SUONO n° 477

REPORTAGE MONACO HI-END
di Paolo Corciulo
Il senso delle cose
La lunga teoria di auto scoperte si snoda nelle vie principali di Monaco: a bordo di ognuna uno
o due giocatori della squadra di calcio del Bayern: Mario Gomes, Thomas Muller, Pizarro, Ribéry…
Tutti con le loro camice a scacchi bianchi e rossi che fanno tanto tavolata dell’Oktoberfest,
attorniati da un’ala di folla che li tocca, che si avvicina senza barriere e senza paure reciproche
ai propri campioni…
Il Bayern ha vinto lo scudetto con 6 giornate di anticipo, il Bayern ha vinto la finale di Champions
League (per tutti noi vecchietti la Coppa dei Campioni) contro un’altra squadra tedesca.
Deutschland über alles, strapotere tedesco…
Cominciamo da qui, da un’immagine allegorica, per parlare
del Munich Hi-End; e come si potrebbe fare altrimenti: l’Hi-
End cresce, il Top Audio non si farà: nella distanza, siderale,
tra due mondi che dovrebbero essere contigui ci sta tutto il mare
dell’oceano che separa la realtà di settore tedesca da quella italiana
(in un rapporto 10 a 1 in termini di volumi di vendita).
erano sul solco del baratro (quante facce preoccupate ho visto!) poi
i laboriosi “mangia crauti” si sono rimboccati le maniche, hanno
sospinto la manifestazione verso orizzonti più internazionali, l’hanno
trasformata nel più importante crocevia europeo (e forse non solo!)
come la nave di Schettino - non invertiva la rotta e, forse, nemmeno
intuiva la possibilità di incontrare lo scoglio. Vabbè che una nave ci
mette più di mezzora per effettuare una virata, però…
marchi tedeschi non riescono ad esportare e più non ci riescono e più
si accaniscono sui loro prodotti, prima robusti, poi robustissimi, poi
Hi-End cresce e si consolida “contenendo” la crisi (giova ricordare
che, comunque nei primi tre mesi dell’anno il PIL è cresciuto dello
0,1 e che la Germania rappresenta il 25% dell’intero PIL europeo).
numero degli espositori rimane costante mentre aumenta il numero
di marchi esposti, secondo una prassi deprecabile ma consolidata
bei 12 euro al giorno per visitare la mostra) e complici le condizioni
ospitare esposizioni statiche e non) l’evento è piacevole, tant’è che
la colonia di italiani, non solo gli espositori ma anche il pubblico,
aumenta vieppiù.
E anche l’Hi-End Society, l’equivalente (Dio mi perdoni) del’APAF,
ma anche molti avvenimenti itineranti con cadenza quasi mensile,
invece di farsi scippare la presenza sul territorio da mini, micro,
organizzatori e aspiranti tali (da noi d’altronde nemmeno Roma val
bene una messa!).
Insomma, vuoi individuare il baricentro del mercato Vuoi annusare
l’aria che tira A Monaco puoi avere delle risposte…
lasciano sul taccuino ben poco al di fuori dal comune: ci ho messo
quasi tre ore di visita prima di eccitarmi per un prodotto e postarlo
poco che ho perso persin la voglia! A ben vedere più che di vere
innovazioni (e anche tra quelle di rivoluzionario c’è ben poco) il
le più in voga, assai poco oggetto di attenzione nel nostro paese.
SUONO giugno 2013 15