giugno 2012 - Consiglio Regionale dell'Umbria - Regione Umbria
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Istruzione/formazione<br />
ritenute non attinenti al Piano regionale dell'offerta<br />
formativa e della programmazione della<br />
rete scolastica, trattandosi di qualifiche da realizzarsi<br />
nell'ambito della programmazione regionale<br />
del Sistema di istruzione e formazione professionale<br />
in regime di sussidiarietà.<br />
Perugia, 19 <strong>giugno</strong> <strong>2012</strong> – Il <strong>Consiglio</strong> regionale<br />
ha approvato, con 27 voti favorevoli e una a-<br />
stensione (Cirignoni, Lega Nord), l'atto amministrativo<br />
contenente le “Opzioni degli Istituti tecnici<br />
e professionali <strong>dell'<strong>Umbria</strong></strong> per l'anno scolastico<br />
<strong>2012</strong>-2013”. Il relatore Massimo Buconi,<br />
presidente della terza Commissione consiliare, ha<br />
illustrato l'atto in Aula: “E' previsto che gli Istituti<br />
professionali e gli Istituti tecnici – ha spiegato -<br />
siano organizzati in settori, indirizzi e articolazioni,<br />
nonché in un numero contenuto di 'opzioni'<br />
incluse in un apposito elenco nazionale da definirsi<br />
con decreto del Ministero su parere della<br />
Conferenza Stato-Regioni. Nei tavoli tecnici nazionali,<br />
ai quali prendono parte gli assessori regionali<br />
all'Istruzione, è emerso l'orientamento<br />
verso un effettivo inserimento di tali opzioni già<br />
dall'anno scolastico <strong>2012</strong>-2013, al fine di favorire<br />
l'ampliamento dell'offerta formativa regionale<br />
che possa soddisfare meglio le esigenze presenti<br />
nel territorio. Tali articolazioni e opzioni sono<br />
attivabili al terzo anno di corso e quindi, per i<br />
percorsi avviati nell'anno scolastico 2010/11, a<br />
partire dall'anno scolastico <strong>2012</strong>/2013. Perciò<br />
con deliberazione di Giunta regionale (n.108 –<br />
febbraio <strong>2012</strong>) la <strong>Regione</strong>, nell'ottica di favorire<br />
l'inserimento delle 'opzioni' fin dall'anno scolastico<br />
<strong>2012</strong>/2013, ha concesso alle Istituzioni scolastiche<br />
la possibilità di richiedere l'autorizzazione<br />
ad attivare una o più opzioni inviando le richieste<br />
alla Provincia competente e per conoscenza all'Ufficio<br />
scolastico regionale per l'<strong>Umbria</strong>”. Per<br />
quanto riguarda la Provincia di Perugia, sono<br />
state accolte tutte le proposte degli Istituti scolastici<br />
richiedenti, anche quelle dell'“I.I.S. Patrizi-<br />
Baldelli-Cavallotti" di Città di Castello, che non<br />
aveva prodotto nei tempi richiesti la documentazione<br />
prevista per l'attivazione delle opzioni, ma<br />
l'ha fornita successivamente. Nella Provincia di<br />
Terni, sono state accolte tutte le proposte degli<br />
Istituti scolastici richiedenti ad eccezione delle<br />
seguenti richieste dell'Istituto Professionale per<br />
l'Industria e Artigianato "Sandro Pertini" di Terni:<br />
operatore del Benessere (indirizzo acconciatura e<br />
indirizzo estetica); operatore meccanico, elettrico,<br />
elettronico, operatore dell'abbigliamento,<br />
operatore di impianti termoidraulici, operatore<br />
alla riparazione dei veicoli a motore. “La Provincia<br />
di Terni – ha spiegato Buconi - ha deliberato<br />
che non è possibile prenderle in considerazione<br />
in quanto non attinenti al Piano regionale dell'offerta<br />
formativa e della programmazione della<br />
