard),<br />
Nope (not in our planet earth), Nimo (not in my<br />
office), Nimey (not in my election year). FOTO<br />
ACS: http://goo.gl/bmpFs<br />
TRIBUNALE ORVIETO: “PENALIZZATE LE<br />
REALTÀ PIÙ EFFICIENTI E FUNZIONALI" -<br />
GALANELLO (PD) PRESENTA MOZIONE UR-<br />
GENTE CONTRO UNA "CHIUSURA CHE GE-<br />
NERA SQUILIBRIO"<br />
Perugia, 14 <strong>giugno</strong> <strong>2012</strong> - "I tagli del governo<br />
Monti al comparto giustizia sono preoccupanti e<br />
la proposta di soppressione dei tribunali appare<br />
non solo fortemente squilibrata, ma anche incomprensibile<br />
in termini di performance, laddove<br />
si penalizzano le realtà più efficienti e funzionali".<br />
Lo afferma Fausto Galanello, consigliere regionale<br />
del Partito democratico, annunciando una mozione<br />
urgente da discutere in Aula a Palazzo Cesaroni<br />
per “chiedere un impegno della Giunta<br />
sulla vicenda della chiusura di cinque tribunali su<br />
otto esistenti ora in <strong>Umbria</strong>”. "Di fronte all'accelerazione<br />
di questi giorni – spiega Galanello –<br />
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