il 1° report sul Pronto Soccorso e i dimessi - Azienda Ospedaliera S ...

”L’Azienda ascolta, un impegno verso i cittadini . Programma di Customer satisfaction 2008 – 2009”
7) Informazioni sulla diagnosi: c’è la richiesta di ricevere maggiori chiarimenti, dettagli, e
informazioni più coerenti (sono stati evidenziati casi in cui il paziente o il familiare riceve
da medici dello stesso reparto pareri contrastanti generando confusione e maggiori
preoccupazioni, Tab.7.3);
8) Riservatezza: evitare le situazioni che incidono negativamente quali le cure effettuate a
letto senza un separè, il poco spazio a disposizione del paziente, che comporta una
limitazione di movimenti, avere nella stessa camera pazienti che nel corso del giorno o della
notte “vanno in escandescenza”, episodi poco rispettosi della dignità umana, ad esempio è
stato raccontato da un paziente che il suo “vicino” di letto è deceduto e non è stato trasferito
immediatamente dalla camera per la mancanza di un luogo dove spostarlo, e ciò ha creato
una situazione poco vivibile (il paziente deceduto è rimasto in stanza coperto da divisori);
9) Umanizzazione: la richiesta di maggiori attenzioni sul piano umano, in termini di
disponibilità, comprensione, dialogo, non solo verso il paziente, ma anche nei confronti dei
familiari. I suggerimenti sono rivolti a medici e infermieri;
10) Assistenza post-parto: alcune intervistate evidenziano la mancanza di una assistenza
costante e attenta da parte del personale, sia nelle prime importantissime fasi di allattamento
sia nella gestione delle operazioni più pratiche come per esempio il cambio dei pannolini.
Difficoltà di questo genere vengono riscontrare principalmente da donne che affrontano la
prima gravidanza e, nonostante l’istinto materno, non sono preparate ad essere madri e a
relazionarsi con il neonato. Il presente indicatore può rappresentare un nuovo standard da
inserire nella Carta dei Servizi.
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