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giugno 2012 - Consiglio Regionale dell'Umbria - Regione Umbria

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cultura<br />

TERZA COMMISSIONE: VALORIZZARE E TU-<br />

TELARE LE MANIFESTAZIONI STORICHE DI<br />

MAGGIOR SPESSORE E TRADIZIONE – PRO-<br />

POSTA DI LEGGE DI GALANELLO (PD) E BU-<br />

CONI (PSI)<br />

Una proposta di legge che valorizzi e tuteli le<br />

manifestazioni storiche di maggior spessore e<br />

tradizione e con una natura promozionale piuttosto<br />

che essere rivolte all'intrattenimento; devono<br />

svolgersi in Comuni con popolazione superiore ai<br />

4mila abitanti e da almeno dieci anni consecutivi:<br />

l'hanno proposta in Terza Commissione i consiglieri<br />

Fausto Galanello (PD) e Massimo Buconi<br />

(Psi).<br />

Perugia, 5 <strong>giugno</strong> <strong>2012</strong> – I consiglieri Fausto<br />

Galanello (Pd) e Massimo Buconi (Psi) hanno<br />

presentato in Terza Commissione una proposta<br />

di legge che modifica e integra la legge regionale<br />

“16/2009” sulle Manifestazioni storiche, allo scopo<br />

di tutelare e regolare quelle di maggiore<br />

spessore e tradizione, che si svolgano da lungo<br />

tempo con continuità e richiamino in modo forte<br />

le radici della nostra cultura e le tradizioni locali.<br />

“Dopo la giusta elaborazione di una legge ad hoc<br />

per la Corsa dei ceri di Gubbio – ha spiegato<br />

Galanello – abbiamo inteso tutelare anche una<br />

serie di altre manifestazioni storiche che posseggano<br />

una natura promozionale anziché rivolta<br />

all'intrattenimento, oltre che due requisiti normativi:<br />

devono svolgersi in Comuni con popolazione<br />

superiore ai 4mila abitanti e da almeno dieci anni<br />

consecutivi”. Già individuata una lista di manifestazioni<br />

oggetto di questa proposta di legge: il<br />

Calendimaggio di Assisi, il Palio di San Michele di<br />

Bastia Umbra, il Mercato delle Gaite di Bevagna,<br />

il Palio dei colombi di Amelia, il Palio dei Terzieri<br />

di Città della Pieve, il Palio dell'oca di Città di<br />

Castello, la Giostra della Quintana di Foligno, i<br />

Giochi de le porte di Gualdo Tadino, la Fuga del<br />

bove di Montefalco, la Corsa dell'anello di Narni,<br />

il Palio dei quartieri di Nocera Umbra, il Corteo<br />

del Corpus Domini di Orvieto, il Rinascimento di<br />

Acquasparta, il Palio delle barche di Passignano<br />

sul Trasimeno, la Giostra dell'Arme di Sangemini,<br />

il Cantamaggio di Terni e il Palio dei terzieri di<br />

Trevi. Accanto a queste, entro sei mesi dall'entrata<br />

in vigore della legge, sarà concessa la possibilità<br />

ai Comuni con più di 4mila abitanti che<br />

organizzano manifestazioni storiche di carattere<br />

rievocativo non incluse nella legge, di chiederne<br />

alla <strong>Regione</strong> il riconoscimento e il conseguente<br />

inserimento nell'elenco di cui sopra. La proposta<br />

di legge prevede che i contributi economici siano<br />

concessi, previo parere dell'apposito Comitato<br />

tecnico scientifico, nella misura del 70 per cento<br />

alle manifestazioni storiche comprese nell'elenco<br />

e nella misura del 30 per cento per le altre. Due<br />

le osservazioni dei consiglieri: per Andrea Smacchi<br />

(Pd) il limite minimo dei 4mila abitanti finisce<br />

per penalizzare alcune manifestazioni di grande<br />

interesse storico che non possiedono tale requisito,<br />

come la Festa del maggio di San Pellegrino,<br />

