SUONO n° 477
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INDIE<br />
di David Drago<br />
2013, il boom e il bluff<br />
Se l’indie esiste ancora, che cos’è<br />
Una riflessione tra segnali inquietanti,<br />
meccanismi inceppati, buone intenzioni,<br />
e resistenze di alta qualità, con le migliori<br />
proposte del primo semestre dell’anno.<br />
Simona Gretchen<br />
Il sasso nello stagno l’ha gettato Simona Gretchen. E chi ha<br />
voluto ascoltare, si è trovato davanti non solo a un album capolavoro,<br />
Post krieg, che segnerà il 2013, ma anche alle durissime<br />
parole con cui la cantautrice di Faenza ha detto addio, facendo del suo<br />
secondo album un sontuoso funerale a se stessa, mordendo a sangue<br />
la cosiddetta scena indie italiana. Me ne vado – ha detto in sostanza<br />
– da questa guerra tra poveri, tra promesse non mantenute e contesti<br />
<br />
boom con cui la musica indipendente italiana pareva esplodere dopo<br />
un generoso 2012, e adesso celebriamo un funerale I segnali, seppur<br />
<br />
impongono, concerti più affollati, free download da record, orgogliose<br />
autoproduzioni, il successo di Musicraiser e delle produzioni dal bas-<br />
<br />
certe analisi, il piccolo boom rischia di diventare un bluff. In realtà,<br />
<br />
musicale senza alcuna acrimonia, anzi col sorriso trionfante di un<br />
album che ha ammaliato la critica come un potente incantesimo, ma<br />
al tempo stesso si è tolta dalla scarpa un sassolino che invece è un<br />
<br />
<br />
Raccontando quanto fosse meglio, per lei, celebrare il proprio funerale<br />
<br />
<br />
espresso un’opinione che ha scoperchiato il vaso di Pandora, sottolineando<br />
come la scena indipendente italiana sia partita con le migliori<br />
intenzioni e i giusti presupposti per tirare fuori dalle eterne nicchie<br />
i lavori più interessanti, ma poi sia arrivata a un punto morto in cui<br />
non è più molto chiara la distinzione con il mainstream a cui offrire<br />
-<br />
<br />
si rivolge agli indipendenti, e loro, alla ricerca di visibilità si spostano<br />
verso le esigenze del mainstream. Insomma, i meccanismi si fondono e<br />
si confondono, e così, invece di emergere, “la vera scena indipendente<br />
rimane quella underground: vivissima e sommersa. Forse non lo è<br />
mai stata quanto oggi, oscurata pure dagli pseudo-indipendenti<br />
<br />
che lastricano l’inferno, e a guardar bene alcuni segnali che fanno<br />
<br />
Il segnale numero uno arriva dai festival. Appena ieri l’ex indipendente<br />
Renzo Rubino vince il premio della critica a Sanremo, e domani<br />
Patty Pravo sarà la star del MiAmi. Ebbene sì, il vecchio festival della<br />
32 <strong>SUONO</strong> giugno 2013