il 1° report sul Pronto Soccorso e i dimessi - Azienda Ospedaliera S ...

”L’Azienda ascolta, un impegno verso i cittadini . Programma di Customer satisfaction 2008 – 2009”
informazioni sul
suo stato di
salute
Ha ricevuto
informazioni
sulle cure
effettuate
Ha ricevuto
informazioni su
eventuali
rischi
Ha parlato con
il medico al
momento della
dimissione
La lettera di
dimissione era
esauriente
Questionario 528 0,85 0,01 A2, A12, A27, A28, A29, A33, A35
Questionario 527 0,86 0,01 A12, A27, A29, A33, A35,
Questionario 510 0,92 0,01 A2, A3, A12
Questionario 498 0,82 0,01
A3, A8, A12, A19, A25, A27, A29, A33,
A37
In merito all’aspetto relativo alle tutele e alla privacy garantite dall’azienda (Tab.4) emerge una
situazione di regolarità, in particolare nei casi di richiesta del consenso informato, parto effettuato in
anonimato, riservatezza nell’interruzione di gravidanza, presenza h24 di un genitore durante una
qualsiasi prestazione svolta nei confronti di un minore sotto i 14 anni. E’ stato chiesto agli
intervistati se durante il ricovero ci sono stati momenti nei quali hanno desiderato maggiore
riservatezza, attribuendo un punteggio pari a 1 alla modalità di risposta “Mai”, 0,75 alla modalità
“Poche volte”, 0,25 per “Quasi sempre” e infine 0 per la risposta “Sempre”. Il punteggio medio 0,90
indica, complessivamente, che gli utenti non “soffrono” sotto questo aspetto, anche se sono state
rilevate, e descritte precedentemente, alcune situazioni che incidono negativamente: le cure
effettuate a letto senza un separè, il poco spazio a disposizione del paziente che comporta una
limitazione di movimenti, avere nella stessa camera pazienti che nel corso del giorno o della notte
“vanno in escandescenza”, episodi poco rispettosi della dignità umana, ad esempio è stato
raccontato da un paziente che il suo “vicino” di letto è deceduto e non è stato trasferito
immediatamente dalla camera per la mancanza di un luogo dove spostarlo, e ciò ha creato una
situazione poco vivibile (il paziente deceduto è rimasto in stanza coperto da divisori). Il rispetto
della morte è un esigenza sentita dai pazienti ed è stata evidenziata anche nella ricerca condotta
sempre dall’U.O.C. U.R.P., in collaborazione con la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università
La Sapienza, nel 2007 (vol. Medico o dottore pubblicato nel 2008). Nel testo viene evidenziato il
racconto più emblematico di un paziente: “Non vogliamo l’hotel, ma almeno una stanza per vivere
con la propria famiglia gli ultimi istanti di vita. La mia vicina fino all’ultimo è rimasta qui con tutta
la famiglia. Ci alzavamo per stare fuori cinque minuti, poi dovevamo rientrare, dovevamo tornare a
letto, dove andavamo” e ancora “L’ultimo minuto hanno messo i paraventi, e poi è mancata, ho
chiesto all’infermiera se potevo andare altrove, per lasciare i familiari in pace senza estranei, se
volevano urlare di dolore, perché dovevano farlo con noi davanti Questa cosa mi ha sconvolto
talmente, che ho paura ad instaurare un rapporto di amicizia, è una cosa bruttissima vedere morire
una persona in quel modo!”.
Tab.4 Tutele e privacy
Indicatore
Strumento
di
rilevazione
N.
Dimessi/
N. U.O.
M
ES
U.O. non conformi rispetto alla carta dei
servizi
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