SUONO n° 477

Dalla parte del diffusore
DOSSIER BIAMPLIFICAZIONE PASSIVA
a cura della redazione
Come stabilire se un diffusore
è “adatto” alla
biamplificazione In
di accertarsi che il diffusore sia
stato pensato almeno con le due
vie “fisicamente” separate fra
mento bi-wiring ciò non comporta
problemi a livello tecnico,
semmai compromette e riduce
In biamp i diffusori non
sono tutti uguali!
linea teorica è semplice: la pre-
loro, condicio sine qua non per
L’impedenza di un diffusore non
senza di una doppia morsettiera
evitare danneggiamenti irrever-
è assolutamente costante (muta
abilitata anche per il bi-wiring
potrebbero invece innescare pro-
in funzione della frequenza) e
sembrerebbe garantire la compa-
Ribadiamo che il bi-amping co-
blemi ben più gravi di malfunzio-
stituisce un approccio radicale
-
di ricorrere al concetto di impe-
dell’impianto. La faccenda è un
-
to dell’ampli e/o dei diffusori.
denza “media”, quando poi un
po’ più complicata di così…
ne che potrebbe modificare le
Se non si dispone di un tester,
Il crossover passivo di un sistema
prestazioni del sistema in modo
anche economico, si può proce-
complesso, mutevole e anche un
di altoparlanti assolve a molte-
sostanziale e bisogna evitare che
dere ascoltando i diffusori colle-
po’ “mutante” in funzione delle
plici funzioni, non solo quella di
qualcosa vada storto, altrimenti
gati in monowiring con i cavi su
condizioni di utilizzo!
ripartire le frequenze agli alto-
-
una coppia di morsetti, ad esem-
-
parlanti ma anche quella dell’al-
pio quella in basso, e con i pon-
re se un diffusore è “da 8 Ohm
lineamento temporale dell’e-
soluzione rispetto ad altre. Il
ticelli installati. Procedere prima
oppure da 4 Ohm”, è ancora più
missione, dell’equalizzazione ed
consiglio che diamo è quello di
con la rimozione del ponticello
complesso stabilire a quale cate-
è inoltre uno dei diretti respon-
sui due “neri”, poi riposizionarlo
goria apparterrà un diffusore a
sabili dell’andamento del modu-
le condizioni al contorno di ogni
e rimuovere quello posto sui due
cui sono stati rimossi i ponticelli
lo dell’impedenza complessivo.
“rossi”.
fra i morsetti. Manca una regola-
-
sia installato in modo corretto,
Se ogni volta che si scollega un
mentazione e uno standard che
te il crossover separando i due
non trarre conclusioni affretta-
ponticello gli altoparlanti colle-
stabilisca le regole fondamentali
rami, quando possibile, o toglier-
te e che tendano all’universale
gati alla coppia di morsetti in alto
nella progettazione dei diffusori
e, quando possibile, controllare
smettono di suonare, è ragione-
acustici o, almeno, una trattazio-
radicalmente il progetto iniziale
strumentalmente le condizioni
vole supporre che siano separa-
ne del concetto di impedenza in
del diffusore. È anche vero che,
operative prima di procedere
funzione della frequenza. Le cose
se pensato dal progettista per
all’ascolto.
separati fra loro, è importante
sono già abbastanza complicate
essere separato sia per collega-
Prima di tutto bisogna essere si-
sapere come sono distribuiti gli
quando si tratta di un diffusore
mento in bi-wiring che per solu-
curi che le due coppie di morset-
altoparlanti ai morsetti di ingres-
a banda intera in cui, per con-
zioni più azzardare come la bi-
ti siano separate elettricamente.
so: su questo punto non esiste
venzione o per comodità, diamo
amping, il progetto del sistema
Inspiegabilmente, alcuni diffuso-
una regola e uno standard. Da
per scontato che l’impedenza sia
di altoparlanti rimane invece in
ri, anche con due coppie distinte
ciò dipende in modo sostanziale
quella indicata dal costruttore.
linea di massima “inalterato”. Il
di morsetti hanno in comune la
il risultato complessivo dell’ab-
Una volta tolto il ponticello fra
primo passaggio quindi è quello
massa. Nel caso di un collega-
binamento.
le due coppie di morsetti di un
INDIANA LINE TESI 504: UN CARICO FACILE
I Tesi 504 sono un sistema a torre a
due vie e mezzo con tre altoparlanti,
caricato in bass reflex con condotto
d’accordo anteriore.
Nella parte bassa dello spettro i due
altoparlanti sono in parallelo, ma il caso
singolare si evince dalla particolare
separazione dei morsetti di potenza:
in uno è collegato solo il woofer che
emette verso il basso, e sull’altro invece
il woofer e il tweeter.
Si tratta di una soluzione che modifica
sostanzialmente l’impedenza complessiva
della gamma bassa quando
il diffusore è configurato con i ponticelli
installati o rimossi. I due woofer,
quando alimentati separatamente e
singolarmente, si trovano in condizioni
di carico completamente differenti
rispetto all’alimentazione simultanea.
Ogni woofer vede un volume di carico,
un condotto di accordo e un altoparlante
“passivo” (l’altro woofer non
alimentato).
92 SUONO giugno 2013