giugno 2012 - Consiglio Regionale dell'Umbria - Regione Umbria
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POLITICA/ATtUALITà<br />
l'esecutivo regionale deve entrare tempestivamente<br />
nel merito della proposta di soppressione<br />
sollecitando il Governo ad una valutazione più<br />
ampia della riforma delle sedi. Questa non può<br />
essere calata dall'alto senza tenere nella dovuta<br />
considerazione criteri oggettivi come la produttività,<br />
l'efficienza e la funzionalità logistica rispetto<br />
ai territori di riferimento". Per Galanello “l'attuale<br />
ipotesi, articolata su Perugia, Spoleto e Terni,<br />
con la chiusura di tutte le altre sedi, genera uno<br />
squilibrio che marginalizza realtà geografiche<br />
importanti, senza tenere conto di merito ed e-<br />
sperienze. La proposta del Governo – aggiunge il<br />
consigliere Pd – risulta inoltre asfittica nel non<br />
prendere in alcuna considerazione un ripensamento<br />
in grado di guardare oltre i confini regionali,<br />
creando sinergie con le regioni limitrofe: un<br />
aspetto – conclude – che potrebbe rendere decisamente<br />
più valida la salvaguardia di un tribunale<br />
efficiente e funzionale come quello di Orvieto".<br />
ALTO TEVERE: “TERRITORIO PIÙ PENALIZ-<br />
ZATO DALLE RISTRUTTURAZIONI DI GO-<br />
VERNANCE IN ATTO” - PER LIGNANI MAR-<br />
CHESANI (PDL) “LA REGIONE HA IL DOVE-<br />
RE DI FAVORIRE RIEQUILIBRIO ED EQUA<br />
RIPARTIZIONE DEI SACRIFICI”<br />
Perugia, 4 <strong>giugno</strong> <strong>2012</strong> - “Spoleto salva il proprio<br />
tribunale. Foligno probabilmente la sede della<br />
Asl. La governance della futura banca<br />
dell’<strong>Umbria</strong> sarà localizzata tutta nell’area<br />
dell’<strong>Umbria</strong> del sud. Città di Castello, invece, si<br />
vede spogliata di tutti i propri centri decisionali e<br />
di servizio, ivi compreso i corsi universitari”. Lo<br />
sostiene il consigliere regionale Andrea Lignani<br />
Marchesani (Pdl) secondo cui “sarebbe sciocco<br />
fare solo becero campanilismo e non rendersi<br />
conto che è tempo di sacrifici per tutti, ma è in<br />
atto una sperequazione che vede l’Alto Tevere in<br />
particolare e l’intera Alta <strong>Umbria</strong> nel suo complesso<br />
progressivamente spogliati e marginalizzati”.<br />
“A prescindere dalle logiche di maggioranza<br />
e dalle dinamiche campanilistiche – nota Lignani<br />
- è assai miope scaricare su un unico comprensorio<br />
pesi non sopportabili, che favoriscono<br />
sensi di frustrazione e involuzioni anche in altri<br />
campi strategici come l’economia e il sociale.<br />
L’<strong>Umbria</strong>, se vuole sopravvivere, ha bisogno di<br />
un Alto Tevere forte e dinamico, come lo è stato<br />
fino a tutti gli anni ‘90. In questo contesto – aggiunge<br />
- è la <strong>Regione</strong> che deve essere soggetto<br />
protagonista ed armonizzatore dei processi, anche<br />
in campi dove apparentemente è meno responsabile<br />
come quello giudiziario. Necessario, in<br />
questa sede, interagire con Anci e Governo, portando<br />
le statistiche dei carichi giudiziari per non<br />
far ricadere su cittadini ed avvocati del nord<br />
dell’<strong>Umbria</strong> un peso maggiore, in termini economici,<br />
rispetto agli altri comprensori”. Andrea Lignani<br />
Marchesani conclude rilevando che “in ogni<br />
caso, alla fine del processo riformatore (che auspichiamo<br />
celere), il carico dei sacrifici dovrà<br />
essere equo per tutti: altrimenti non si potrà<br />
certo chiedere ai rappresentanti di territori penalizzati<br />
un senso di responsabilità istituzionale che<br />
avrebbe solo il sapore della presa in giro nei confronti<br />
delle Comunità altotiberine”.<br />
“UN'OFFESA AL BUON SENSO E AL BUON<br />
GUSTO” - NOTA DI BRUTTI (IDV) CONTRO I<br />
RIMBORSI BENZINA AI CONSIGLIERI CO-<br />
MUNALI DI PERUGIA<br />
Perugia, 14 <strong>giugno</strong> <strong>2012</strong> - “Chiedere i rimborsi<br />
per la benzina mentre i cittadini sono in fila a<br />
pagare un'Imu esosa e ingiusta suona come u-<br />
n'offesa al buon senso e al buon gusto”. Paolo<br />
Brutti, consigliere regionale dell'Italia dei Valori,<br />
“censura senza mezzi termini la risoluzione votata<br />
a Palazzo dei Priori, che consente ai consiglieri<br />
comunali fuori sede di percepire cinque euro al<br />
giorno per il carburante”. “Una manovra - precisa<br />
Paolo Brutti - che potrebbe gravare sul bilancio<br />
comunale dai 15 ai 20 mila euro l'anno. A chi<br />
sostiene che si tratta di pochi spiccioli rispondo<br />
che per lo stesso motivo la richiesta non andava<br />
neanche presentata. I costi della politica si combattono<br />
eliminando le spese a sei zeri ma anche<br />
quelle a uno zero soltanto. Dai consiglieri comunali<br />
di Perugia – conclude - preferiremmo avere<br />
segnali di tutt'altro genere, molto più rispettosi<br />
del momento difficile che vivono il Paese e la<br />
città, sempre più raffigurata come un paradiso<br />
perduto”.<br />
DROGA E SICUREZZA A PERUGIA: “FARE<br />
PREVENZIONE AI QUINDICENNI DELLE<br />
SCUOLE, ANCHE CON LA TESTIMONIANZA<br />
DIRETTA DI CHI DAL TUNNEL DELLA TOS-<br />
SICODIPENDENZA È RIUSCITO AD LIBE-<br />
RARSI” - NOTA DI MARIA ROSI (PDL)<br />
Maria Rosi, consigliere regionale del Pdl ritiene<br />
che per fronteggiare i due grandi problemi di<br />
Perugia, tossicodipendenza e sicurezza, sia necessario<br />
affiancare alla repressione una decisa<br />
azione di prevenzione nelle scuole, anche proponendo<br />
nelle classi le testimonianze dirette di quei<br />
giovani che sono riusciti a liberarsi dal dal terrificante<br />
tunnel della droga: mettendoli nella condizione<br />
di trasmettere il proprio calvario e di testimoniare<br />
sui danni fisici e psichici che comporta<br />
l'uso di stupefacenti.<br />
Perugia, 15 <strong>giugno</strong> <strong>2012</strong> – A Perugia ci si è finalmente<br />
accorti che in città esistono due grandi<br />
problemi, la sicurezza e le morti per overdose;<br />
ma l'impressione è che si è ancora ben lontani<br />
dal volerli radicalmente affrontare e risolvere. Lo<br />
afferma Maria Rosi, consigliere regionale del Pdl<br />
proponendo di affiancare alla necessaria repressione<br />
dello spaccio e delle varie forme di violenza,<br />
incisive azioni di prevenzione nelle scuole<br />
sull'uso delle droghe. Il consigliere suggerisce di<br />
proporre nelle classi le testimonianze dirette di<br />
quei giovani che sono riusciti a liberarsi dal terri-<br />
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