dove per tradizione un pioppo viene innalzato e<br />

impiantato a Gualdo Tadino, che risale al Dodicesimo<br />

secolo e vanta quindi una storicità comune<br />

solo alla Corsa dei ceri di Gubbio, mentre le manifestazioni<br />

comprese nella lista individuata nella<br />

proposta di legge risalgono tutte al dopoguerra.<br />

Fiammetta Modena (Pdl) ha proposto invece una<br />

verifica sull'utilizzo dei fondi comunitari che la<br />

<strong>Regione</strong> distribuisce ai Comuni per tali manifestazioni,<br />

per capire da quali capitoli di spesa provengano.<br />

Nell'avviare l'istruttoria relativa all'atto,<br />

il presidente della Commissione, Massimo Buconi,<br />

ha recepito sia l'osservazione di Modena,<br />

quindi saranno chiesti i dati relativi alle erogazioni<br />

dei contributi da parte della <strong>Regione</strong>, che<br />

quella di Smacchi, infatti la discussione sui parametri<br />

normativi da adottare è tuttora aperta.<br />

“LA TELEVISIONE DI OGGI È SOLO APPA-<br />

RENTEMENTE PIÙ DONNA, IN REALTÀ LA<br />

TELEVISIONE NASCE MASCHIO” - A PALAZ-<br />

ZO CESARONI LA PRESENTAZIONE DEL LI-<br />

BRO “OCCHI DI MASCHIO” DI DANIELA<br />

BRANCATI<br />

Inserito nell'ambito del progetto 'Comunicazione<br />

al femminile', approvato dal Corecom <strong>Umbria</strong> e<br />

organizzato insieme al Servizio Documentazione<br />

e Istituti del <strong>Consiglio</strong> regionale, si è svolta oggi<br />

pomeriggio a Palazzo Cesaroni la presentazione<br />

del libro di Daniela Brancati 'Occhi di maschio' Le<br />

donne e la televisione in Italia. Il libro ripercorre<br />

la storia della televisione italiana, dalle prime<br />

trasmissioni del 1954 ad oggi, analizzando gli<br />

avvenimenti dal punto di vista delle donne.<br />

Perugia, 7 <strong>giugno</strong> <strong>2012</strong> - “La televisione di oggi è<br />

solo apparentemente più donna, in realtà la televisione<br />

nasce maschio, dalla testa di ingegneri<br />

uomini e dominata dagli uomini per tantissimi<br />

anni. È vero che oggi ci sono donne in posizioni<br />

di grandi responsabilità, ma non è detto che a<br />

questa responsabilità corrisponda un potere reale”.<br />

Parole della giornalista e scrittrice Daniela<br />

Brancatipronunciate nel corso della presentazione<br />

del suo volume “'Occhi di maschio' Le donne e<br />

la televisione in Italia. Una storia dal 1954 ad<br />

oggi”, che si è svolta nel pomeriggio di oggi a<br />

Palazzo Cesaroni. Un evento inserito all'interno<br />

del progetto 'Comunicazione al femminile', approvato<br />

dal Corecom <strong>Umbria</strong> e organizzato insieme<br />

al Servizio Documentazione e Istituti del<br />

<strong>Consiglio</strong> regionale. Nel suo saluto d'apertura, la<br />

Dirigente del servizio Documentazione e Istituti<br />

del <strong>Consiglio</strong> regionale, Rosalba Iannucci ha ricordato<br />

come questa iniziativa, in sostanza, si<br />

inserisce in un quadro di valorizzazione della<br />

bibliomediateca di Palazzo Cesaroni, “sempre più<br />

volta all'esterno verso un pubblico che la apprezzi<br />

anche per le occasioni di incontro che sa offrire”.<br />

Dopo la presentazione dell'evento, curata dal<br />

Direttore del Corriere <strong>dell'<strong>Umbria</strong></strong>, Anna Mossuto<br />

è stato il Direttore Rai (sede regionale <strong>dell'<strong>Umbria</strong></strong>)<br />

Patrizia Romani ad aprire la parte riservata<br />

agli interventi. Per Romani, “il periodo degli anni<br />

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