giugno 2012 - Consiglio Regionale dell'Umbria - Regione Umbria
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Urbanistica/edilizia<br />
tare il fenomeno generalizzato di vendite degli<br />
immobili che, aldilà del valore di legame affettivo<br />
con la comunità di origine, può comportare soprattutto<br />
nei Comuni interessati in passato da<br />
forti flussi migratori un impatto economico molto<br />
negativo. Senza dimenticare - conclude - il rischio<br />
della crescita nei nostri corregionali<br />
all’estero di un senso di sfiducia nelle istituzioni<br />
umbre, potendo essi percepire la rinuncia a questa<br />
opportunità quasi come un tradimento delle<br />
proprie aspettative di riconoscimento del legame<br />
profondo che mantengono con la terra d’origine,<br />
che grazie anche alle loro rimesse economiche<br />
ha potuto beneficiare per anni di una continua<br />
crescita economica e sociale".<br />
ci fosse stata una reale volontà politica. Oggi –<br />
conclude - occorrerebbero situazioni alternative,<br />
ma la <strong>Regione</strong> ha già investito nel restauro di<br />
Palazzo Vitelli e risorse private sono già andate<br />
in progetti che hanno assecondato volontà bancarie<br />
e non i desiderata della Comunità tifernate”.<br />
VECCHIO OSPEDALE DI CITTÀ DI CASTEL-<br />
LO: “I RIMPALLI DI RESPONSABILITÀ<br />
HANNO PRODOTTO UN BANDO DI VENDITA<br />
CON UNA BASE D’ASTA FUORI MERCATO” -<br />
NOTA DI LIGNANI (PDL)<br />
Secondo il consigliere regionale Andrea Lignani<br />
Marchesani (Pdl) il bando di vendita dell'ex ospedale<br />
di Città di Castello avrà una base d'asta del<br />
tutto fuori mercato, dovendo partire dai quasi<br />
cinque milioni di euro fissati dalla relativa delibera<br />
di Giunta e considerando i costi, probabilmente<br />
ingenti, del restauro. Per Lignani lo stabile<br />
rischia di restare a lungo invenduto e nel degrado.<br />
Servirebbero soluzioni alternative.<br />
Perugia, 28 <strong>giugno</strong> <strong>2012</strong> - “Mesi, anzi, anni per<br />
partorire, dopo innumerevoli rimpalli di responsabilità,<br />
un bando di vendita dell’ex ospedale di<br />
Città di Castello che sicuramente avrà una base<br />
d’asta del tutto fuori mercato. Il bando per<br />
l’alienazione in questione, che a breve vedrà la<br />
luce, dovrebbe infatti partire da una base d’asta<br />
di 4milioni 750mila euro, come indicato nella<br />
Delibera di Giunta regionale numero 313 del 27<br />
marzo <strong>2012</strong>, che fissa i 'paletti' della vendita.<br />
Una cifra evidentemente fuori mercato, che lascerà<br />
per certo lo stabile invenduto e nel degrado<br />
per altri anni”. E' l'opinione del consigliere<br />
regionale del Pdl Andrea Lignani Marchesani sulla<br />
base d'asta per la vendita dell'ex ospedale tifernate.<br />
“Veramente stucchevoli appaiono oggi –<br />
continua Lignani - i rimpalli di responsabilità tra<br />
Comune di Città di Castello e <strong>Regione</strong> <strong>Umbria</strong>:<br />
enti, amministrati dalla stessa maggioranza politica,<br />
che hanno favorito in città una rincorsa a<br />
chimere elettoralistiche e a sogni di grandezza<br />
che, comunque, avevano come presupposto un<br />
congruo sconto sul prezzo di vendita. Oggi, pensare<br />
ad un imprenditore che possa investire, in<br />
questa situazione economica e finanziaria, una<br />
cifra non inferiore ai dieci milioni di euro (tra<br />
acquisto e restauro) è pura utopia. Gli errori del<br />
passato, a cominciare dall’amplificazione del degrado<br />
determinato dalla permanenza in loco per<br />
anni del Ser.T, verranno presto clamorosamente<br />
a galla. Qualche anno fa, la situazione avrebbe<br />
permesso invece un epilogo ben diverso, se solo<br />
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