rete scolastica, trattandosi di qualifiche da realizzarsi<br />
nell'ambito della programmazione regionale<br />
del sistema di istruzione e formazione professionale<br />
in regime di sussidiarietà”.<br />
ISTITUTO MAZZATINTI GUBBIO: “CONDI-<br />
VISIONE DEI CORSI POST DIPLOMA DA<br />
PARTE DI REGIONE, PROVINCIA ED UFFI-<br />
CIO SCOLASTICO. ORA ACCELERARE PER<br />
CHIUDERE IL CERCHIO PRIMA DELLA FINE<br />
DELL'ESTATE” - NOTA DI SMACCHI (PD)<br />
Il consigliere regionale del PD Andrea Smacchi<br />
riporta gli esiti di un incontro, svoltosi a Palazzo<br />
Cesaroni, incentrato su un corso post diploma<br />
per tecnico del restauro da attivare presso l'Istituto<br />
superiore Mazzatinti di Gubbio. Per Smacchi<br />
si tratta di una felice intuizione del preside dell'istituto,<br />
che potrebbe realizzarsi in tempi brevi,<br />
grazie al sostegno dell'Ufficio scolastico regionale,<br />
della Provincia e della <strong>Regione</strong>.<br />
Perugia, 20 <strong>giugno</strong> <strong>2012</strong> - “Correva l'anno 2009<br />
quando il preside dell'Istituto superiore Mazzatinti<br />
di Gubbio, Dario Missaglia, in stretta collaborazione<br />
con il vicario professor Fanucci, elaborarono<br />
il progetto per la sperimentazione di un corso<br />
post diploma, mirato alla formazione della figura<br />
del tecnico del restauro, un'intuizione molto felice<br />
che potrebbe trovare applicazione concreta in<br />
tempi brevi”. Lo annuncia il consigliere regionale<br />
del PD Andrea Smacchi, spiegando che “dall'incontro<br />
tenuto ieri presso la sede del <strong>Consiglio</strong><br />
regionale sia i rappresentanti delle istituzioni<br />
(oltre al sottoscritto, il consigliere regionale Goracci,<br />
il consigliere provinciale Baldelli, l'assessore<br />
del Comune di Gubbio Michela Tinti) che la<br />
direttrice dell'Ufficio scolastico regionale, Maria<br />
Letizia Melina, hanno condiviso la necessità di<br />
procedere rapidamente alle verifiche di carattere<br />
tecnico, al fine di dare rapida attuazione ad un<br />
progetto che sappia valorizzare le vocazioni del<br />
territorio e l'arte del saper fare”. Smacchi riferisce<br />
che l'obiettivo, “come ha tenuto a precisare il<br />
preside Missaglia, non è certo quello di creare<br />
nuovi corsi che durino un battito d'ali, ma quello<br />
di dare una risposta concreta alle esigenze delle<br />
aziende del territorio, soprattutto in un momento<br />
di così pesante crisi economica e sociale. La liceizzazione<br />
degli istituti d'arte (5 in tutta l'<strong>Umbria</strong>),<br />
oltre a mettere in forte discussione l'esistenza<br />
degli stessi, ha portato ad un progressivo<br />
distacco della scuola dagli antichi mestieri e dalle<br />
attività laboratoriali, che rischiano di essere persi<br />
per sempre. Proprio per questo - prosegue<br />
Smacchi – il progetto consentirebbe anche di<br />
attivare tutta una serie di sinergie, non strettamente<br />
legate allo specifico corso post diploma.<br />
La buona notizia – conclude – risiede nel fatto<br />
che vi è una disponibilità a procedere verso l'attivazione<br />
del progetto da parte dell'Ufficio scolastico<br />
regionale condivisa, anche da Provincia e<br />
<strong>Regione</strong>, che va tradotta nel più breve tempo<br />
possibile in azioni concrete. A tale scopo verrà<br />
riconvocato un incontro che auspico conclusivo<br />
prima della pausa estiva”.<br />
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