giugno 2012 - Consiglio Regionale dell'Umbria - Regione Umbria
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iforme<br />
seduta dell'Assemblea regionale, saranno Fausto<br />
Galanello (Pd) e Andrea Lignani Marchesani<br />
(Pdl).<br />
SVILUPPUMBRIA: “SOLUZIONE INAPPRO-<br />
PRIATA E CONTRADDITTORIA, LA CRISI<br />
NON PUÒ ATTENDERE LE LITURGIE DELLA<br />
POLITICA” - BARBERINI (PD) SULLA LEGGE<br />
APPROVATA IERI IN PRIMA COMMISSIONE<br />
Perugia, 21 <strong>giugno</strong> <strong>2012</strong> - “La decisione di affidare<br />
ad un amministratore unico a tempo la ristrutturazione<br />
di Sviluppumbria è inappropriata e<br />
contraddittoria: la grave crisi economica in atto<br />
non può attendere le liturgie della politica, servono<br />
soluzioni immediate che permettano alla<br />
società di dare risposte rapide, concrete ed efficaci<br />
al sistema economico e produttivo umbro in<br />
difficoltà”. Lo afferma il consigliere regionale<br />
Luca Barberini (Pd), commentando<br />
l’approvazione, avvenuta ieri in Prima commissione,<br />
del disegno di legge della Giunta che sopprime<br />
l’Apt e conferisce a Sviluppumbria funzioni<br />
di promozione turistica e territoriale <strong>dell'<strong>Umbria</strong></strong>,<br />
rivedendone struttura e competenze. “Ritengo<br />
positivo – sottolinea Barberini – il fatto che tutta<br />
la gestione del settore economico e produttivo<br />
regionale venga ricondotta a unico soggetto,<br />
perché diamo una risposta importante alle esigenze<br />
di semplificazione e di razionalizzazione.<br />
Sono inoltre molto soddisfatto dell’approvazione<br />
della mia proposta di ridurre da 5 a 3 il numero<br />
dei membri del consiglio di amministrazione di<br />
Sviluppumbria e del conseguente riconoscimento<br />
dell’idea che aziende di questo tipo hanno la necessità<br />
di essere governate da un organo collegiale<br />
in grado di garantire la necessaria partecipazione<br />
e condivisione delle scelte e al tempo<br />
stesso soluzioni efficaci e tempestive. In questo<br />
quadro – aggiunge il consigliere regionale - mi<br />
sembra però alquanto paradossale la decisione di<br />
affidare a un amministratore unico e a tempo la<br />
ristrutturazione della stessa società e sono fortemente<br />
rammaricato per la bocciatura del mio<br />
emendamento in merito, che proponeva di assegnare<br />
tale incarico al nuovo Cda. Mi chiedo –<br />
prosegue Luca Barberini – se abbia un senso<br />
prima scegliere di razionalizzare e poi introdurre<br />
una nuova figura che si occupi in maniera provvisoria<br />
(e quindi senza possibilità di adottare<br />
soluzioni a lungo termine) della governace di<br />
un’impresa come Sviluppumbria che ha, invece,<br />
la necessità di essere immediatamente e fortemente<br />
operativa. Penso che sia di una scelta<br />
sbagliata sia dal punto di vista etico e politico,<br />
perché l’idea di un uomo solo al comando non mi<br />
appassiona, sia sul fronte organizzativo perché<br />
questa soluzione parziale, e per di più a scadenza,<br />
non può che penalizzare l’attività di Sviluppumbria.<br />
Politica e istituzioni – conclude Barberini<br />
– non possono ancora una volta non decidere:<br />
il nostro tempo e le nostre difficoltà impongono<br />
soluzioni e scelte certe e coraggiose. Mi auguro,<br />
pertanto, un diverso pronunciamento in <strong>Consiglio</strong><br />
regionale”.<br />
STATUTO: “CONTRASTO ALLA CRIMINALITÀ<br />
ORGANIZZATA ED ALLE MAFIE” - AMPIO<br />
CONSENSO ALLA PROPOSTA DI CIRIGNONI<br />
(LEGA NORD) CHE SI DICHIARA “SODDI-<br />
SFATTO DEL VOTO” E RITIRA TUTTE LE AL-<br />
TRE PROPOSTE<br />
La Commissione speciale per le riforme statutarie<br />
e regolamentari ha approvato, con una votazione<br />
quasi unanime - si è astenuta l'Udc - l'inserimento<br />
al terzo posto dei valori fondanti della Carta<br />
umbra, del “contrasto alla criminalità organizzata<br />
ed alle mafie”, proposto dal capogruppo della<br />
Lega Nord Gianluca Cirignoni. Soddisfazione per<br />
il voto e per l'ampio dibattito che lo ha preceduto,<br />
sono state espresse dallo stesso Cirignoni e<br />
dal presidente della Commissione Andrea Smacchi.<br />
Perugia, 21 <strong>giugno</strong> <strong>2012</strong> – Il concetto di “contrasto<br />
alla criminalità organizzata ed alle mafie”,<br />
potrà essere il terzo dei valori fondanti dello Statuto<br />
della <strong>Regione</strong> <strong>Umbria</strong>, da inserire subito<br />
dopo i primi due che già ora fanno riferimento<br />
alla cultura “della pace e della non violenza” ed a<br />
quella della “accoglienza della coesione sociale e<br />
delle differenze”. Lo ha deciso la Commissione<br />
speciale per le riforme statutarie e regolamentari<br />
di Palazzo Cesaroni, presieduta da Andrea Smacchi,<br />
esprimendo un voto quasi unanime (si è<br />
astenuta solo l'Udc) sulla proposta del consigliere<br />
della Lega Nord Gianluca Cirignoni. Il testo approvato,<br />
che dovrà essere ratificato dall'Aula, è<br />
stato presentato questa mattina dallo stesso<br />
Gianluca Cirignoni, “come principio qualificante<br />
dello Statuto, contro quella zona grigia della criminalità<br />
organizzata e delle stesse mafie che da<br />
tempo minacciano di coinvolgere le istituzioni,<br />
comprese le Regioni”. Lo stesso Cirignoni, preso<br />
atto della disponibilità dimostrata nell'ultima<br />
seduta da diversi commissari, ha comunicato<br />
l'intenzione di ritirare le altre proposte di modifiche<br />
statutarie, presentate a suo tempo che tra<br />
l'altro riguardavano l'acqua pubblica, il volontariato<br />
attivo e la Orte Ravenna come strada centrale<br />
e gratuita degli umbri, ma che avrebbero<br />
rischiato di non raccogliere il consenso dei membri<br />
della Commissione. Subito dopo il voto Cirignoni<br />
ha espresso grande soddisfazione per l'accoglimento<br />
della sua proposta. “Inserire la lotta<br />
alla criminalità organizzata fra i principi dello<br />
Statuto, ha aggiunto, significa mandare un chiaro<br />
segnale politico di rinnovamento a tutta la<br />
società umbra e gettare le basi per un futuro<br />
migliore dei nostri giovani”. Soddisfazione è stata<br />
espressa anche dal presidente della Commissione<br />
Andrea Smacchi che ha parlato di “sintesi importante<br />
emersa al termine di un confronto aperto e<br />
di un dibattito ricco che ha ipotizzato anche altre<br />
ipotesi di principi da inserire nello Statuto, spaziando<br />
dai temi della tossicodipendenza e più in<br />
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