giugno 2012 - Consiglio Regionale dell'Umbria - Regione Umbria
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Economia/lavoro<br />
confezionamento di prodotti da ricorrenza. La<br />
cooperativa – continua - per 23 anni ha impiegato<br />
oltre 200 lavoratori nel territorio del Trasimeno,<br />
garantendo la presenza industriale nell'area,<br />
ed ha operato unicamente su committenza della<br />
multinazionale Nestlè, proprietaria del marchio<br />
Perugina, fino al 2009, anno in cui sono venuti<br />
meno i vincoli di esclusività”. Stufara evidenzia<br />
inoltre che “nel corso degli ultimi tre anni si è<br />
determinata presso la cooperativa Euroservice la<br />
perdita di numerosi posti di lavoro, dovuta all'effetto<br />
congiunto della crisi economica, della fine<br />
del rapporto di esclusività con la Nestlè e della<br />
mancata diversificazione delle produzioni, con<br />
conseguente svuotamento produttivo ed occupazionale<br />
della Cooperativa, dove attualmente risultano<br />
impiegate circa 46 unità lavoratrici, in<br />
grande prevalenza donne. Ad aprile <strong>2012</strong> la Nestè<br />
ha formalizzato la decisione di recedere il<br />
rapporto di committenza e di reintegrare nello<br />
stabilimento di San Sisto le produzioni già affidate<br />
alla cooperativa Euroservice, i cui lavoratori si<br />
sono ritrovati di punto in bianco senza occupazione.<br />
Dopo una prima, infruttuosa fase di trattative<br />
ed a fronte della conferma, da parte della<br />
Nestlè, dell'intenzione di procedere al riassorbimento<br />
delle produzioni senza il reintegro delle<br />
maestranze, i sindacati ed i lavoratori – aggiunge<br />
il capogruppo del Prc – Fds - hanno deciso la<br />
serrata degli stabilimenti e richiesto un tavolo<br />
regionale, da cui è scaturito l'impegno della <strong>Regione</strong><br />
a predisporre le necessarie procedure per<br />
la concessione degli ammortizzatori sociali in<br />
deroga”. Damiano Stufara conclude rimarcando<br />
che “la cooperativa Euroservice non può essere<br />
considerata un mero imprenditore privato fornitore<br />
di sevizi per la Nestlè, in quanto la sua origine<br />
e le sue attività la configurano a tutti gli<br />
effetti come un ramo d'azienda della multinazionale<br />
che dall'esternalizzazione fino ad oggi operata<br />
ha tratto indubbi benefici in termini di ridotti<br />
costi per il personale. Nel corso dei molteplici<br />
incontri avvenuti (l'ultimo lo scorso 15 <strong>giugno</strong>) le<br />
due dirigenze aziendali si sono attribuite vicendevolmente<br />
le responsabilità rispetto all'attuale<br />
situazione, segno della necessità di un salto di<br />
qualità della trattativa che solo le istituzioni possono<br />
garantire”.<br />
“VICINO ALLE ISTANZE DEL MONDO DEL-<br />
L'IMPRESA, DEL COMMERCIO E DELL'ARTI-<br />
GIANATO” - DE SIO (PDL) A MARGINE DEL-<br />
LA MOBILITAZIONE SVOLTASI STAMATTINA<br />
A TERNI<br />
Il consigliere regionale del PdL, Alfredo De Sio,<br />
intervenendo a margine della mobilitazione svoltasi<br />
stamattina a Terni, organizzata dalle rappresentanze<br />
di Confcommercio, Confesercenti, Confartigianato<br />
e Confapi, garantisce il suo sostegno<br />
e vicinanza alle istanze del mondo dell’impresa,<br />
del commercio e dell’artigianato, “preoccupati a<br />
fronte di provvedimenti economici che deprimono<br />
la crescita, creano disoccupazione e precarietà”.<br />
Per De Sio, “la spina dorsale della nostra<br />
economia rischia di essere cancellata da troppe<br />
tasse che abbassano il livello di competitività e<br />
innescano meccanismi recessivi”.<br />
Perugia, 19 <strong>giugno</strong> <strong>2012</strong> - “Sostegno e vicinanza<br />
alle istanze del mondo dell’impresa, del commercio<br />
e dell’artigianato che hanno manifestato tutto<br />
i loro disagio e la loro preoccupazione a fronte di<br />
provvedimenti economici che deprimono la crescita,<br />
creano disoccupazione e precarietà”. Così il<br />
consigliere regionale del PdL, Alfredo De Sio a<br />
margine della mobilitazione che si è svolta stamattina<br />
a Terni organizzata dalle rappresentanze<br />
di Confcommercio, Confesercenti, Confartigianato<br />
e Confapi. “Chi ha avuto la possibilità di partecipare<br />
all’iniziativa - continua il consigliere regionale<br />
- ha potuto constatare la rabbia, la delusione,<br />
ma anche il senso di responsabilità di tanti<br />
operatori ed esercenti che reclamano un'attenzione<br />
virtuosa verso i loro comparti e non rivendicazioni<br />
assistenziali. L’impresa familiare, quella<br />
artigiana ed il commercio sono da tutti considerati<br />
elementi forti della nostra economia eppure -<br />
rileva De Sio - troppo spesso da parte di chi governa<br />
non c’è attenzione nell’applicazione di politiche<br />
utili al consolidamento di questi settori. La<br />
spina dorsale della nostra economia – spiega -<br />
rischia di essere cancellata da troppe tasse che<br />
abbassano il livello di competitività e innescano<br />
meccanismi recessivi, nonché da un sistema creditizio<br />
che opera politiche inaccettabili per chi<br />
produce e garantisce occupazione”. “Oggi c’è la<br />
crisi –conclude l'esponente del centro destra -,<br />
ma la gravità della stessa è anche direttamente<br />
proporzionale a ciò che a livello nazionale ed<br />
anche in questa regione si è concretamente fatto<br />
per sostenere questi comparti in termini di infrastrutture,<br />
investimenti e sburocratizzazione”.<br />
GRUPPI D'ACQUISTO SOLIDALI: “DISPONI-<br />
BILI I CONTRIBUTI REGIONALI. L'UMBRIA<br />
TRA LE REGIONI PIÙ ATTENTE ALLE NUOVE<br />
FORME DI ECONOMIA SOSTENIBILE – NOTA<br />
DI DOTTORINI (IDV) PRIMO FIRMATARIO<br />
DELLA LEGGE<br />
Il capogruppo regionale dell'Italia dei Valori, Oliviero<br />
Dottorini fa sapere ai consumatori umbri,<br />
attraverso una nota, che sono già disponibili i<br />
contributi per i Gruppi d'acquisto solidali (Gas) e<br />
che le domande devono essere presentate entro<br />
il 30 settembre. Dottorini, che è stato primo firmatario<br />
della legge '1/2011' per incentivare la<br />
costituzione in <strong>Umbria</strong> di gruppi di acquisto solidali<br />
(Gas) che favoriscano la vendita diretta e<br />
senza intermediari di prodotti agricoli locali di<br />
qualità ed a chilometri zero, spiega come “con la<br />
manovra finanziaria la <strong>Regione</strong> ha stanziato<br />
70mila euro che ora i consumatori aderenti ai<br />
Gas potranno richiedere per sostenere le spese<br />
di funzionamento e gestione dei propri gruppi<br />
d'acquisto. I contributi saranno ricompresi tra<br />
mille e 5mila euro per i Gas regionali: priorità a<br />
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