SUONO n° 477
Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
INDIE<br />
Ofeliadorme<br />
Pankow<br />
un amen obiettivi pure ambiziosi e spesso superino la cifra richiesta,<br />
mentre i musicisti meno conosciuti restano al palo, e tanti saluti alla<br />
produzione dal basso. Massimo Fiorio dei Lava Lava Love sul suo<br />
blog Dietnam ha argomentato così: “Spesso vedo band che chiedono<br />
cifre che, normalmente, possono guadagnare con tre concerti, se non<br />
con uno solo... Amici musicisti, vi rendete conto che, quando indossate<br />
i panni del supereroe musicista, il vostro lavoro è fare concerti e<br />
vendere dischi Vi pagano poco Capita. Capita anche a noi. E infatti<br />
per pagarci il disco ci siamo fatti un culo così, suonando ovunque.<br />
Pagatevi il disco con i cachet dei live. Pagatevi il video con i dischi<br />
venduti. Vendete abbastanza per mettere da parte il necessario per il<br />
disco nuovo E allora perché sentite la necessità di farvi ulteriormente<br />
aiutare Vi piacciono le cose facili, immagino. Piacciono anche a me.<br />
Ma a volte potreste anche rischiare, scommettere su di voi. Mettere<br />
mano al portafoglio. L’ascensore è una grande invenzione, ma vi<br />
assicuro che fare le scale non vi ammazzerà”.<br />
La polemica continua, e ne riparleremo. Riportando fatti, nessun giudizio.<br />
Si tratta dei duri&puri contro i possibilisti in cerca di visibilità<br />
stream<br />
o no, sembrano assai confusi e probabilmente frammentano<br />
la forza che il nuovo rock italiano dovrebbe avere per imporsi sulla<br />
<br />
Tuttavia, testardamente, converrà insistere: se la vera musica italiana<br />
è quella che vive sotterraneamente tra cariatidi inossidabili, talenti da<br />
bruciare e salottini indie, scopriamo quali piccole perle sta coltivando<br />
The Venkmans<br />
l’underground 2013. Iniziando proprio da Post Krieg di Simona<br />
Gretchen (Blinde Proteus/Dada records), potenza archetipica e<br />
oscura, atto di ribellione ragionato e profondo, onesto sortilegio morale<br />
intriso di disincanto reale: destinato già ad essere celebrato come uno<br />
dei dischi più belli dell’anno, chiude l’esperienza Gretchen e lascia<br />
Simona Darchini alle prese con la sua etichetta, la Blinde Proteus,<br />
che ha da poco edito lo split album dei Chambers con i The Death<br />
Of Anna Karina. Altro disco di rara bellezza è quello dei bolognesi<br />
Ofeliadorme, Bloodroot (The Prisoner), rock morbido come un<br />
arazzo, dolcezze shoegaze sempre sobrie, fantasie pop color pastello,<br />
e mai nulla in eccesso. L’equilibrio del duo italo svedese degli I used<br />
to be a sparrow è una carezza in You Are An Empty Artist (Paper<br />
wing records) con quel calibrato uso dell’elettronica che sfocia ora<br />
34 <strong>SUONO</strong> giugno 2013