SUONO n° 477
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TEXIER - ROMANO - SCLAVIS<br />
des Lombards, il Sunset la Salle Pleyel e ti parlo del jazz, poi lo stesso<br />
accadeva per il rock… Oggi se vieni a Parigi, per non parlare del resto<br />
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Texier: Sì è sempre più difficile anche perché l’offerta aumenta<br />
in modo esponenziale e spesso lo spettatore non è in grado di<br />
scegliere, poi la televisione che potrebbe avere un ruolo educativo<br />
pensa solo a fare ascolto e ripete modelli di trasmissioni consolidate<br />
e prive di valenza culturale… come possiamo sperare che<br />
le nuove generazioni si interessino all’arte se sono aggredite dal<br />
brutto in ogni modo<br />
Sclavis: Recentemente ho trovato da un rigattiere una pubblicazione<br />
di approfondimento su arte, cinema e musica, delle riviste degli<br />
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ricchezza che ci trovo, anche dal punto di vista della qualità di quello<br />
che circolava: era assolutamente superiore; stiamo assistendo ad un<br />
appiattimento devastante… aumenta l’offerta in modo esponenziale<br />
ma allo stesso tempo non si va in profondità delle cose… se oggi una<br />
televisione volesse proporre un programma sull’arte lo boicotterebbero<br />
all’istante con la scusa che non farebbe share… i soldi sono l’unico<br />
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Texier: E nessuno capisce che invece l’arte e la cultura sono la nostra<br />
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Ma non è che state invecchiando ed avete la sindrome di Midnight<br />
in Paris<br />
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che non mi interessa io sono uno che cerca o almeno prova di vivere<br />
pienamente il proprio tempo, non ti dico che vorrei tornare indietro<br />
nel tempo perché non mi piace il mio tempo, anzi al contrario vorrei<br />
che quello che c’è stato di buono non venisse dimenticato in nome di<br />
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Sclavis: Sì, vabbè, ma tu sei simpatico… Quello che voglio dire è che<br />
la tecnologia, i mezzi che abbiamo a disposizione, sono grandiosi a<br />
patto che ci ricordiamo chi siamo e da dove veniamo, che siamo esseri<br />
umani, che ci emozioniamo davanti ad un quadro e non sappiamo<br />
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perché può aumentare in modo esponenziale la nostra conoscenza<br />
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tecnologia che abbiamo oggi l’ avesse a disposizione un ragazzo degli<br />
anni Settanta a patto di non perdere la voglia e l’entusiasmo nella<br />
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Romano: Quello che rende belle le attività umane è la passione e la<br />
sincerità con cui sono fatte, noi cerchiamo di trasferire questo durante<br />
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42 <strong>SUONO</strong> giugno 2013