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SUONO n° 477

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I COLORI DEL <strong>SUONO</strong> YESTERDAY & TODAY<br />

di Paolo Carnelli<br />

Testa o croce<br />

Trent’anni di magie<br />

Trent’anni fa i Talking Heads e il giovane<br />

regista Jonathan Demme giravano Stop<br />

Making Sense, concert film destinato a<br />

diventare leggenda. Il progetto sancì anche la<br />

consacrazione del cantante e compositore David<br />

Byrne, non solo come leader indiscusso della<br />

band statunitense, ma soprattutto come artista<br />

eclettico e geniale, capace di manipolare e<br />

miscelare varie forme di espressione artistica in<br />

maniera assolutamente innovativa...<br />

“<br />

Sono orgoglioso di Stop Making Sense, certo. Ma da un certo<br />

punto di vista, in tutti questi anni è stato anche un bel fardello<br />

da sopportare. So che non potrò mai fare di meglio, ma non<br />

. Sorprendono un po’,<br />

conoscendo il tipo, le parole che l’ex leader dei Talking Heads, David<br />

Byrne, spende dopo trent’anni esatti per quello che probabilmente<br />

<br />

pellicola un concerto rock. Sorprendono perché Byrne, che ha da poco<br />

superato i sessant’anni, non è certo uno che si è seduto sugli allori: da<br />

quegli incredibili spettacoli con i Talking Heads del dicembre 1983, da<br />

<br />

intrapreso un percorso di ricerca che lo ha portato ad attraversare generi<br />

e forme di espressione, passando dalla musica sudamericana a quella<br />

72 <strong>SUONO</strong> giugno 2013

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