SUONO n° 477
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FLOYDIANA<br />
Anni ‘70…<br />
La musica degli anni ‘70 è stata la mia musica, per nascita e per<br />
assonanza culturale. Unico periodo a proporre analisi, sintesi e<br />
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tutto ai limiti estremi di ogni fase: compositiva, realizzativa, interpretativa.<br />
Un’epoca fatta d’incontri, di contaminazioni, basata sul<br />
creare “assieme” e assieme sperimentare un nuovo che portasse<br />
altro nuovo, che ha visto passare i nostri sapori dai Led Zeppelin<br />
ai Fairport Convention, dai King Crimson ai Nice (con la nascita di<br />
ELP e di tutto un mondo prog di assoluta eccellenza, dai Centipede<br />
ai Refugee…), dal mediterraneo delirio di Demetrio Stratos alla<br />
psichedelica teutonica dei Sogni di Tangeri o dei Can, dalle visioni<br />
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Lennon all’opulenza ridondan-<br />
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di tutto… semplicemente tutto!<br />
E i Floyd nel loro percorso<br />
evolutivo hanno attraversato<br />
in modo davvero trasversale e<br />
completo tutte queste nature,<br />
solo apparentemente diverse fra<br />
loro, trovando punti d’incontro<br />
sorprendenti che ancora oggi<br />
imbarazzano per semplicità e<br />
profondità.<br />
I musicisti che più ti hanno<br />
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Nasco pianista prima che cantante:<br />
e là non c’è partita, just Keith!!! Solo Emerson è il vate! Ma l’amore<br />
immenso per le voci espressive e poetiche di quel tempo, mi hanno fatto<br />
scoprire la passione nel cercare la “mia” vocalità, il mio suono e quella<br />
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tutti: Demetrio e Derek Shulman dei Gentle Giant!<br />
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Ne ho diversi. Tutti caratterizzano momenti di vita e di crescita. E<br />
per questo non li giudico da tecnico o da musicista, altrimenti dovrei<br />
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appartenenti a generi diversi e allo stesso modo affascinanti. Cito a<br />
memoria, al volo, come in un sussurro: 4, Led Zeppelin; Burn, Deep<br />
Purple; ELP e Brain Salad Surgery, ELP; Thick As A Brick e A Passion<br />
PlayFragile e Relayer, Yes; Per un amico e L’isola di<br />
Niente, PFM; In A Glass House e Power And Glory, Gentle Giant; My<br />
Goal’s Beyond, Felona e Sorona,<br />
Le Orme; Live Album, Grand Funk Railroad; Pawn Hearts, VDGG;<br />
Arbeit Macht Frei, Area; La Bibbia, Io come Io e Contaminazione,<br />
Rovescio della Medaglia… oddio ne avrei un altro milione….<br />
foto F. Desmaele<br />
Syd, Roger, David, Nick & Rick.<br />
Barrett mi piace pensarlo come un bambino. Di quelli che gli dici “fai<br />
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facendo uscire i compagni fuori di senno: in fondo in fondo, anche la<br />
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a parte, in qualche modo ineguagliabile, incondizionato e incondizionabile.<br />
Un bambino che ferma il suo gioco per incantarsi a guardare Emily<br />
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realtà, quello che ha saputo dare voce al sentimento e alle visioni con<br />
parole che si sono in qualche modo stagliate nel marmo come scolpite<br />
da una mano immortale. Innamorato del genio di Syd, meno portato<br />
al bello rispetto a Gilmour, ci ha dato i Floyd dei racconti, delle idee,<br />
delle intuizioni (pensa a The Wall)<br />
e delle amare constatazioni. Un<br />
genio, forse solo nel suono imma-<br />
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o di Neil Peart riesco in qualche<br />
modo a ritrovarlo.<br />
Gilmour è il verso fatto musica. Un<br />
chitarrista che come i miei amici<br />
sanno io ho sempre avvicinato a<br />
pochi, forse solo a Carlos Santana,<br />
per ricerca della frase, del racconto<br />
musicale nel movimento delle dita<br />
piuttosto che l’azione ipertecnica<br />
re<br />
o “Petruccini” vari. Come la<br />
maggior parte dei chitarristi suoi<br />
coetanei ha avuto solo Mr Blues<br />
come padre, ma lui decisamente può vantarsi d’aver avuto Madama<br />
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Beck, solo lui: in questo è unico e irripetibile. Con in più una vocalità moderna,<br />
ammaliante, morbida e carezzevole nella voce come nelle sue dita!<br />
Mason è imprescindibile. Sapere che su A Momentary Lapse Of Reason<br />
chiamarono Carmine Appice mi lasciò ammutolito… Cambiare Ringo<br />
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Stones! Sentire un mostro come Simon Phillips al posto di Keith Moon<br />
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caratterizzato come pochi, mi rende il vecchio Mason insostituibile. Altro<br />
che macchine d’epoca: suona vecchiaccio, sorridi, divertiti, e suona…<br />
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trasformazione dei dischi scarni e feroci di un tempo a veri e propri<br />
esempi di evoluzione sonora, utilizzando tecniche innovative, modalità<br />
tecnologiche per il periodo quasi aliene, che hanno plasmato l’identità<br />
del gruppo ben oltre la bellezza delle composizioni, attraverso una<br />
<br />
ha inventato Summer 68 e Great Gig in the Sky….<br />
<strong>SUONO</strong> giugno 2013 77